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Cosa cambierà per i TV OLED Panasonic con l’arrivo di Fire TV?

Con l’annuncio al CES 2024 delle due nuove serie di TV OLED Z95A e Z93A, Panasonic ha abbandonato il sistema operativo My Home Screen a favore di Fire TV. Piccola o grande rivoluzione?

Anche se i TV Panasonic hanno sempre brillato per la loro qualità video (fin dai tempi dei mai dimenticati modelli al plasma), uno dei punti deboli del produttore nipponico è sempre stato quello del sistema operativo (e quindi anche dell’interfaccia utente).

Ultimamente, almeno per i suoi TV LCD di fascia media e medio-bassa e per serie OLED MZ800 dello scorso anno, Panasonic ha optato per Android TV, ma se guardiamo alla maggior parte dei modelli OLED (vero fiore all’occhiello del brand) fino allo scorso anno ci si è dovuti accontentare di My Home Screen, sistema operativo proprietario oggi giunto alla versione 8.0.

Un sistema costantemente migliorato nel corso del tempo ma che per completezza e interfaccia è rimasto sempre un po’ indietro rispetto ai vari Tizen (Samsung), webOS (LG) e Android TV/Google TV. Con l’annuncio al CES 2024 delle due nuove serie di TV OLED Z95A e Z93A, Panasonic ha compiuto un ulteriore passo avanti, abbandonando My Home Screen a favore di Fire TV grazie a una nuova collaborazione con Amazon.


Fire TV è l’interfaccia (basata su Fire OS) che conosciamo da anni poiché integrata nei vari dispositivi della gamma (come le “chiavette” HDMI Fire TV Stick), ma in Europa anche alcuni TV di Grundig, JVC e altri produttori minori sono venduti con a bordo Fire TV e quindi quella di Panasonic, che tra l’altro ha già proposto Fire TV per i suoi TV LCD MX800 seppur in una forma non “definitiva”, non è una novità assoluta.

Lo diventa però per il fatto che per i suoi nuovi OLED il brand giapponese non ha semplicemente buttato nel cestino My Home Screen sostituendolo con Fire TV, ma con un certosino lavoro di riprogrammazione ha portato all’interno di Fire TV alcune funzioni di My Home Screen (come quelle relative alla registrazione dei programmi TV) e altre feature relative al processore video HCX, al sistema audio 360° Soundscape e alla sezione gaming proprietaria (Gaming Control Board).

Con la funzione Fire TV Ambient Experience, lo schermo del TV diventa un display always-smart. In questo modo il televisore può trasformarsi in una galleria d’arte domestica, visualizzare foto personali e mostrare informazioni a colpo d’occhio, come calendari e promemoria grazie ai widget personalizzabili di Alexa.

Passare a Fire TV significa inoltre avere a disposizione i comandi vocali Alexa (con relativa gestione di un eventuale sistema smart home basato sulla piattaforma Amazon), il supporto per la piattaforma di cloud gaming Luna di Amazon e Matter Casting, un nuovo protocollo open-source che possiamo considerare come un’alternativa “aperta” a Chromecast e AirPlay e che, come questi due, permette di trasmettere contenuti video e audio al TV in modalità wireless da una sorgente esterna come uno smartphone o un tablet.

Non abbiamo ancora visto in azione Fire TV sui nuovi OLED Panasonic se non in alcune immagini promozionali e quindi non possiamo sbilanciarci, ma già il fatto che il passaggio al nuovo sistema operativo non si sia fatto dall’oggi al domani ma sia stato frutto di una riscrittura del codice quasi totale la dice lunga sull’impegno e la volontà di Panasonic di portare sui suoi televisori un OS quanto più stabile, versatile e completo possibile.

panasonic fire tv

Resta ora da vedere su quali altri TV di Panasonic della gamma 2024 vedremo Fire TV e se, magari spronata dalla decisione di LG di supportare webOS per cinque anni, anche il produttore nipponico opterà per un piano di supporto altrettanto impegnativo per Fire TV.

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