Scorrendo le pagine dei numerosi forum audio sparsi per il web, appare alquanto diffusa l’abitudine di chiedere consigli agli altri appassionati circa il nuovo acquisto, se non altro per il disinteresse che questi avrebbero nel dispensare consigli poiché utenti e non commercianti.
Chi non ha mai chiesto un consiglio circa il da farsi? Anche a scopo cautelativo, soprattutto in un dato contesto – come quello pertinente l’audio di qualità – dove a volte non si è proprio padroni della materia, tutti noi lo abbiamo fatto, non c’è assolutamente nulla di male.
Soprattutto nel campo afferente i dispositivi a vuoto, chiedere un parere circa determinate tipologie circuitali oppure in relazione alle differenze dei tubi utilizzati – notoriamente in possesso di un connotato sonoro caratteristico – appare uno degli argomenti maggiormente frequentati, soprattutto al fine di evitare brutte (talvolta bruttissime) sorprese, anche in considerazione delle elevate correnti circolanti all’interno di questo tipo di amplificatori.
In ogni caso, determinate considerazioni estremamente negative appartengono ormai al passato – ovvero a certe produzioni fin troppo convenienti tipicamente provenienti dalla Cina – giacché attualmente la media delle realizzazioni termoioniche appare di fattura più che congrua.
Addirittura – e da moltissimo tempo, almeno dal 1998 che ricordi io – negli Stati Uniti esiste un sito piuttosto famoso il cui nome è tutto un programma: audioreview.com.
Nulla a che vedere con una delle più famose riviste di audio italiane, probabilmente nota a tutti i nostri lettori, trattasi piuttosto di un sito dove sono reperibili le recensioni fatte dai possessori di un dato dispositivo audio – utenti reali quindi, non professionisti della recensione – le cui impressioni possono aiutare nella scelta.
Sorgenti, amplificazioni e loro tipologie – valvole, stato solido, ibride, digitali – diffusori, letteralmente croce e delizia dell’appassionato di alta fedeltà, senza ovviamente tralasciare i cavi – altro argomento tra i più gettonati – prima di effettuare un qualsiasi acquisto è sempre bene informarsi circa le prerogative prestazionali al fine di non gettare soldi alle ortiche.
Aiutare appunto, non diventare un riferimento assoluto cui ancorare le proprie incertezze col fine di risparmiare.
Questo per il semplice fatto che chi scrive – proprio perché in buona fede, aspetto su cui si devono necessariamente fondare le proprie letture – potrebbe interpretare in modo leggermente di parte i risultati, se non altro per corroborare la scelta fatta.
Tra l’altro, non è infrequente ricevere consigli elargiti basandosi non su criteri oggettivi ma su esperienze del tutto – e forse fin troppo – personali.
Un detto recita che “…a girare per le marche si incontrano sempre più marchigiani…“, una frase che nella sua semplicità nasconde un’evidenza alquanto chiara: il rischio è quello di fare collezione di pareri, qualcosa di inutile e controproducente poiché paradossalmente troppi consigli aumentano l’incertezza sulla scelta più opportuna.
D’altronde occorre sempre considerare che le sensazioni di ascolto percepite da due diversi individui – necessariamente – non sono esattamente sovrapponibili, potrebbero anzi essere addirittura in contrasto a causa della caratteristica sensibilità dell’udito.
Leggere “circa le esperienze altrui” è certamente utile, perché laddove il giudizio appaia omogeneo, vi è buona probabilità che l’apparecchio abbia effettivamente le caratteristiche sonore individuate dall’utenza.
Resta pur sempre ineludibile il fatto che ove possibile – cosa che da sempre consigliamo fortemente!! – l’ascolto diretto si impone – maggiormente nella scelta di un diffusore – l’elemento che in concreto potrebbe portare a risultati anche diametralmente opposti in relazione al risultato sonoro finale ottenibile.
Ricordate poi che l’ambiente che ospita il sistema – qui potete leggere qualcosa circa la sua importanza – è letteralmente assimilabile ad un componente occulto (ma nemmeno tanto) in grado di collaborare in qualche caso fin troppo, e talvolta nemmeno sinergicamente, con l’impianto ad alta fedeltà.
In sostanza – sebbene la cosa possa assumere connotati paradossali in relazione al contenuto dell’articolo – individuare il prodotto che fa per noi dovrebbe si avvenire tramite l’esame delle caratteristiche tecniche ma anche, laddove non si abbiano sufficienti conoscenze atte a scremare il superfluo, attraverso l’attenta lettura di prove tecniche effettuate da riviste e/o recensori dotati di esperienza, più che altro al fine di evitare indebiti entusiasmi sempre possibili nelle recensioni fai da te.
Tra l’altro, questo si che è in concreto paradossale, una conoscenza “troppo” approfondita – intendendo con ciò la disponibilità di informazioni superflue ed in qualche caso anche difficilmente comprensibili ovvero la perenne ricerca del famoso pelo nell’ancor più famoso uovo – a nostro modo di vedere rappresenta il maggiore ostacolo verso una scelta che possa definirsi serena.
Come al solito, ottimi ascolti!!!