Codice d’onore [UHD]

Nel 25° anniversario il magnifico court drama Codice d’onore di Rob Reiner arriva in Ultra High Definition. Distribuzione Universal per Sony Pictures HE

Nel prologo di Codice d’onore siamo all’interno della base militare statunitense dei Marines a Guantanamo, Cuba. In piena notte il vice-caporale Harold Dawson (Wolfgang Bodison) e il soldato Lawden Downey (James Marshall ) irrompono all’interno della camera in cui riposa il commilitone William T. Santiago (Michael DeLorenzo ), per una rappresaglia fisica che ne provoca involontariamente il decesso.

A breve distanza di tempo il capitano di corvetta JoAnne Galloway (Demi Moore), investigatrice e avvocato per il Dipartimento di Giustizia della Marina, entra a far parte del collegio di difesa dei due soldati, sotto la responsabilità di un giovane e inesperto laureato in giurisprudenza in forza alla Marina, il tenente Daniel Kaffee (Tom Cruise), assieme al collega tenente Sam Weinberg (Kevin Pollak).

Le pesanti accuse potrebbero condurre a una gravissima sentenza ma i due imputati si dichiarano innocenti, in quanto meri esecutori di un comando ricevuto dal loro diretto superiore, il tenente Jonathan Kendrick (Kiefer Sutherland). Il drammatico evento vede coinvolti anche alti ufficiali della base di Guantanamo, il tenente colonnello Matthew Markinson (J.T. Walsh) e il comandante colonnello Nathan Jessup (Jack Nicholson).

Nonostante le pressioni da parte dell’accusa di chiudere con un accordo per evitare l’aula giudiziaria, su richiesta dei propri assistiti Kaffee rifiuta il patteggiamento. Scavando a fondo nella vicenda e nella vita militare della vittima arriverà a identificare, senza alcuna prova, chi diede realmente il comando di punire Santiago. La scelta di andare sino in fondo farà correre a Kaffee il rischio della corte marziale e agli imputati il carcere a vita.

Tra le migliori opere che Hollywood sfornò negli anni ’90, Codice d’onore è l’adattamento cinematografico della prima pièce teatrale di Aaron Sorkin (The Social Network, Steve Jobs, Moneyball – L’arte di vincere). Trial movie coinvolgente, vanta un cast impeccabile quanto meraviglioso tra cui spicca la potente figura del comandante della base di Guantanamo, interpretato da un Jack Nicholson da antologia che per tale ruolo meritò la nomination all’Oscar.

Il film gioca subito a carte scoperte, dove lo spettatore non è chiamato a seguire le indagini provando ad anticipare gli eventi, tutto viene rapidamente portato alla luce del sole ma ciò non contribuisce affatto a penalizzare il fascino della storia.

Tom Cruise arrivava dall’epico Cuori Ribelli di Ron Howard, opera che ne aveva marcato la crescita artistica e una sorta di definitivo passaggio a una più elevata maturità recitativa dopo Giorni di tuono di Tony Scott. Svolta artistica percepibile quanto palpabile in seno al ruolo di avvocato cui seppe dare spessore, leggerezza, ironia e carisma, poi ripreso con altrettanto vigore nel successivo Il socio di Sidney Pollack.

Tra coloro che contribuirono a dare vita a personaggi memorabili ricordiamo il grande J.T. Walsh (Il negoziatore, Breakdown – La trappola), ufficiale in contrasto col suo diretto comandante e uomo in crisi con la propria coscienza, e non di meno Kevin Bacon nei panni del risoluto avvocato dell’accusa. Nel cast anche il quasi esordiente Cuba Gooding Jr. e un cameo dello stesso Sorkin.

Un amabile film che si rivede sempre con piacere, di cui rimangono impressi istanti memorabili, in primis la salita al banco dei testimoni di Nicholson e il violento confronto verbale con l’avvocato della difesa diventato un classico, le trascinanti voci dell’intero cartello doppiatori e certo non ultima l’indimenticabile colonna sonora del maestro Mark Shaiman (Misery non deve morire, Il Presidente – Una storia d’amore, In & Out tra i tanti).

Fu in nomination agli Oscar anche per miglior film, montaggio e missaggio sonoro senza portare a casa nessuna statuetta. Grande il successo ai botteghini: contro un budget di circa 40 milioni di dollari (5 milioni il cachet di Nicholson) gli incassi superarono quota 240 milioni worldwide. Da non perdere.

VIDEO

Nel 25° anniversario della pellicola Sony Pictures HE offre l’edizione UHD derivante da Digital Intermediate 4K e nuovo telecinema. Formato immagine 2.39:1, codifica HEVC (3840 x 2160, 23.97p), non è dato sapere la sensibilità della pellicola 35 mm impiegata per le riprese.

In passato il film è stato disponibile su DVD edizione speciale 2 dischi e una pubblicazione Superbit unicamente per il mercato giapponese che già comportava un significativo miglioramento per luminosità, contrasto e gradazione colori. Netto fu il passo tecnico in avanti con la prima edizione Blu-ray FHD, sostanziale per risalto degli elementi anche in secondo piano e livello di dettaglio.

Questa prima pubblicazione UHD, che negli Stati Uniti è al momento appannaggio distributivo esclusivo della catena Best Buy (a 24.99$), sorprende per la resa d’insieme, ma per rimanere colpiti dalle intrinseche qualità tecniche occorre attendere alcuni istanti dal prologo. Non bisogna infatti lasciarsi spaventare dal logo sgranato e opaco della Columbia Pictures e giungere a frettolosa conclusione.

Una volta giunti ai titoli di testa di Codice d’onore si assiste a un’eccellente apertura qualitativa, messa in risalto di elementi indipendentemente dalla luce, ricchezza palette cromatica forti dell’HDR-10 wide color gamut. Il sottile velo di grana della pellicola è una costante per tutto il film e ne è parte integrante. Neri profondi e solidi percependo solo in qualche passaggio un lieve calo di luminosità complessiva rispetto alla controparte FHD SDR. In conclusione un prodotto 4K di eccellente fattura che farà la gioia degli amanti di questo cult movie anni ’90.

AUDIO

Nel novero delle edizioni Blu-ray a fare da apripista per il formato, la first issue HD italiana di Codice d’onore beneficiava di uno splendido PCM 5.1 canali, assieme allo spagnolo, relegando l’inglese al solo AC-3. Traccia con enfasi e dinamica per un film che più che mai conta sull’accompagnamento musicale quale coinvolgente contrappunto all’intera vicenda. Fortunatamente tale traccia è presente sul BD-50 incluso nella confezione.

Per contro questa pubblicazione UHD vede nuovamente chiamato in causa un poco efficace Dolby Digital 5.1 canali riportando l’ascolto alla prima edizione DVD, finendo per filtrare la tensione e lasciare l’amaro in bocca. Tutto un altro pianeta il passaggio all’originale Dolby ATMOS con dinamica e spazialità a partire dal centrale, dando maggiore enfasi agli elementi profusi dai due canali anteriori. Anche il subwoofer e la sezione rear sono chiamati in causa con echi e corposità dei passaggi musicali. Non siamo a livelli reference ma lo spettacolo è garantito.

EXTRA

Gli stessi del passato: su tutti il commento al film del regista, l’unico disponibile anche sul disco UHD, con approfondimenti e ricordi della lavorazione. Documentario con immagini dietro le quinte e interventi da parte di cast e troupe della durata di 35 min, analisi della trasposizione da pièce teatrale su grande schermo con riflessioni dello scrittore/sceneggiatore Aaron Sorkin e il regista Rob Reiner. Sottotitoli in italiano.

TESTATO CON: Panasonic TX-65 EZ1000 OLED, UHD Player Oppo UDP-203

Ultra HD Blu-ray disponibile su dvd-store.it

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