Stanchi di sentire uscire dal vostro TV un sound piccolo, metallico e confuso? Forse è arrivato al momento di passare a qualcosa di più performante.
Quante volte, mentre guardavate un blockbuster hollywoodiano sul vostro nuovo OLED (o LCD) nuovo di pacca, vi siete resi conto della pessima qualità audio proveniente da quei minuscoli e sottilissimi speaker integrati nel TV? Non è un mistero che uno dei punti deboli dei televisori, e anche di quelli tecnologicamente più avanzati, sia l’audio, tanto che diversi recenti top di gamma hanno optato per soundbar integrate o per altri sistemi audio esterni.
Si parla però di prezzi proibitivi per molti appassionati e così abbiamo voluto raccogliere cinque categorie di prodotti che, senza farvi spendere un patrimonio, possono migliorare enormemente l’audio del vostro TV facendovi dire definitivamente addio a quell’odioso sound da “scatolina”.
Diffusori da tavolo
Ecco il modo più conveniente per migliorare l’audio del TV. Speaker di questo tipo sono spesso piccoli e si possono posizionare con la massima libertà e, se non volete avere cavi tra i piedi, potete sempre puntare sui modelli wireless come i JBL Control X Wireless.
Il nostro consiglio però è di rivolgervi ai [amazon_textlink asin=’B00D8WH5AU’ text=’Ruark Audio MR1 Mk2′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’d53721a7-791a-11e7-b28b-61a3c792c8a4′] (circa 400 euro online), speaker potenti e di ottima qualità con anche un ingresso ottico per connetterli facilmente anche a un TV. Se invece gli speaker che avete scelto non hanno l’ingresso ottico, potete collegarli tramite l’entrata AUX all’uscita cuffie del TV con un cavetto audio da 3,5mm; in questo modo dal telecomando del TV potete controllare anche il volume degli speaker.
Sistema stereo già esistente
Nel caso abbiate già un buon impianto Hi-Fi composto da un amplificatore e da due diffusori, è inutile spendere altri soldi. Molti ampli stereo integrati, come nel caso del Cambridge CXA60, hanno ingressi ottici per un collegamento ideale a un televisore. Se invece avete un amplificatore interamente analogico come l’eccellente [amazon_textlink asin=’B0042T3FM0′ text=’Rega Brio’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’042f5c2c-791b-11e7-82f3-f111466fe4ba’], potete utilizzarne gli ingressi RCA per collegare l’ampli alle uscite analogiche del TV. Non tutti i TV odierni però hanno questo genere di uscite audio.
In alternativa potete rivolgervi a un DAC esterno come l’[amazon_textlink asin=’B01AV4NJIE’ text=’Arcam irDAC-II’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’0eff27c7-791b-11e7-b0e0-0b17c939f40d’] per guadagnare un segnale ottico. Basta poi che andiate nelle impostazioni del TV e scegliate l’uscita audio all’amplificatore e non agli speaker integrati.
Soundbar o soundbase
Le soundbar e le soundbase sono prodotti nati proprio per migliorare l’audio dei TV e se ne possono ormai trovare di ogni tipo e prezzo. Molte soundbar, spesso accompagnate da un subwoofer wireless, sono così piccole da poter essere posizionate di fronte al TV senza recare eccessivi fastidi, mentre altre, come l’ottima Yamaha YSP-5600, sono piuttosto alte e il loro posizionamento davanti al TV può quindi diventare più ostico (nessun problema invece se avete il televisore appeso al muro).
Le soundbase, nel caso di un TV posizionato su un tavolo o un mobile, sono invece più pratiche, nel senso che la loro forma più piatta, ampia e rettangolare è fatta apposta per appoggiarvisi sopra il televisore. Mentre i nostri modelli di riferimento ([amazon_textlink asin=’B00L1ZR7EK’ text=’Q Acoustics Media 4′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’3c3a496e-791b-11e7-9554-1f73ce74c397′], [amazon_textlink asin=’B01BMPFNYO’ text=’Canton DM55′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’435cc2d3-791b-11e7-b232-9951c01e68d0′], [amazon_textlink asin=’B00PHDVG80′ text=’Dali Kubik One’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’48e6ea09-791b-11e7-8e8a-0bf2c3f54d3a’]) offrono solo ingressi ottici, altri, come la costosa Sony HT-ST5000 con supporto al Dolby Atmos, mettono a disposizione anche diversi ingressi HDMI, oltre a servizi streaming come Spotify e Tidal (lo stesso vale per la [amazon_textlink asin=’B06XGFJNJG’ text=’Sonos Playbase’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5d4a7cef-791b-11e7-947b-dddc15e52ded’]).
L’HDMI è importante perché tramite una connessione ottica si può ottenere al massimo un Dolby Digital o un DTS 5.1 e non anche codifiche lossless come il Dolby TrueHD o il DTS-HD Master Audio. Certo, da una soundbar o da una soundbase non ci si può aspettare una vera esperienza multicanale, anche se alcune soundbar Yamaha riproducono l’effetto surround in modo molto convincente.
Impianto multicanale
Sta di fatto che se si vuole ottenere il massimo coinvolgimento audio e godersi al meglio film e concerti, un impianto surround 5.1 o 7.1 con relativo amplificatore rimane la scelta migliore in assoluto. Per fortuna non bisogna spendere per forza un patrimonio per portarsi a casa un buon sistema audio multicanale, anche se in questo caso mettete in conto un’installazione un po’ più complicata e cavi da sistemare (e possibilmente da nascondere alla vista).
Prendete per esempio un’opzione come quella rappresentata dal sistema di diffusori Dali Zensor 1 5.1, dall’amplificatore [amazon_textlink asin=’B01GQ85GLW’ text=’Denon AVR-X2300W’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’8c0c17d6-791b-11e7-8a7e-2b24dfc52f85′] e dal lettore Blu-ray [amazon_textlink asin=’B01B7ABF9Q’ text=’Sony BDP-S6700′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’992fe4dd-791b-11e7-9f79-7d61692cc100′] e non andrete oltre i 2000 euro di spesa. Certo, non sono pochi, ma in cambio avrete un eccellente sistema audio 5.1.
Un buon paio di cuffie
Altre volte invece non c’è bisogno di infastidire i vicini di casa con il volume a 10 o di circondarsi di diffusori; per molti infatti anche un buon paio di cuffie basta e avanza. Se ne possedete già di valide (Grado o [amazon_textlink asin=’B001B1QENY’ text=’Beyerdynamic’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b85363a4-791b-11e7-aeb9-9ba0a94e27f0′] ad esempio), è molto probabile che abbiate a disposizione un cavo di tre metri, che il più delle volte è più che sufficiente. In caso contrario una prolunga di uno o due metri costa pochi euro.
Molto meglio però, soprattutto per un fattore di libertà di movimento e di comodità, optare per modelli wireless, visto che ormai a molti TV di LG, Samsung e Sony (ma non solo) si possono collegare cuffie Bluetooth come si fa normalmente con uno smartphone o un tablet. Anche qui c’è l’imbarazzo della scelta, ma a nostro avviso è meglio spendere qualcosa di più e andare sul sicuro puntando sulle Sony MDR-1000X, che integrano anche un eccellente sistema di cancellazione del rumore, o sulle B&W P7 Wireless.
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