Chord Electronics ha annunciato il DAC/amplificatore per cuffia portatile Mojo 2, evoluzione del primo modello che nel 2015 rivoluzionava il mercato
Sette anni. Tanto è passato da quando il Chord Mojo arrivava sul mercato creando di fatto il settore dei DAC portatili-ampli cuffie di fascia alta. Il suo successo, nonostante l’apparenza di una “scatoletta” che di Hi-Fi aveva (e ha) davvero poco dal punto di vista estetico (ma che rimane iconica), è stato enorme e Chord Electronics ha finalmente rivelato il Mojo 2, frutto di un lungo lavoro da parte del consulente di progettazione digitale dell’azienda Rob Watts che ha riprogettato il modello originale con quella che Chord chiama una tecnologia rivoluzionaria.
Il Mojo 2, che si caratterizza per uno chassis di alluminio rifinito in nero con un accurato processo di anodizzazione, è infatti il primo DAC portatile al mondo con un DSP lossless Chord lo chiama UHD DSP e, grazie alla sua completa trasparenza, consente regolazioni complete del tono su tutta la gamma di frequenza e senza alcun degrado della qualità del suono. Il risultato è che Mojo 2 offre una compatibilità totale con un’ampissima scelta di cuffie, oltre a un’enorme flessibilità con diverse sorgente audio e tipi di file digitali.
Questa nuova e rivoluzionaria tecnologia proprietaria sfrutta un core DSP a 104 bit in esecuzione a 705/768 kHz. Utilizzando 104 bit più un’ampia modellazione interna del rumore, Mojo 2 promette una trasparenza completa preservando il filtraggio dei segnali ultra-piccoli. Inoltre, l’UHD DSP consente la regolazione fine sull’intera gamma di frequenze con 18 livelli per banda di frequenza (bassi, medio-bassi, alti e acuti).
Inoltre, la gamma di controllo del volume è stata migliorata da +18 dB a -108 dB e ora beneficia di due gamme operative distinte: volume basso e alto. Una nuova funzione di crossfeed a quattro impostazioni, anch’essa controllata dal DSP, offre inoltre effetti simili a quelli dei diffusori a livello di ampiezza e spazialità del suono.
Il nuovo pulsante multifunzione (il quarto rispetto ai tre del Mojo originale) porta con sé una funzione di mute, la regolazione del crossfeed a quattro impostazioni, una funzione di blocco dei pulsanti e i controlli del tono. Troviamo poi l’aggiunta di un nuovo ingresso dati USB-C che si affianca a quello ottico, coassiale e Micro USB. La coppia di uscite per cuffie da 3,5 mm rimane quella originale, consentendo a due persone di collegarsi contemporaneamente al Mojo 2.
Grazie a un nuovo sistema di ricarica della batteria basato su FPGA, Mojo 2 ha una migliore gestione della batteria che si traduce in tempi di ricarica più rapidi, mentre la capacità della batteria è aumentata del 9% assicurando più di 8 ore di riproduzione con una carica. Inoltre, nell’utilizzo con collegamento alla rete elettrica, la tecnologia Intelligent Desktop Mode ha portato a una riprogettazione dell’alimentatore, filtri e isolamento migliorati senza perdita di qualità del suono.
Il filtro WTA (Watts Transient Aligned) migliorato offre 40.960 tap (l’indicatore tecnico di quanto sia complesso il filtro di interpolazione) e utilizza 40 core DSP, valore che avvicina il Mojo 2 al ben più costoso Hugo 2. Un noise-shaper potenziato offre una maggiore profondità e percezione dei dettagli, mentre i miglioramenti al DAC Pulse Array 4e introducono una minore distorsione e, grazie all’eliminazione dei condensatori di accoppiamento, è stata raggiunta una maggiore neutralità.
Infine anche il Mojo 2, già disponibile a 599 euro sotto distribuzione GTO, è compatibile con lo streamer/server Chord Poly, che consente streaming ad alta risoluzione e fino a 2 TB di archiviazione a stato solido quando si utilizza lo slot per schede microSD e l’accesso a Roon.
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