Nonostante i limiti temporali (il suo dataset si ferma al 2021), ChatGPT si è dimostrato un bot decisamente affidabile in ambito audio e video
È sulla bocca di tutti da almeno un paio di mesi… e non poteva essere altrimenti. Il bot ChatGPT sviluppato da OpenAI è il primo esempio di un’intelligenza artificiale generativa che finalmente, dopo anni di assistenti virtuali molto limitati, si dimostra davvero utile ed evoluta, tanto che secondo molti osservatori ha il potenziale per trasformare e rivoluzionare la ricerca su internet basata sui link che abbiamo utilizzato fino a oggi.
Un’occasione troppo ghiotta per non parlarne anche su AF Digitale. Abbiamo così deciso di interrogare ChatGPT su alcuni argomenti a noi cari per scoprire se davvero questo chatbot intelligente può rivoluzionare il nostro modo di cercare consigli e informazioni sul web. Ecco com’è andata (bene ma non benissimo).
Abbiamo cominciato chiedendo a ChatGPT di consigliarci un ottimo TV compatibile con Dolby Vision e, visto che il suo set di addestramento dati arriva fino al 2021, i modelli suggeriti sono quelli al massimo di due anni fa. Se quindi volete consigli su una categoria di prodotti o un prodotto specifico, sappiate che ChatGPT non è aggiornato in tempo reale. Non ci aspettavamo inoltre un errore grossolano come quello del TV Samsung, che come ben sappiamo non supporta il Dolby Vision.
Siamo passati a una domanda un po’ più tecnica ma chiedendo sempre un consiglio. Questa volta la scelta è caduta su quale tipo di amplificazione tra quella in classe A e B sia migliore e, ancora una volta, ChatGPT si è comportato in modo corretto, facendo capire che ciascuna classe ha i suoi pro e contro ed è rivolta a un particolare tipo di appassionato.
Passando ai TV, la spiegazione delle differenze tra OLED e QD-OLED ci è parsa essenziale ma assolutamente precisa.
Lo stesso dicasi per la spiegazione di cosa sia un DAC e in questo caso, chiedendo un maggiore approfondimento, ChatGPT ha effettivamente allargato il discorso alle tipologie di DAC, dimostrandosi quindi in grado di non limitarsi a una sola risposta molto “generale”.
Siamo quindi passati a una richiesta molto terra-terra, ovvero se esistono sul mercato cuffie wireless con il supporto per il codec LDAC, uno dei più performanti in assoluto quando si parla di Bluetooth. Anche in questo caso i modelli citati si fermano al 2021, ma la spiegazione è impeccabile e suggerisce all’utente di assicurarsi che anche il dispositivo di riproduzione sia compatibile con LDAC.
La sesta domanda è stata un po’ “cattiva”, nel senso che abbiamo spinto ChatGPT a lasciarsi un po’ andare. Quella del “miglior produttore al mondo di…” è una domanda che ha più il sapore di una discussione da bar che non di un test per un’intelligenza artificiale e, in effetti, la risposta non ha indicato un solo brand di giradischi, facendo capire di inserire più input che facciano capire le nostre esigenze.
A questo punto abbiamo specificato il budget a nostra disposizione e alcuni requisiti come il Bluetooth. La risposta, pur se con i soliti limiti temporali fissati al 2021 (non è stato infatti citato l’Alva ST di Cambridge Audio del 2022) e con due errori piuttosto gravi (il Rega e il Marantz non sono affatto modelli Bluetooth), è stata abbastanza esauriente.
Abbiamo poi scelto un topic in grado di “infiammare” i discorsi degli appassionati, ovvero se abbia ancora senso investire negli Ultra HD Blu-ray o se basti lo streaming. In questo caso la risposta non ci ha convinti del tutto, visto che leggendola sembra che solo gli Ultra HD Blu-ray (e non anche le piattaforme di streaming) supportino l’HDR, il Dolby Atmos e il DTS:X.
Anche l’ultima risposta può essere fuorviante. Chiedendo infatti “qual è il formato Bluetooth migliore per ascoltare musica?”, ChatGPT ha risposto citando il codec SBC come in grado “di supportare la riproduzione di file in alta risoluzione”. Vero se si intende che un dispositivo con Bluetooth SBC può riprodurre anche file audio hi-res, ma qualcuno potrebbe interpretare la risposta convincendosi che anche con il codec SBC si ha la massima qualità possibile offerta dai file hi-res, cosa non affatto vera.
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