Accelerazione sull’hardware gaming da ACER che introduce nella linea Predator pannelli da 32″, 37,5″ curvo e un monumentale 55″ denominato CG552K
Guardando all’ACER CG552K e ripensando al recente passato degli schermi dedicati ai videogiocatori ci si può rendere conto di come l’industria dell’hardware in tale ambito abbia avuto un’incredibile accelerazione. L’esordio dei monitor 4K nel mondo gaming suscitò notevole interesse per le potenziali prestazioni esprimibili da uno schermo 3840 x 2160 pixel nativo.
Almeno all’inizio le aspettative furono in grossa parte deluse a partire dalla scelta tecnologica di non riuscire a offrire subito un pannello 10 bit, dove nella migliore delle ipotesi tutto restava legato agli 8 bit se non addirittura peggio a 6 bit + FRC. Benché la gestione di più delle 256 sfumature possibili per la terna cromatica RGB a 8 bit (circa 16,7 milioni) contro quelle offerte dalla medesima terna 10 bit (circa 1,07 miliardi) resti argomento di primaria importanza resta altrettanto significativa la questione frequenza.
Anche per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione in ambito schede grafiche, sempre più veloci, fondamentale la risposta dell’industria dei monitor ad aprire le porte a frequenze di aggiornamento superiori ai 60 Hz, ancora oggi vertice insuperato dalle più recenti console next-gen. Altra questione ancora la ricerca di pannelli sempre più grandi, la cui resa non è mai stata veramente all’altezza delle necessità dei gamer sempre per colli di bottiglia legati al refresh rate.
Da ACER la divisione Predator per quest’anno ha in serbo una notevole soluzione attraverso il modello CG552K, display OLED 4K da 55” pollici flat con tanto di sincronizzazione adattiva, NVIDIA G-Sync e frequenza aggiornamento 120 Hz. Un simile pannello dovrebbe essere in grado di rispondere senza meno al mercato gaming, alzando ulteriormente l’asticella della sfida per un mercato più che mai agguerrito nel rispondere a una domanda sempre più esigente che tra l’altro vede avvicinarsi il debutto della PlayStation 5 di Sony.
L’ACER Predator dispone inoltre di un sensore di luce volto a ottimizzare la luminosità in base all’ambiente circostante e un secondo sensore che attiva il monitor in presenza dell’utente. La dotazione riguardo i terminali prevede ben tre HDMI (di cui non si ha conferma se o meno 2.0b), due DisplayPort v1.4, una USB-C e due USB type-A. I dati dichiarati parlano di luminosità pari a 400 nits e copertura pari al 98,5% dello spazio colore DCI-P3. A completamento un paio di speaker da 10 Watt inseriti nel cabinet. Il monitor sarà in vendita a partire da aprile e per ora si sa il prezzo suggerito al pubblico statunitense pari a 3.000$.
Atri due interessanti monitor in fase di lancio sono il Predator X32 e X38. Il primo offre un pannello curvo nativo 4K da 32″ pollici e frequenza di aggiornamento 144Hz e G-Sync Ultimate di NVIDIA, davvero una rarità in tale ambito. Livello luminosità pari a 1.440 nits, certificazione VESA DisplayHDR 1400 e colore a 10 bit. Per la connettività sono presenti tre porte HDMI 2.0, una DisplayPort 1.4 e quattro porte USB-C, oltre a una coppia di altoparlanti da 4 Watt. Prezzo al pubblico di 3.299€.
L’X38 è invece un monitor UWQHD+ curvo da 37,5” pollici (risoluzione 3.840 x 1.600 pixel) che offre anche NVIDIA G-Sync, certificazione VESA Display HDR 400, tempo risposta 1 ms e precisione del colore dichiarata con uno scostamento (Delta E) <1, ma c’è anche la possibilità di eseguire l’overclock della frequenza di aggiornamento a 175 Hz. Presente una porta HDMI 2.0 e DisplayPort 1.4, quattro porte USB-C e doppio altoparlante da 7 Watt. Prezzo al pubblico di 2.199€.
Per ulteriori informazioni: link al sito ACER per Predator.
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