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CD hi-end: la superbia dei pesi massimi

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Esoteric K-03XD

Abbiamo ascoltato tre eccezionali esempi di lettori CD di alto livello. Si tratta di macchine costruite con l’obiettivo di raggiungere il meglio delle possibilità della tecnologia ottica, con pochi o nessun compromesso. Tre i brand affrontati in questo test: Yamaha, Pioneer ed Esoteric. I tre lettori analizzati si distinguono per prezzi differenti, ma nella loro fascia, e comunque in assoluto, si dimostrano sorgenti di fortissima levatura.

Il mercato dei lettori CD di alta fascia è vivo e prospero. Non si assiste, in altri termini, alle criticità che si respirano quando si tratta dei lettori CD, e degli stessi dischetti, in ambito consumer. Se, per l’appunto, nel grande mercato massificato, il CD si trova, inevitabilmente, vinto dallo streaming ed, in generale, dalla liquida, nella nicchia Hi-End, esso persiste forte e prosperoso. Forte di una tecnologia affinata nel corso dei decenni, capace di finalizzare egregiamente le moderne tecnologie digitali e capace di DAC dedicati di assoluto livello, il CD persiste con superbia.

In questa comparativa, affronteremo tre lettori di livello molto alto, ognuno esponente di una determinata fascia, ma tutti costruiti all’insegna dell’eccellente qualità. In dettaglio, abbiamo deciso di agire in questa maniera. Nonostante la penuria di prodotti disponibili per gli ascolti, ci siamo basati su prodotti noti, sui quali potesse essere possibile una prova congrua.

La scelta dei lettori è dipesa, in secondo luogo, dalla volontà di presentare almeno due lettori caratterizzati da un prezzo importante (1500-2500 Euro), ma rientrante ancora in una fascia di prezzo usuale fra i prodotti hi-fi. Il terzo lettore, figlio di un brand che, più di ogni altro, ha costruito il suo nome tramite l’affinamento esotico della tecnologia SACD, è di livello assoluto.


Yamaha CD S1000

Yamaha CDS1000 silver/piano black

Il CD S1000 è un lettore SACD/CD di alta gamma prodotto dalla Yamaha a partire dal 2008 fino a quest’anno. Solo pochi mesi fa, infatti, esso è scomparso dai listini Yamaha, ma si tratta tutt’ora di un prodotto di eccezionale livello, soprattutto per la sezione meccanica, davvero impossibile da trovare a questi prezzi.

Nato come fratello minore della famiglia SACD AS, composta anche dai CDS21000 e CDS3000, ne eredita la meccanica e gran parte della struttura. Un monolite pesante più di 15 kg, lo Yamaha, da alcuni considerato leggermente freddo sulla gamma media, esprime però un suono di riferimento in quanto a pulizia sulle alte frequenze. Ottimi, inoltre, i bassi profondi: chiari e assai composti nell’esprimere il palcoscenico.

All’interno troviamo un DAC per CD/SACD costruito come pochi:  Si tratta, infatti, di un modello solo minimamente diverso da quello montato sui fratelli maggiori. Esso è, infatti, sviluppato con maestria appositamente per le frequenze 44.1 e DSD.

Da notare, infine, il design elegantissimo e algido: un pannello in alluminio di raro spessore e dimensioni davvero impressionanti a determinare una componentistica del tutto inusuale per un prodotto da “soli” 1500 Euro. Un lettore in grado di competere anche con i prodotti più esosi ed assai superiore, soprattutto come costruzione, agli altri lettori di simil prezzo.

Pioneer Pd70AE

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Pioneer PD70AE

La Pioneer ha scommesso molto sul SACD. Dopo aver diffuso il verbo con una gamma di buoni prodotti mediani, tre anni fa ecco l’uscita di questo moderno PD70.

Si tratta di un modello di altissima levatura, totalmente nuovo rispetto alla precedente serie, in cui il brand era assente con un prodotto hi-end. Dotato di due DAC ESS, terminali XLR con circuiti full-balanced e stadio discreto di alimentazione analogico /digitale, il PD-70AE è pensato come prodotto di riferimento per la tecnologia CD. Da impatto, poi, la robusta struttura che pare avere assunto gli Yamaha come punto di riferimento.

Vediamolo in dettaglio.

La resa di questo Pioneer è davvero soddisfacente, soprattutto per quanto concerne l’immagine sonora e la separazione degli strumenti. Il suono è sempre soffice e preciso, a testimonianza di una musicalità molto buona e di una interpretazione della musica risoluta in ogni circostanza. Davvero un prodotto molto completo, questo Pioneer (2499 Euro), ed ottimo concorrente degli apprezzati Yamaha soprammenzionati.

Esoteric K-03XD

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Esoteric K-03XD

Un volo pindarico, come si direbbe nella retorica. Eppure, trovare un SACD al livello di questi, costruito con arte e grazia dal brand per eccellenza dei lettori CD esoterici, è impresa titanica. La Esoteric è un marchio giapponese nato da una costola di TEAC con l’obiettivo di condurre ai massimi vertici la tecnologia ottica.

Senza, per forza, arrivare alle meccaniche con DAC e clock separati prodotte dalla medesima casa, questi è il prodotto che ne rappresenta il meglio della tecnologia ed è quello maggiormente consigliato. Non un compromesso, si badi bene, ma il prodotto che permette di entrare nel mondo Esoteric vivendone appieno la filosofia costruttiva e sonica.

Il lettore, in dettaglio, incorpora il Master Sound Discrete DAC, il quale è costruito sulle specifiche richieste dalla casa. Non solo si tratta di un DAC raffinatissimo, ma la sua alimentazione è curata in maniera stupefacente, con ampie schermature a scudo interne. Incredibile, poi, il sistema interno con i suoi condensatori, capaci di una capacità totale di 650.000 microfarad.

La meccanica conta sul VRDS-ATLAS, il meccanismo con piatto porta-disco proprietario che utilizza una costruzione estremamente solida per minimizzare vibrazioni e interferenze. A stupire sono, infine, le rifiniture del prodotto: un monumento scolpito nell’alluminio e eccezionalmente curato perfino nei tre imponenti piedi ricavati dal pieno.

All’ascolto le differenze rispetto agli altri prodotti si palesano con evidenza: la precisione sonora è assoluta ad ogni frequenza, ma ad avvolgere è il senso di dolcezza e di candida armonia musicale. Un flusso così amabile, così ampio, illuminato, che porta in superficie la trama della musica, il sospiro intorno alla nota. Un faro nel rispetto della registrazione.

Un lusso costoso (19.500 Euro), ma in grado di realizzare, ad un primo ascolto, la comunione fra musica e arte dell’ascolto.

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