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Captive State [BD]

Un’invasione aliena mette in ginocchio il pianeta Terra mentre un pugno di silenziosi eroi lotta per la libertà. Blu-ray CG Entertainment

In Captive State la Terra del 2019 è testimone dell’arrivo di belligeranti alieni. L’impossibilità di respingere una civiltà tecnologicamente superiore conduce le nazioni a un accordo di convivenza apparentemente pacifica. Gli extraterrestri detti ‘Legislatori’ impongono il controllo totale, col fine di depauperare il pianeta delle risorse energetiche.

Nel corso del tempo all’interno delle grandi metropoli sono sorte le cosiddette “Zone chiuse”, ambienti circoscritti con accesso a strutture sotterranee adatte alla vita della nuova specie. Stessa sorte è toccata anche a Chicago, dove la cellula terroristica ‘Fenice’ opera con una rete nidificata tra i quartieri più poveri. Nessuno conosce il volto del leader, ed è proprio su questo che il locale comandante della polizia Mulligan (John Goodman) indaga da tempo.

L’ufficiale segue da vicino i movimenti del giovane afroamericano Gabriel (Ashton Sanders), figlio di un collega disintegrato dagli alieni nei primi giorni dell’invasione. In seguito al devastante attentato ai danni del primo cittadino si scatena una pesante ritorsione con retate e sommarie eliminazioni. Mentre si affievoliscono le probabilità che Fenice sopravviva qualcuno muove nell’ombra per colpire al cuore l’invasore.


Regista poco noto ai più Rupert Wyatt ha al suo attivo pochi lavori, alcuni dei quali molto interessanti come Prison Escape, L’alba del pianeta delle scimmie e The Gambler. Captive State è un film che attraverso una cupa e soffocante atmosfera crea la giusta ambientazione per un doloroso racconto di sopravvivenza, anche quando la speranza sembra perduta per sempre. La Fenice potrebbe davvero risorgere dalle proprie ceneri, coloro che non hanno abbandonato la lotta e il sogno di un futuro di libertà agiscono rischiando tutto.

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Eccetto brevi e incredibili passaggi da quotato cinema SF per avvicinare lo spettatore agli alieni, Wyatt resta saldamente concentrato sul fulcro della storia e ciò che sottende lo script da lui stesso realizzato assieme a Erica Beeney (qui alla seconda scrittura dopo l’esordio con La battaglia di Shaker Heights del 2003, da noi inedito). Un approccio che per certi versi ricorda quello di District 9 di Neill Blomkamp, dove dagli elementi narrati si evidenzia il racconto dei pochi al potere che tengono soggiogato il mondo, ecologia compresa.

Fragili equilibri che rischiano di crollare laddove ci sia chi tiene più ai propri ideali che non al proprio tornaconto personale, dove la forza è volta ad annichilire il diverso, imponendo a tutti di uniformarsi al pensiero unico. La messa in scena è eccellente, John Goodman (che già aveva collaborato con Wyatt nell’incompreso The Gambler) è perfetto in un ruolo reso ancor più malinconico dagli incontri con la misteriosa prostituta interpretata da Vera Farmiga (franchise The Conjuring tra i tanti) e dalla struggente musica di Nat King Cole.

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A proposito di musica segnaliamo le composizioni (21) del maestro Rob Simonsen (The Front Runner) per la colonna sonora tra cui l’eccellente “Soldier Field” che accompagna anche i titoli di coda, presenti numerosi brani di altri autori per un totale di 20 incluso “Stardust” di Nat King Cole. Una compagine di artisti che vanta la presenza nel make-up department di Greg Nicotero (The Walking Dead), che per l’occasione ha anche un ruolo cameo.

Nel complesso Captive State punta su pochi passaggi a effetto, rare transizioni action eppure la tensione è palpabile e costante attraverso una sincopata ritmica narrativa. Lungi dall’essere perfetta, la base di sviluppo della storia difficilmente piacerà a chi guarda quest’opera in ottica blockbuster stile World Invasion. Cocente flop ai botteghini (25 milioni di dollari di budget e un incasso worldwide attorno agli 8) questo film merita quanto meno una chance di essere scoperto in Home Video.

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VIDEO

Girato digitale a imprecisata risoluzione, Captive State ha aspect ratio 2.39:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Piacevole sorpresa per una qualità video superiore, centrando il bersaglio di uno spettacolo di eccellente livello. Neri spesso profondi con alcuni passaggi a diversa profondità per la natura delle riprese, senso di tridimensionalità, dettaglio in secondo piano e risalto elementi scenografici.

Palette cromatica con una certa desaturazione che ricorda l’altrettanto distopico quanto magnifico Children of Men – I figli degli uomini. uno spettacolo di prim’ordine dove in qualche passaggio le sfumature e la tenuta in secondo piano tendono a cedere qualcosa. Qualità che ben si presta a una visione attraverso schermi di grandi dimensioni all’insegna di un’eccellente e costante qualità d’insieme.

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AUDIO

DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese (sempre 16 bit). Ascolto di ottimo livello per la versione doppiata, carisma dal centrale, pressione sonora e presenza scenica dai diffusori posteriori con rare entrate aggressive del subwoofer per la natura stessa dell’opera. Tirando le somme gli elementi a effetto nei momenti acusticamente di maggiore impatto tra cui prologo, attentato al sindaco e discesa finale del cavallo di Troia.

Ci si ritrova costantemente immersi in una ridda di composizioni tra classico ed elettronico che alimentano il notevole mood del racconto. Mezzo gradino sopra l’originale a volume maggiorato e ulteriore sostanza anche per gli elementi sonori più lievi ma capaci di contribuire fattivamente al racconto. Presente anche coppia di tracce Dolby Digital 2.0 (224 kbps) per nulla performanti.

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EXTRA

Completamente diversi dall’edizione statunitense, per Captive State sempre e comunque solo FHD 2K. Nel nostro caso sono presenti il trailer, interviste a John Goodman, Ashton Sanders e Jonathan Majors. Segnaliamo in particolare la raccolta di B-Rolls, frammenti di girato dietro le quinte con audio in presa diretta alla scoperta della realizzazione di alcuni ciak. Sottotitoli in italiano. Segnaliamo che la pubblicazione CG Entertainment è una Limited Edition con una bella sovra coperta lenticolare.

Il BD-50 americano per contro si fregia di un paio di focus sulla produzione di pochi minuti ma soprattutto del commento al film del regista assieme al co-produttore David Crockett.

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TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray FHD disponibile su DVD-Store.it

Captive State [BD]
8 Recensione
Pro
Interessante SF indipendente
Qualità delle immagini
DTS-HD MA 5.1 molto efficace
I B-Roll negli extra da non perdere
Sovra coperta lenticolare nella limited
Contro
Qualità video ulteriormente rifinibile
DTS-HD MA 5.1 solo 16 bit
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: CG Entertainmet
Durata: 109'
Anno di produzione: 2019
Genere: Fantascienza
Regia: Rupert Wyatt
Interpreti: John Goodman, Ashton Sanders, Jonathan Majors, Vera Farmiga, Kevin Dunn, James Ransone, Alan Ruck, Madeline Brewer, Machine Gun Kelly, Kevin J. O'Connor, Ben Daniels, Caitlin Ewald, Lawrence Grimm, Guy Van Swearingen
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Italiano, inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano nu, italiano
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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