Abbiamo visto e sentito in azione il B&O BeoVision Eclipse, il primo TV OLED del produttore danese disponibile nei tagli da 55’’ e 65’’ a prezzi che pochi potranno permettersi.
Date un’occhiata al catalogo di diffusori (anche wireless) e di TV B&O e vedrete che la parola compromesso non sembra far parte del DNA del produttore danese. Quando si è trattato di realizzare il suo primo TV OLED 4K-HDR, B&O ha scelto un pannello OLED 2017 di LG per il suo BeoVision Eclipse, prendendo dal colosso coreano anche la piattaforma webOS e qualche altro componente per la gestione video.
Una mossa a nostro avviso intelligente che ha permesso a B&O di lasciare tutto quello che concerne il video nelle sapienti mani di LG per concentrarsi invece su ciò che sa fare meglio: l’audio. E qui l’input di B&O è tutt’altro che banale visto che il cuore pulsante del BeoVision Eclipse è il SoundCentre, una soundbar composta da sei driver per un totale di 450 watt e integrata nella parte inferiore dello schermo.
Annunciato quasi due anni fa, questo TV OLED di B&O è finalmente disponibile e siamo riusciti a vederlo in azione e ad ascoltarlo seppur non nella nostra saletta test. Ricordiamo che il modello da 55’’ (quello di cui parliamo qui) è in vendita a poco più di 9000 euro, mentre il BeoVision Eclipse da 65” è disponibile a circa 13000 euro. Prezzi per pochi, ma conoscendo il brand non suonano del tutto inaspettati.
Caratteristiche
Il BeoVision Eclipse supporta gran parte della più recente tecnologia in ambito TV come ci si aspetta da un prodotto in questa fascia di prezzo. OLED, 4K, HDR10, Dolby Vision, HLG e porte HDMI 2.0 con HDCP 2.2 (quattro in tutto) sono presenti all’appello, così come il sistema operativo WebOS di LG in versione 3.5. Si tratta di una piattaforma software molto semplice da usare, funzionale e dotata di un design forse un po’ “frivolo” per un TV simile ma sufficientemente sofisticato (e poi non manca davvero nulla a livello di funzioni e di app per lo streaming video).
Per sfruttare al massimo il SoundCentre, troviamo poi l’integrazione con Spotify Connect e Deezer e lo streaming tramite AirPlay, Bluetooth, DLNA e Chromecast integrato. Insomma, non manca nulla.
Costruzione
Le operazioni di streaming e di controllo del TV possono essere fatte tramite l’app B&O, ma non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di provare il telecomando BeoRemote One BT in dotazione con il TV. Un’unità premium alta e slim che rappresenta un deciso passo avanti anche rispetto ai migliori controller smart che troviamo oggi affiancati ai TV top di gamma di brand come Samsung e LG.
Questa natura premium si estende anche alle funzionalità. Non solo il telecomando ha tasti di scelta rapida a portata di mano sia per Netflix che per Amazon Prime Video, ma è possibile aggiungere una fonte (un lettore Ultra HD Blu-ray o un servizio di streaming) semplicemente tenendo premuto il tasto My Button per tre secondi.
A livello di design troviamo poi un’opzione per il supporto motorizzato, oltre a quelle per l’installazione statica e a parete. Ma tutti gli occhi sono attratti dal SoundCentre, che attraversa la parte inferiore dello schermo in modo non certo delicato ma tale da attirare subito l’attenzione. Il tessuto (che funge da protezione) e la griglia in alluminio anodizzato perforato sono tipici tocchi in stile B&O e mentre non tutti saranno convinti da un design così prominente, le dimensioni di questa soundbar sono necessarie per raggiungere una resa sonora superiore alla media.
Qualità audio
Rispetto ai sistemi audio presenti nella maggior parte dei TV sul mercato (anche i top di gamma), il SoundCentre è impressionante per dimensioni e specifiche tecniche. È dotato di un tweeter da 25 mm, di due driver full-range da 6 cm e di tre midrange/woofer da 10 cm, che messi insieme sono in grado di restituire 450 watt di potenza. I midrange/woofer sono collocati (vicini) al centro del SoundCentre per restituire una gamma media più direzionale e mirata; una trovata questa di B&O adottata già per l’imponente diffusore BeoLab 90.
Con un decodificatore audio surround 7.1 incorporato, il canale centrale del TV può essere unito fino a un massimo di otto diffusori BeoLab utilizzati come canali surround anche in modalità wireless grazie al trasmettitore integrato nel TV. Troviamo infatti una scheda BeoLink dedicata nel menu audio del televisore per l’installazione e un collegamento di questo tipo indica che il BeoVision Eclipse può essere integrato anche in un sistema multi-room.
Non siamo riusciti a creare un sistema BeoLab di questo tipo durante il nostro test preliminare, ma le prestazioni del SoundCentre ci dicono davvero molto sulle velleità sonore di questo TV. L’aspetto più sorprendente è quanto in profondità i woofer di dimensioni così modeste possano scendere in gamma bassa.
In Stranger Things le inquietanti sfumature sonore che caratterizzano le scene nel laboratorio hanno un peso notevole e in Okja (altra produzione di Netflix) quando il maiale gigante entra nella piscina, lo fa con un tonfo davvero corposo e d’impatto. Le voci hanno poi una limpidezza maggiore e più corpo rispetto anche ai migliori TV in commercio.
Ci piacerebbe avere il BeoVision Eclipse nella nostra sala test e metterlo acconto ad alcune delle nostre soundbar standalone preferite come la [amazon_textlink asin=’B00PHDVG80′ text=’Dali Kubik One’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2a930a75-1c9e-11e8-994c-41e6f01e19b6′] e la [amazon_textlink asin=’B01N6NXEY7′ text=’Sony HT-ST5000′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’30a6375e-1c9e-11e8-8272-45facdc070d4′] per sentire le differenze a livello di dinamica, ma da quanto sentito finora questo sistema all-in-one funziona abbastanza bene da soddisfare chiunque non abbia intenzione di farsi un impianto audio tradizionale da affiancare al TV.
Qualità video
Considerando l’elevata qualità dei TV OLED 4K di LG del 2017, non sorprende affatto che il BeoVision Eclipse eccelli anche sul versante video. I neri sono neri quanto il pannello posto sotto la soundbar e i sottotitoli (bianco su nero) di Okja sono il primo segno evidente dell’impressionante contrasto di questo pannello, così come i raggi del sole che filtrano attraverso l’oscurità. La riproduzione dei colori è fedele alle varie tonalità di verde nella giungla e a quelle dei grigi delle strade di Seoul, così come le tonalità della pelle.
Anche in una stanza ben illuminata il BeoVision Eclipse riesce a restituire abbastanza luminosità senza sacrificare il contrasto. Sembra davvero alla pari con i migliori TV OLED 4K-HDR del 2017, mentre per un confronto con i modelli di quest’anno bisognerà attendere ancora un po’. Grazie alla familiarità con i pannelli e le opzioni video degli OLED LG, non ci abbiamo messo molto a tarare leggermente l’immagine per ottenere risultati ancor più elevati.
Verdetto
BeoVision Eclipse è essenzialmente TV OLED LG del 2017 ma con in più un sistema audio integrato migliore e altri tocchi di classe tipici di B&O. Parliamo quindi di un prodotto di alta gamma che si sente e si vede divinamente, ma il prezzo resta uno scoglio non indifferente.
Il modello da 55’’ costa infatti circa quattro volte il pluripremiato LG OLED55B7V e, sebbene il SoundCentre suoni molto bene, si può risparmiare optando per un sistema di diffusori separato (anche multicanale volendo) in grado di dare soddisfazioni ancora maggiori. Insomma, un TV per pochi fortunati che però, da quanto sentito finora, supera per qualità sonora qualsiasi sistema audio integrato in tutti gli altri TV top di gamma presenti oggi sul mercato.
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