Editoriali

Ben tornata AF DIGITALE

La lunga marcia nel deserto si è finalmente conclusa! Sembrano passate poche settimane da quel gennaio 2012, da quando cioè AFDIGITALE ha sospeso le pubblicazioni. In realtà sono trascorsi oltre quattro anni, un’eternità per i comuni mortali, un’era geologica per una rivista che parla di tecnologia. Ci siamo lasciati con i produttori che si arrampicavano sugli specchi per spiegare al mondo le meraviglie della visione stereoscopica; ci ritroviamo oggi con televisori dalle dimensioni imponenti, capaci di trasmettere immagini meravigliose ricche di dettagli e di colori con una qualità allora nemmeno ipotizzabile. Con buona pace del 3D, ovviamente, che qualcuno propone ancora tra l’indifferenza dei più. Se nel gennaio 2012 a pochi interessava collegare a Internet il TV di casa, oggi con l’avvento dei servizi di streaming (Netflix in testa) la connessione alla Rete non solo è d’obbligo, ma apre scenari completamente nuovi e in costante evoluzione.

Certo, da sempre le persone amano schierarsi in fazioni cotrapposte. Ieri si discuteva se fosse più appagante un televisore con schermo al plasma o un apparecchio LCD. Oggi la disfida si è spostata sul formato dello schermo, curvo o piatto, e sulla tecnologia, OLED o non OLED.

Ma non solo. Pensate a quanto è successo e sta accadendo con il dispositivi wearable , o con i visori futuristici che proiettano i cultori dei videogame nella cosiddetta realtà virtuale; si pensi alla realtà aumentata di Pokemon GO, il videogioco per smartphone di Nintendo che consiste nel cercare e catturare pokémon nascosti al mondo reale, ma visualizzati solo sullo schermo del proprio terminale portatile. Una mania globale che ha contagiato milioni di persone che potrebbe dar luogo ad altre applicazioni non necessariamente ludiche. E qui, converrete con noi, solo l’umana fantasia può porre limiti, visto che la tecnologia pare non averne.


E l’audio? Beh, paradossalmente la componente Hi-Fi, data per moribonda svariate volte, è quella che in questi anni di profonda crisi ha consentito a numerose aziende, dal grande produttore di elettroniche al piccolo rivenditore, di continuare a vivere. Già perché se da un lato i big dell’elettronica di consumo hanno letteralmente perso la testa sul fronte del video, dandosi battaglia all’ultima offerta, dall’altro lato nel comparto audio si è cercato di non svilire i prodotti con le classiche promozioni da volantone. Risultato? Oggi assistiamo addirittura al ritorno del vinile e all’uscita di prodotti che per molti rappresentano il sogno, ma che consentono a tutta la catena di stare sul mercato secondo regole certe e precise. Le passioni, si sa, talvolta costano care ma non tramontano mai (o quasi). Il comparto video ha imparato la lezione? Ha capito che bruciare i prodotti con tecnologie sempre più nuove, accorciando il loro ciclo di vita naturale, è controproducente se non masochista? Ha intuito che i comuni mortali non si possono permettere il lusso di cambiare TV ogni anno e che sono infastiditi, per non dire altro, dal fatto che il loro nuovo acquisto perde di valore con la velocità del fulmine? Noi crediamo di no. proprio in questi giorni è entrata in vigore la prima parte del decreto Milleproroghe trasformato in legge che vieta di vendere in Italia i TV sprovvisti di tuner DVB-T2 e codec HEVC. 

In realtà il divieto al momento riguarda solo i produttori che non possono più immettere sul mercato apparecchi “obsoleti”, mentre per i rivenditori il divieto scatta dal primo gennaio 2017. In questi sei mesi che cosa accadrà sugli scaffali della grande distribuzione? Di tutto e di più, visto che i magazzini sono pieni di TV che presto saranno fuorilegge. Quindi attenti una volta in più a cosa compriamo

Non vi tedierò a lungo raccontandovi in dettaglio il nuovo sito. Si tratta, ovviamente di una release 1.0 che è perfettibile sotto tutti i punti di vista. Navigatelo su pc e su smartphone e fateci pervenire la vostra opinione.

Troverete articoli e prove sotto le quali ci saranno i loghi di What Hi-Fi e Stuff. Abbiamo stretto un accordo con Haymarket Media Group, società editrice di entrambe le testate, per proporvi da subito materiale di qualità indiscussa. E troverete anche prove “made in AF”, così come notizie e approfondimenti.

E la carta? Come si suol dire, faciamo un passo alla volta. In piena era digitale era obbligatorio riaprire i battenti con una presenza su Internet importante. Vi dico solo che per le edizioni in edicola siamo già al lavoro.

Mi sia consentita un’ultima nota. Il sogno di ridare vita ad AFDIGITALE, sarebbe rimasto tale se Massimo Bacchetti, storico editore del marchio, non avesse deciso di rimettersi in gioco un’altra volta.

Buona lettura!

© 2016, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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