Le Beats Studio3 incorporano il chip W1 di Apple e il sistema di cancellazione attiva del rumore Pure ANC. Ecco le nostre prime impressioni da IFA 2017.
A IFA 2017 abbiamo potuto mettere mani e orecchie sulle nuovissime Beats Studio3, cuffie wireless già disponibili nello store di Apple a 349 euro che, come principali novità rispetto al modello precedente, si portano dietro il chip W1 di Apple e il sistema di cancellazione del rumore Pure ANC che promette ottime cose. Vediamo se anche questa volta il “marchio audio” di Apple ha fatto le cose in grande.
Meraviglia wireless
Eravamo già stati colpiti dal chip W1 quando avevamo testato le Beats Solo 3 Wireless, soprattutto per il modo istantaneo di connessione tra le cuffie e un dispositivo iOS e per la portata del segnale wireless, molto più ampia e stabile di quella Bluetooth classica. Un chip, quello di Apple, davvero potente e per certi versi ancora sottoutilizzato, tanto che Beats ha deciso di sfruttarlo anche per il sistema di cancellazione del rumore.
Il suono del silenzio
Il sistema in questione si chiama Pure ANC e utilizza algoritmi sofisticati e diversi microfoni per ascoltare l’ambiente che ci circonda isolandoci dal rumore percepito. Addirittura i microfoni inseriti nei due padiglioni controllano eventuali “perdite” di rumore causate dal movimento dei capelli, degli occhiali o della testa, in modo da non far passare proprio alcun rumore tra noi e la musica.
Se poi siete dei puristi e temete che la cancellazione del rumore possa in qualche modo alterare il segnale audio (cosa in cui non è raro imbattersi in cuffie con sistemi simili), qui potete stare tranquilli. Le Beats Studio3 sono infatti in grado di monitorare i brani che state ascoltando 50.000 volte al secondo, in modo da assicurarsi che la musica che state ascoltando sia identica a quella proveniente dalla sorgente audio.
Un’aggiunta non da poco che di fatto supera uno dei limiti più evidenti delle cuffie con a bordo un sistema ANC. Attivando e disattivando il Pure ANC durante il nostro test di ascolto, non siamo infatti riusciti a percepire alcuna reale differenza nella qualità audio, cosa che non si può dire per la maggior parte delle cuffie con cancellazione attiva del rumore.
Ancora più impressionante è stato il test per il rumore del vento, in cui, a differenza di molti altri modelli, le cuffie hanno riconosciuto lo spostamento d’aria di una piccola ventola eliminandone il rumore immediatamente e in modo molto efficace. Non diamo ancora pronti per esprimere un’opinione precisa sulla qualità audio (dovremo fare test più approfonditi e con brani sui quali abbiamo già l’orecchio), ma per ora abbiamo riscontrato quel tratto sonoro caldo e ricco di bassi e di impatto tipico di Beats. Se quindi amate questo brand, potete andare sul sicuro anche con le Studio3.
Feeling familiare
Se l’interno delle cuffie è quindi cambiato parecchio, l’esterno è invece rimasto pressoché identico a quello delle Studio2, senza che Beats abbia apportato alcun stravolgimento degno di nota. Ne escono delle cuffie comode da indossare (la pressione sulle orecchie non è eccessiva) e dal look subito riconoscibile, con tanto di classico connettore microUSB per la ricarica (niente Lightning insomma).
Questa, in soli 10 minuti, assicura un’autonomia di circa tre ore, mentre con la batteria carica al 100% le Studio3 possono spingersi fino a 22 ore di ascolto con Pure ANC attivo e addirittura a 40 ore con il sistema di cancellazione del rumore disattivato. Se non è un record per una cuffia wireless, poco ci manda.
Verdetto iniziale
Beats avrebbe potuto semplicemente inserire il chip W1 nelle Studio2 e finirla lì, ma le Studio3 si spingono oltre. Il Pure ANC si è infatti rivelato un sistema eccellente non solo per l’efficacia nella cancellazione del rumore, ma anche per la capacità di mantenere inalterato il segnale audio quando il sistema è attivo, cosa che ben poche cuffie wireless simili sono in grado di fare. Certo, ora toccherà alla recensione vera e propria e al confronto con i modelli migliori di Bose e Sony per capire se queste Beats Studio3 varranno davvero il prezzo richiesto, ma per ora le prime impressioni sono davvero ottime.
© 2017 – 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.