Torniamo a occuparci del brand giapponese e delle rinnovate cuffie ATH-M50 che coniugano giusto prezzo e qualità, ora anche Bluetooth
Audio-Technica ATH-M50xBT è un headset per rispondere alle esigenze degli utilizzatori wireless. L’incontro con Simone Corelli, ingegnere del suono e insegnante presso il CESMA di Lugano, ci ha fatto nuovamente puntare i riflettori proprio sul brand Audio-Technica, headset ampiamente diffuso nelle classi del CESMA, nella fattispecie il modello ATH-M50x.
Un apparato di eccellenza quanto a qualità del suono con una resa che Simone non ha mancato di sottolineare in grado di eguagliare quella di un impianto stereo sopra la media.
Nata nei primi anni ’60 la corporation giapponese Audio-Technica si è specializzata nell’ambito del suono e nel corso del tempo ha sviluppato prodotti di assoluto interesse e qualità come microfoni, puntine per giradischi e brevetti ricordando il curioso giradischi portatile Mr. Disc, immesso a mercato a inizio anni ’80. Le cuffie sono da sempre il pezzo forte della compagnia e il suono della ATH-M50 ha segnato il tempo di molti audiofili in cerca di pochi compromessi a livello prezzo-prestazioni.
Le ATH-M50 hanno sempre offerto un suono di livello ma il cavo è sempre stato fisso, sono poi seguite le ATH-M50x con cavo detachable mentre più recentemente sono state commercializzate le ATH-M50xBT. Parlare di tecnologia Bluetooth e di qualità del suono potrebbe anche sembrare assurdo ma nel caso delle Audio-Technica ATH-M50xBT è stato coinvolto Mr. Hiroyasu Suzuki, lo stesso ingegnere che curò i precedenti modelli che ha consentito di ottenere un risultato tecnico facilmente prevedibile.
Look forte e professionale quanto familiare, il design relativamente morbido contribuisce a renderle esclusive rispetto alla competizione con altri brand, per un gradevole colpo d’occhio. Componenti esterne in plastica dura che restituisce sensazione di resistenza a graffi e agenti esterni e quindi di elevata longevità, solo alcuni elementi sono in metallo come l’estensione dell’archetto mentre esternamente ai padiglioni svetta l’inconfondibile logo dell’azienda. Logo esteso anche nella parte superiore dell’archetto, imbottito con morbido materiale per una piacevole calzata.
Ripiegabili all’interno riducono notevolmente l’ingombro, all’interno della confezione una pratica busta in eco pelle per il trasporto, cavo per connessione cablata e pulsanti di controllo, un po’ corto da 1,2 mt col terminale maschio angolato pensato per offrire maggiore flessibilità nel collegamento per esempio allo smartphone. Secondo cavo per ricarica batteria a polimeri di litio da 3,7 V con una durata dichiarata pari a 40 ore, davvero niente male.
Al di sotto del padiglione sinistro è presente il pulsante meccanico on/off, l’ingresso USB-C, jack femmina 3,5 mm e ulteriori 3 tasti per agire sul volume + play/pause. Rispetto alla controparte cablata il terminale per connessione col cavo audio da 3,5 mm non dispone del medesimo sistema di bloccaggio, lasciando (pericolosamente) libera la rotazione, per contro è sempre possibile sostituirlo liberamente anche con prodotti di altri brand.
Compatibilità Bluetooth 5, AptX e AAC, assente il parco codec di maggior resa tra cui LDAC piuttosto che AptX HD e LDAC, la connessione BT è rapida, stabile anche con ampio range di distanza dal punto di emissione, attenzione però che le ATH-M50xBT non accettano contestuali connessioni da più dispositivi.
Il peso si aggira sui 300 gr. e l’ingombro resta nella media nella categoria headset over ear (22 x 11 x 25 cm), il grado di indossabilità resta in parte limitato con la non lontana probabilità che l’orecchio entri eccessivamente in contatto con la sede del padiglione. Ciò rischia di aumentare rapidamente la temperatura all’interno con conseguente disagio per calore e sudore specie in estate, occorre sfruttare al meglio l’adattabilità delle stesse per cui farà più che mai giocoforza la dimensione dell’orecchio.
Qualitativamente apprezzabili quanto al suono, l’impressione è quella che Mr. Suzuki abbia portato avanti un progetto volto a stemperare almeno in parte l’aggressività col risultato di essere comunque riuscito a mantenere elevata l’espressività per l’intera gamma anche se tutto risulta più ammorbidito. Restano riserve per coerenza acustica e performance dei bassi ma nell’insieme si prestano a un uso sia in ambito classica che leggera con una resa che per venire superata richiederebbe un investimento oltre il doppio del prezzo di listino delle ATH-M50xBT restando in casa Audio-Technica.
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Un punto a sfavore è legato anche alla presenza del vecchio e meno resistente terminale MicroUSB in un periodo in cui l’industria è decisamente proiettata verso la connessione USB-C, nulla di trascendentale ma con l’andare del tempo e dell’uso l’USB-C offre maggiore resistenza contribuendo alla solidità dell’apparato.
Compatibile con assistente vocale Google Assistant per Android e Siri per iOS, in termini d’uso non così pratico per via dell’artificiosità nell’attivazione via touch control dovendo tenere appoggiato un dito sul padiglione sinistro per un discreto lasso di tempo; certo sarebbe stato bello se la scelta dei controlli play/pause e volume up/down fossero stati anch’essi studiati in modalità touch. Nel caso di connessione ad apparato Bluetooth per visione contestuale di un programma si potrebbe risentire di un minimo ritardo audio e immagini.
Nel complesso le Audio-Technica M50xBT sono fortemente consigliate per gli amanti del brand che sognavano una qualità sonora in ambito wireless ma l’assenza del noise cancelling le rendono meno appetibili per un massiccio uso urbano in contesti particolarmente chiassosi.
Per ulteriori informazioni: link diretto alla pagina Audio-Technica per ATH-M50xBT (solo in inglese).
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