Audio-Gd R1 Dac : un mese di prove ed ascolti. Proposto dall’importatore italiano Spirit Sound ad un prezzo di listino di 976,00 Euro con i due anni di garanzia di legge si presenta come una alternativa ai soliti noti del mercato. Riuscirà un prodotto “made in China” a soddisfare un potenziale acquirente italiano? Scopriamolo insieme.
Costruzione e considerazioni.
Audio-Gd R1 un mese di prove ed ascolti. Iniziamo dicendo che chi volesse una panoramica generale sul marchio qui potrà trovare diverse informazioni. Per quanto riguarda il nostro R1 monta 4 moduli R2R DA8 V2 .
V2 perchè sono l’ultimo aggiornamento, quattro perchè ci troviamo di fronte ad un dac totalmente bilanciato e quindi consigliamo ad un potenziale acquirente di collegarlo ad una amplificazione che utilizzi la medesima concezione. Guardando all’interno balza subito all’occhio la sezione di alimentazione con trasformatore R-core costituita da tredici stadi di alimentazione ovviamente in classe A e schermati dal resto dei circuiti.
Audio-Gd R1 un mese di prove ed ascolti. Molto interessante anche la costruzione degli stadi linea che utilizza uno schema proprietario denominato “Schema a croce di diamante”. Per ottenere un buon risultato, non è sufficiente un buon dac ma è importante curare con estrema attenzione sia lo stadio di alimentazione che quello di uscita. In questo caso troviamo un circuito privo di operazionali e senza controreazione.
Dall’ R1 in su, abbiamo a disposizione il chip FGPA . Cosa ci permette di fare questo chip? In maniera semplice possiamo sintetizzare dicendo che offre la possibilità di personalizzare il suono, combattere il fenomeno del jitter , gestire il sovra campionamento del segnale coassiale ad alto bit rate e far lavorare gli Accusilicon, che sono i clock del nostro dac.
Infine l’ FGPA vi consente di aggiornare la macchina in caso di novità.
A proposito di Accusilicon Audio-Gd propone tre versioni dell’ R1 :
- Versione standard
- TCOs
- Full upgraded
Solitamente l’importatore italiano propone la versione full upgrade che considerando la differenza di meno di cento dollari con la standard è la scelta più azzeccata. Questa versione è caratterizzata dall’utilizzo dei clock Accusilicon e Cristek , oltre ad alcuni upgrade sull’interfaccia usb Amanero .
Ingressi e funzionalità.
Guardando il pannello posteriore, lo sguardo va subito a delle connessioni inusuali di fianco alle uscite RCA: sono le connessioni ACSS acronimo che sta per Audio-Gd Current Converior System. Da preferire in caso di abbinamento con una amplificazione dello stesso marchio. Sull’ultima versione troverete anche una porta per aggiornare la macchina non presente nella precedenti.
L’interfaccia USB utilizzata è Amanero ed accetta segnali in ingresso 44.1 kHz / 348 kHz – ed i file dsd fino a 512, da questo punto di vista non si poteva chiedere di più. A proposito dell’interfaccia USB se proprio dobbiamo essere pignoli ci piacerebbe provare in un futuro prossimo una versione equipaggiata con interfaccia Xmos che attualmente va per la maggiore viste le ottime performance ottenute. Avrete bisogno di driver solamente nel caso in cui utilizzate Windos.
Di fianco all’usb troviamo l’ I2s . Questo ingresso è una scoperta relativamente recente tanto da non aver ancora una piedinatura standard quella più utilizzata è la piedinatura Ps Audio che è quella adottatata anche dal nostro Audio-GD R1.
Gli ingressi ottici e coassiali invece, supportano frequenze fino a 192 kHz. Da segnalare infine la presenza di un ingresso bnc e la mancanza di quello aes/ebu.
Schema funzionamento display.
Audio-Gd R1 un mese di prove ed ascolti. Tutto è stato costruito badando al sodo, sull’ Audio-Gd R1 al fine di offrire prestazioni di livello si è risparmiato dove possibile. Il controllo delle funzioni come la scelta dei filtri o della modalità “tda1541” si svolge esclusivamente tramite il display premendo il pulsante setting e risulta macchinoso specialmente ad un primo utilizzo. Inoltre il display non dà informazioni riguardo al bitrate ed al formato in riproduzione. Altra cosa importante: non è supportata la decodifica dei file MQA che possono comunque essere gestiti in PCM .
Altra cosa fastidiosa l’assenza di un circuito antibump che protegga i diffusori in caso di un accendi/spegni effettuato nel giro di pochi secondi o nel caso in cui si voglia entrare nel menù. In questo caso è d’obbligo mettere il volume a zero. Detto questo una volta alzato il coperchio superiore e dato una sbirciata all’interno non possiamo che sintetizzare facendo i complimenti per la realizzazione costruttiva. Un layout pulito ed una ingegnerizzazione da livello estremamente più alto: bravo King Wa.
Schema funzionamento display.
Abbiamo due pagine di menù nella prima pagina troviamo tre led:
- primo led:modalità standard in sovracampionamento o nos
- secondo led: indica il sovracampionamento utilizzato in modalità standard da 0 ad 8
- terzo led: indica la sincronizzazione
nella seconda pagina abbiamo due led:
- primo led: attiva o disattiva la modalità “tda1541”
- secondo led: accensione /spegnimento display
Se volete usare il dac in pcm dovete settare su zero il secondo led della prima pagina.
Ascolti e considerazioni.
Durante più di un mese di ascolti non abbiamo mai riscontrato problemi di alcun tipo nell’utilizzo dell’Audio-Gd R1 testando tutti gli ingressi ad eccezione dell’ i2s e provandolo nelle varie configurazioni: nos, standard , 1541 e via dicendo. Abbiamo provato ad inviargli file in dop al massimo del bit rate senza mai un problema.
Per quanto riguarda il suono, le caratteristiche maggiormente riscontrabili sono un nero di fondo di ottimo livello una ricostruzione scenica che crea un palcoscenico reale e tridimensionale sviluppandosi bel oltre i diffusori . La dinamica è di buon livello e sembra aumentare utilizzandolo in configurazione bilanciata. La gamma bassa è leggermente in evidenza ma quel tanto che ai più potrebbe piacere. Dicevamo dei filtri e la possibilità di personalizzare il suono: se abbiamo un setup tendente allo scuro aumentando l’oversampling (8x il massimo) guadagnerà in termini di apertura, al contrario, chi ha un setup molto radiografante potrà provare a diminuirlo fino ad azzerarlo.
Se siete soliti usare un pc tramite USB vi consigliamo di utilizzare come base un sistema operativo Lynux, ad esempio Daphile , e di far fare a quest’ultimo l’ upsampling qualora ne sentiate il bisogno.
Compagno naturale dell’ R1 è l’interfaccia DI20 dotata di uscita i2s ed aes/ebu .
Per quanto riguarda l’affidabilità, abbiamo fatto un lavoro di investigazione ricercando proprietari dell’R1 . Dei tre rintracciati nessuno ha segnalato guasti . Cogliamo l’occasione per riportare qualche impressione di Carmelo possessore dell’ R1 da circa un anno: “ le impressioni furono subito positive. Non credevo che la musica liquida potesse prendere forma e materializzarsi in questa maniera. Tutto era credibile: scena e piani sonori. Ho potuto sfatare la credenza che la liquida suoni artificiosa. Aggiungendo l’interfaccia DI20 ho migliorato ulteriormente il risultato. Ad un anno dall’acquisto non ho riscontrato problemi”
Vi state chiedendo se alla fine l’Audio-Gd ci ha soddisfatti? Noi vi rispondiamo di si. L’Audio-Gd R1 nella sua fascia di prezzo è assolutamente competitivo e può essere una scelta valida .
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