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Audio CU: suono ad altissima energia

Audio CU è il nome assegnato ad una nuova tecnologia di trasmissione audio certificata DOLBY DIGITAL e ATMOS la quale – udite udite – sfrutta la rete elettrica presente in una qualsiasi abitazione per distribuire audio Hi-Res fino a 24Bit/192KHz.

Il recente articolo sulla ricerca in campo audio ci fornisce lo spunto per parlarvi di un’innovazione che entro la fine del 2024, stando alle dichiarazioni del produttore – la statunitense FASETTO con sede a Scottsdale in Arizona – dovrebbe essere immessa sul mercato il cui nome – Audio CU – deriva in tutta evidenza dal simbolo chimico del rame, noto per le sue eccellenti qualità conduttive ed usato solitamente per il cablaggio delle elettroniche, nonché ovviamente per la realizzazione della rete di distribuzione elettrica domestica.

Obiettivo principale di Audio CU è consentire agli utenti di gestire in modo wireless il proprio sistema audio eliminando i cavi che spesso fungono da ostacolo al libero posizionamento dei diffusori, veicolando audio in alta risoluzione attraverso la rete elettrica presente in qualsiasi abitazione – sebbene a dire il vero la cosa sia fattibile praticamente ovunque – e malgrado sistemi simili esistano già ed utilizzino il WiFi oppure il Bluetooth.

Simili appunto, perché in questo caso le cose stanno in modo parecchio diverso.


Sfruttando gli accennati protocolli di trasmissione è possibile alimentare un singolo sistema di diffusione sonora – ovvero una coppia di diffusori o un subwoofer connessi ad un amplificatore – oppure veicolare un singolo segnale audio da una sorgente o verso questa, mentre Audio CU – tramite specifici trasmettitori (TX) e ricevitori (RX) – consente di implementare fino a ben 32 canali diversi di trasmissione con risoluzione 24/192!

Ogni ricevitore include un amplificazione in Classe D da 100/60/40 watt rispettivamente su 2/4/8 Ohm, ragione per cui è sufficiente connettere via HDMI una sorgente al trasmettitore per inviare agli appositi ricevitori segnale audio Hi-Res ai diffusori.

A partire quindi da sistemi 2.0 fino a sistemi 9.1 questo interessante dispositivo vi libera per sempre dai cavi di potenza, basta disporre di una semplice presa di corrente.

Una presa elettrica appunto, ed è forse proprio questo il maggiore limite di questo sistema: sebbene consenta l’eliminazione del cablaggio sorgente/diffusori necessita di una presa elettrica posta nelle vicinanze di questi ultimi, perché chiaramente, portare tramite prolunga l’alimentazione al ricevitore non avrebbe alcun senso, significherebbe solo aver sostituito il cavo di potenza con quello di alimentazione, una palese assurdità.

L’intero sistema è poi configurabile e gestibile tramite un’apposita App che consente di regolare i toni alti e bassi, gestire un sistema di equalizzazione o l’utilizzo di alcuni preset; praticamente è possibile gestire ogni singolo diffusore facendo si che a fronte di posizionamenti asimmetrici – affatto rari – l’emissione sia bilanciata al meglio.

Navigando nel sito di questa azienda – a stelle e strisce malgrado il nome faccia supporre origini italiane – si scoprono molte cose interessanti dichiarate dal costruttore relativamente al sistema Audio CU dal punto di vista tecnico, pur senza scendere in modo approfondito nel dettaglio tecnico relativo alla tecnologia utilizzata da questo sistema.

Ad esempio come questo sia totalmente immune dai vari disturbi a radio frequenza (RFI – Radio Frequency Interference) che affliggono la rete elettrica ed abbia bassa latenza, aspetto alquanto importante soprattutto nel video.

Lo specchietto riassuntivo sottostante – preso direttamente dal sito aziendale – evidenzia chiaramente quali siano le differenze tra WiFi, Bluetooth e Audio CU.

Logicamente è possibile l’utilizzo del predetto sistema a prescindere dalla realizzazione di un impianto di distribuzione “ad hoc“, ma come sopra evidenziato, in mancanza di punti di alimentazione nelle vicinanze sarebbe poco pratico, tranne che non si inquadri il diffusore al pari di un comune caricabatterie da smartphone, per cui una qualsiasi presa di corrente appare adeguata.

Infine – aspetto che probabilmente mal disporrà molti appassionati – appare chiaro come l’uso di un sistema come Audio CU interrompa bruscamente la tanto amata giostrina dei cavi, contesto nel quale in molti ripongono fin troppe speranze relativamente al raggiungimento di determinate prestazioni sonore.

Gli amati cavi di potenza: il sistema Audio CU li renderà superflui

 

L’azienda non ha ancora fornito informazioni relative ai costi, ma inizialmente questo sistema sarà reso disponibile agli installatori, cui probabilmente spetterà il compito di inquadrare per poi esaudire i desideri del cliente in fase di progettazione dell’impianto – scegliendo opportunamente dove installare le prese elettriche affinché si possa gestire correttamente il protocollo di trasmissione Audio CU posizionando i diffusori in modo consono – aspetto questo tutt’altro che secondario come già evidenziato.

Come al solito, ottimo ascolti!!!

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