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Assassin’s Creed Odissey – Xbox One X Home Theater Test

11° capitolo del franchise, Assassin’s Creed Odissey è un’avventura per l’antica Grecia in piena guerra del Peloponneso. Distribuzione Ubisoft

Assassin’s Creed Odissey introduce il gamer a uno scorcio della Battaglia delle Termopili, dove Leonida vende cara la vita prima di soccombere alle legioni di Serse. In un flash forward ai giorni nostri scopriamo l’agente degli Assassini, Layla Hassan, rinvenire parte della lancia appartenuta a Leonida: attraverso il reperto decide tramite l’Animus di tornare al quinto secolo A.C., combattendo contro una setta sanguinaria.

L’avventura muove concretamente dal 431 A.C., il mercenario in questione è discendente diretto di Leonida, coinvolto nella guerra del Peloponneso, quando Sparta e Atene sono nuovamente divise e non perdono occasione per confrontarsi a fil di spada. Si inizia dalla cittadina di Cefalonia, dove avranno luogo una serie di eventi sempre più articolati e complessi, influenzando in primis le sorti del conflitto.

Con elementi intercalati tra divino e umano altrettanto importante sarà il confronto con una misteriosa congrega, la Setta di Cosmos, soggetti che agiscono dietro le quinte in attesa di cogliere molteplici occasioni per il proprio tornaconto, a cui nulla importa rispetto a chi uscirà vittorioso dal campo di battaglia.


assassin's creed odissey

Una lunga odissea che porterà l’avatar in numerosi luoghi emblematici del periodo tra cui Atene, Nasso e Lesbo oltre ad avere occasioni d’incontro con personaggi di primissimo piano come, Archimede, Socrate, Sofocle, Erodoto o Ippocrate giusto per citarne alcuni. I confronti mortali saranno altrettanto incredibili, affrontando mostruosità come il Minotauro, Ciclope o Medusa.

Detto mercenario, dopo aver compiuto riprovevoli azioni riceve l’ennesimo incarico, ma invece del consueto mercante affarista a cui è chiamato a rispondere la richiesta giunge da parte di un misterioso soggetto che lo paga per eliminare un generale che si rivelerà essere il padre Nicolao. In seguito all’affiorare di altre informazioni e a un durissimo confronto con lo stesso Nicolao, che ammette di non essere il vero padre, la scena si posta in quel di Delfi con l’infiltrazione a un incontro dei Cosmos.

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Il viaggio proseguirà per numerose tappe all’interno dell’antica Grecia, spalleggiando a seconda del momento sia Sparta che Atene, seguendo le orme della setta per eliminarne gli appartenenti e distruggere l’artefatto con cui avevano messo in scacco la Grecia.

Layla metterà quindi insieme l’enorme volume di informazioni raccolte nel corso del suo viaggio nel tempo sino a scovare Atlantide ma soprattutto confrontarsi con un noto soggetto, tenuto in vita da uno dei simboli più antichi della storia dell’umanità. L’individuo chiarirà il ruolo della ricercatrice nel costante confronto tra bene e male, ordine e caos.

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Come ampiamente sperimentato nei precedenti capitoli della saga anche in questo caso l’evoluzione degli eventi è nelle mani del gamer, chiamato sin dalle prime battute a prendere decisioni, come condurre una conversazione sino ad arrivare a pesanti scelte tra vita e morte. Una sequela di eventi che va a scaturire dal comportamento dell’avatar, andando a stratificare ulteriormente un già ampio tessuto narrativo e restituendo anche grazie a questo uno spessore agli eventi di cui i fan non potranno che essere grati.

Tra elementi action, RPG e stealth occorre scegliere bene il livello di difficoltà, 4 in totale di cui il più complesso è francamente molto frustrante per l’eccessiva precarietà del personaggio, ovvero il cosiddetto ‘Incubo’, nomen omen. A partita conclusa possiamo senza meno affermare che gli scontri non sempre dimostrano la giusta bilanciatura, con avversari un po’ troppo resistenti anche in modalità facile. Vero è che ‘Incubo’ proprio non ce la sentiamo di consigliarlo a prescindere, specie a coloro alle prime armi con i controlli del pad che almeno all’inizio potrebbero scontrarsi con un muro.

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Anche in termini di scouting dei luoghi si può decidere se esplorare e scovare da soli gli obbiettivi piuttosto che ritrovarli segnati direttamente sulla mappa, questo non è un elemento da prendere sotto gamba, intraprendere un’avventura basandosi esclusivamente di intuizioni, elaborazioni dei dialoghi e di quanto circonda il gamer potrebbe rivelarsi troppo ostica. In tal caso la variabilità del volume di tempo per concludere l’intero game aumenta a dismisura e potrebbe superare anche le 100 ore.

In entrambi i casi si può sempre variare il livello di difficoltà anche in un secondo momento. La progressione della storia e delle missioni viaggia di pari passo col crescere del personaggio scelto a inizio partita, Alexios o Kassandra, ininfluente rispetto al corso degli eventi. Rispetto a Origins ritroviamo il falco, la difficoltà delle missioni ma anche la tempistica per portarle a termine andrà a crescere e non sempre i compiti da intraprendere potrebbero essere di gradimento, come per esempio l’agricoltura.

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Quattro al massimo le abilità specifiche cumulabili, con un sistema di gestione delle stesse che grazie a eventuali potenziamenti non mancherà di stupire per la cura e decisioni che almeno inizialmente potrebbero far storcere il naso come per esempio l’assenza dello scudo. Affrontare nemici anche armati di lance senza una simile protezione potrebbe sembrare un suicidio ma occorre fare di necessità virtù e cogliere l’opportunità di saper parare i colpi, migliorando col tempo grazie a specifici potenziamenti.

Scontri sia per terra ma anche per mare, con una nave da battaglia pronta a scontrarsi sino all’ultimo arpione, lasciate perdere i confronti diretti con Black Flag perché Odissey ne uscirebbe malconcio.

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VIDEO

L’installazione del game non richiede troppo tempo, benché nel nostro caso si siano presentati subito poco meno di 3 Gb di aggiornamenti Web da eseguire. Il test è stato condotto su Xbox One X, aspect ratio 1.78:1 (3840 x 2160), risoluzione UHD con supporto di HDR e una cadenza che avrebbe dovuto reggere 30 fps. Il volume di informazioni presenti a livello immagine è immenso e se non si dispone di un TV o videoproiettore 10 bit compliant le sfumature in background spesso diventano un problema lasciando molto a desiderare.

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A prescindere dagli 8/10 bit i passaggi fade in/fade out mostrano comunque il fianco con inferiore tenuta e solidità d’insieme, ma resta una questione di pochissimi istanti prima di godere di un quadro ricco e consistente. Anche i neri ci hanno convinto. Ci sarebbe piaciuto assistere a uno spettacolo maggiormente fluido specie nelle sequenze più concitate, quando si ode la console andare sotto sforzo e in presenza di molteplici elementi in movimento si avvertono i primi ‘scricchiolii’ nella tenuta e soluzione di continuità dei movimenti e relativi feedback nei controlli.

Nulla di abnorme o che lasci realmente a desiderare ma se questo è il risultato massimo ottenuto sulla game console più performante non osiamo immaginare gli eventuali gap con la PS4. Al solito la modellazione degli ambienti è affidata al motore grafico proprietario di Ubisoft, AnvillNext.

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AUDIO

La forza del game non è solo insita nelle immagini ma ampiamente corroborata da una colonna sonora epica e coinvolgente. Nessuna traccia lossless ma il DTS 5.1 lossy è un portento nel restituire una scena acustica di prim’ordine, elementi panning, dialoghi contrastati, dinamica d’insieme e sostegno da parte dei diffusori posteriori. Nel corso degli scontri il posizionamento di voci ed effetti aiuteranno nell’orientamento. Anche il subwoofer si fa sentire, specie quando il personaggio si trova per mare.

La base musicale sposta in alto l’asticella dell’adrenalina calando il gamer in uno scenario colmo di elementi a costante suffragio del racconto. I dialoghi di base sono in inglese con sottotitoli ma è possibile scaricare gratuitamente la localizzazione in italiano con qualche piacevole sorpresa e la presenza di amate voci del doppiaggio cinematografico.

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VERDETTO

Assassin’s Creed Odissey non manca di colpire con twist narrativi anche sorprendenti, di tenere elevata l’attenzione e l’adrenalina anche se saranno necessari sfiancanti passaggi per completare ogni singola missione principale così come le quest secondarie, must assoluto del completista.

Un impianto grafico che non ha mancato di stupire per volume degli elementi chiamati in causa, lo sforzo volto a dimostrare che questo undicesimo capitolo del franchise non è secondo a nessuno, a dimostrazione di quanto fervida e vitale sia la fantasia dei creativi.

Godrete solo a metà se visione e ascolto non avverranno attraverso l’impianto Home Theater, con un videoproiettore o un grande pannello sarà immediato ritrovarsi al centro della battaglia, quasi sopraffatti dall’incedere di eventi dal forte sapore cinematografico a partire dal prologo e gli echi del mirabile 300 di Zack Snyder.

Assassin's Creed Odissey - Xbox One X Home Theater Test
9 Recensione
Pro
Avventura strabiliante
4K / HDR con minime riserve
DTS 5.1 lossy d'impatto
Longevità estrema
Contro
Qualche bug evidente
Video migliorabile?
Difficoltà a tratti sbilanciata
Lievi cali di frame rate sotto 30 fps
Riepilogo
Sviluppato da: Ubisoft Quebec
Distribuito da: Ubisoftr
Durata: Non meno di 70 ore
Anno di produzione: 2018
Genere: Adventure, RPG, stealth
Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.78:1
Video: 3840 x 2160/30 fps HDR
Audio: inglese/italiano (opzionale)
Sottotitoli: italiano
Video
Audio
Giocabilità
Longevità
Il giudizio di AF

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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