Tra luci e ombre l’amato videogame di Ubisoft Assassin’s Creed approda in Home Video in versione UHD e stereoscopica Full HD
In Assassin’s Creed il tragico e violento passato che lo segnò da adolescente non ha mai smesso di tracciare il futuro di Callum Lynch (Michael Fassbender), condannato alla pena capitale. All’esecuzione non consegue la morte bensì il trasferimento in gran segreto presso la Fondazione Abstergo, dove si risveglia e realizza di non essere più padrone della sua vita, nelle mani di una corporazione che cela al suo interno la moderna congregazione dei Cavalieri Templari. Scoperto di essere l’ultimo discendente di tale Aguilar De Nerha vissuto nel 1492, Callum è introdotto dalla dottoressa Sophia Rikkin (Marion Cotillard) al progetto Animus, strumento in grado di risvegliare la memoria genetica consentendo di rivivere in prima persona eventi del passato. In particolare l’interesse della ricercatrice è rivolto al buio periodo dell’inquisizione spagnola, della guerra tra Templari e Confraternita degli Assassini, all’inseguimento della Mela dell’Eden e del seme della prima disobbedienza per controllare l’altrui libero arbitrio.
Un progetto certo ambizioso quello di migrare l’amato franchise videoludico “Assassin’s Creed” su grande schermo, produzione a cui ha preso parte la stessa Ubisoft, software house francese proprietaria e sviluppatrice dell’action-adventure di successo nato nel 2007. Nonostante l’infelice connubio artistico cinema & videogame con opere non proprio riuscite rispetto alla controparte gaming (“Need For Speed”, “Warcraft – L’inizio”, “Streetfighter”, “Hitman”) il difficile e complesso rapporto tra i due universi è proseguito senza indugio col conforto dei numeri ai botteghini con qualche rara eccezione, ovvero quando dietro la cinepresa riescono a infilarsi emeriti ciabattini come il tedesco Uwe Boll, in tal caso il disastro artistico/commerciale è assicurato (“Far Cry”, “Alone In The Dark”, “House Of The Dead”).
Il desolante panorama artistico non ha evidentemente scoraggiato lo stesso Michael Fassbender, qui co-produttore oltre che valente interprete principale di un’avventura chiamata a porre le basi per un‘ipotetica trilogia, tanto forte nei passaggi adrenalinici tra combattimenti e corse parkour quanto noiosa nei dialoghi e nello zoppicante incalzare del racconto, dove azione e parola sono sbilanciate accompagnando lo spettatore verso una muta chiusura.
L’incredibile sforzo di cast e troupe volto a rendere il racconto ancor più avvincente con pericolosi stunt (nel ‘Salto della Fede’ la controfigura si è gettata da una struttura aerea alta 36 metri) è stato in parte reso vano da alcuni eccessi di computer grafica di rifinitura del complesso quadro scenografico, contribuendo a un’atmosfera dai toni surreali. Un adattamento che palesa solo il mirabile sforzo produttivo atto a dare vita a un’epica avventura ma una volta ai titoli di coda, con l’amaro in bocca per il finale monco, si ha più la sensazione della montagna che ha partorito il topolino.
Forse si sarebbe potuta concepire una diversa sceneggiatura, muovendo dall’incipit del game-story verso una mutazione dello stesso, meglio adattato per intrattenere gli spettatori, anche a costo di allontanarvisi molto, proprio come accaduto nella saga di Resident Evil, raro esempio di successo certo più commerciale che artistico. E proprio in termini d’incasso worldwide questo primo Assassin’s Creed non ha portato a un risultato esemplare: circa 200 milioni di dollari contro i 120 milioni di investimento, il che potrebbe arrivare a frenare l’entusiasmo dei futuri investitori.
VIDEO
BD-66, formato immagine 2.40:1, codifica video HEVC/H.265 (3840 x 2160/24p). Il film è stato girato interamente in digitale con ampia varietà di telecamere ed eterogeneo livello di risoluzione, dal 2K sino al 6K con attrezzatura anche state-of-the-art come la Arri Alexa ma anche la Red Epic Dragon piuttosto che la portatile GoPro Hero3. Come facilmente immaginabile il risultato visivo è altalenante, con passaggi dove la risoluzione è pressoché eccellente ed altri in cui in secondo piano e background non c’è possibilità di acquisire i particolari degli elementi inquadrati. Marcata la caratterizzazione del racconto attraverso colori desaturati, tonalità di blu o giallo tra moderno e antico forti del wide color gamut HDR-10.
Fermo restando che non siamo al corrente della risoluzione scelta per la massiccia elaborazione CGI, per questa edizione UHD potrebbe essere stato usato lo stesso digital intermediate 4K impiegato per il digital cinema ma il risultato dello spettacolo è inferiore alle aspettative e una forbice a tratti non così allargata con la versione Full HD, certo più penalizzata nelle inquadrature più scure. Le differenze per il livello dei neri e il contrasto rimangono apprezzabili, così come le intensità dei punti luce ma nell’insieme il risultato non fa gridare al miracolo. Come recentemente accaduto con XXX – Il ritorno di Xander Cage, per un maggiore appeal della storia potrebbe risultare vincente la versione 2K 3D con stereoscopia aggiunta in post-produzione.
AUDIO
Contrariamente a quanto segnalato sul retrocopertina del prodotto è presente un più ampio set di lingue. Il disco Full HD offre un’eccellente traccia DTS-HD Master Audio 7.1 (core 1509 kbps) canali inglese: dinamica, ricca di elementi discreti, coerenza e profondità dal subwoofer per un ascolto spesso entusiasmante. Sullo stesso Blu-ray troviamo anche italiano, tedesco e francese sempre DTS ma lossy 5.1 canali (754 kbps) oltre a una tailandese Dolby Digital 5.1 (448 kbps). Anche in italiano il risultato è di buona qualità, con svariati passaggi dinamici ma comunque un buon gradino sotto la versione originale.
Il disco UHD contiene la traccia reference Dolby ATMOS (retrocompatibile Dolby TrueHD 7.1 canali) in inglese per uno spettacolo sonoro di prim’ordine che in configurazione 7.1.4 restituisce una marcata presenza anche dall’alto contribuendo a una maggiore immersività e senso di tridimensionalità scenica. Come sopra proseguono le differenze con disponibilità di Dolby Digital 5.1 descrittivo inglese non vedenti assieme allo spagnolo, DTS lossy 5.1 canali (754 kbps) italiano, francese, tedesco e castellano. La resa tecnica per la nostra lingua non varia.
EXTRA
© 2017 – 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.