Compriamo musica e film su supporti ottici che fanno bella mostra di sé nella nostra libreria in soggiorno, ma cresce sempre di più e, con essa, la voglia di poterli avere tutti insieme senza dovere ogni volta cambiare dischetto
Li usiamo da anni ma sappiamo davvero cosa ci sia dietro il fenomeno degli mp3? Termini come bitrate, frequenza di campionamento, compressione sono perfettamente chiari? Scopriamolo insieme per creare un archivio digitale audio/video perfetto.
Sono gli anni Ottanta quando nasce il CD Audio, un dischetto argentato che porta la musica ad un altro livello, quello digitale. Si passa dai dischi LP e dalle cassette, tutti rigorosamente in analogico, al mondo del digitale, fatto di zero e di uno, l’alfabeto binario. Preciso ma estremamente semplice poiché conosce solo due stati, codificati da “1” e “0” per rappresentare la presenza o l’assenza della corrente elettrica: i bit. Un solo bit però non costituisce di per sé un’informazione, ma otto messi insieme permettono di avere un insieme di valori diversi fra loro (ad esempio 00000001, 11100000 e così via) che possono rappresentare le lettere dell’alfabeto, oppure dei colori o ancora dei suoni. Con otto bit si forma un byte e, al pari del nostro sistema metrico, i multipli prendono il nome di kilo, mega e terabyte.
Per trasmettere una certa quantità di bit da un computer all’altro si parla di bitrate, cioè la quantità di bit che transitano in un secondo. Un cd audio ne produce 1.411.200 (cioè 1,4 mbps megabitpersecond) decisamente troppi per le velocità di trasmissione del tempo. Internet vedrà la luce nel 1991 quando i modem viaggiavano a velocità folli di 9600 bit al secondo. Facendo due calcoli ci sarebbero voluti quasi tre minuti per trasportare un solo secondo di musica!
Figura 1: bitrate di un cd audio
Nasceva così lo standard MPEG da un comitato di esperti, il Moving Picture Experts Group, per comprimere le informazioni sia audio che video in modo da ottenere bitrate più sostenibili. Per la parte audio il più utilizzato e famoso è l’MPEG1 layer3, meglio noto come mp3.
Attraverso una serie di espedienti basati sulla matematica, sulla fisica e sulla percezione umana dei suoni, le informazioni audio sono state ridotte da quattro a circa dieci/dodici volte il loro peso originale, sacrificando però qualcosa. Questo è il motivo per cui l’mp3, così come altri suoi colleghi illustri quali aac, ogg, mp4, è definito lossy, cioè a perdita di informazioni. Per esempio un brano della durata di quattro minuti occuperà quaranta megabyte in formato cd, mentre solo quattro una volta convertito in mp3.
Per questo motivo non è mai buona abitudine convertire più volte lo stesso file, perché ad ogni passaggio, verranno eliminate sempre più informazioni, fino a rendere il suono distorto e irriconoscibile. Tradotto in parole semplici significa che tutti quei software che spesso installiamo sui cellulari o sui computer per “scaricare” le canzoni da youtube , non fanno altro che ricomprimere un brano già compresso in origine, degradando ulteriormente la qualità.
Figura 2. Mp3 e flac a confronto
Per archiviare la nostra collezione di cd musicali con la stessa qualità , non essendo l’mp3 adatto, meglio scegliere un metodo che non distrugga alcuna informazione, che mantenga la qualità originale inalterata riducendo, da un 30% ad un 50% in media, le dimensioni in megabyte: il free lossless audio codec, meglio noto come FLAC.
Da CD ad archivio digitale. Exact Audio Copy
Per questa guida ho scelto di utilizzare un software gratuito chiamato EAC, Exact Audio Copy, disponibile a questo indirizzo disponibile per il mondo Windows. E’ un programma davvero potente con moltissime possibilità di personalizzazione, capace di estrarre, convertire, interi cd o parte di essi, per poi rimasterizzarli con una qualità pari a quella originale. Per i nostri scopi analizzerò solo le funzioni principali.
Figura 3. Installazione di EAC
Installiamo il software e scegliamo NO all’utilizzo di un servizio a pagamento non necessario di figura 3, e poi mettiamo il segno di spunta su FLAC alla richiesta della scelta dell’encoder di figura 4.
Figura 4. FLAC è la scelta proposta per l’archiviazione
Inseriamo un cd audio nel nostro lettore e il programma effettuerà una serie di test in modo autonomo per determinare quali parametri impostare per ottenere la migliore qualità possibile. Per questo motivo viene proposto anche di configurare AccurateRip, un metodo per assicurare che la nostra copia sia fedele all’originale, confrontando il risultato con quello di altre persone in tutto il mondo. Non bisogna fare altro che cliccare su “configure” e ci troveremo davanti all’interfaccia di EAC mentre premendo su “cuetools” il programma si preoccuperà di cercare in internet i titoli dei brani e la copertina al posto nostro.
Figura 5. Qualità/ricerca titoli/scelta copertina
Un clic sul tasto “estrazione audio compresso” e inizierà il processo di estrazione. Nel caso in cui presenti dei graffi, vedremo la velocità di estrazione ridursi automaticamente e i led della voce “correzione d’errore” accendersi. In caso di traccia audio irrecuperabile il programma ci avviserà dell’impossibilità di estrarre informazioni in modo accurato. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di pulire il nostro dischetto dapprima soffiando via la polvere e poi pulendolo con un panno morbido dal centro verso l’esterno (mai in senso circolare perché si rischierebbe di graffiarlo ulteriormente).
Figura 6. Estrazione delle tracce audio in formato flac
Procediamo ed estraiamo tutti i cd della nostra libreria per conservarli in un hard disk esterno oggi acquistabile con poca spesa, oppure direttamente in un NAS o ancora trasferirli in una SD card da ascoltare in auto, o sul cellulare sempre con la qualità di un cd audio.
Da film in DVD ad archivio digitale con Handbrake
E’ il momento dei film in DVD. Scarichiamo il programma handbrake a questo indirizzo. E’ in inglese ma non temete, le operazioni sono davvero semplici. Inseriamo un DVD e clicchiamo sull’icona in basso a sinistra con la forma di un DVD.
Figura 7. Handbrake può funzionare con file singoli/multipli o drive DVD
Ci ritroveremo in una schermata dove è sufficiente scegliere l’impostazione HQ576p25 surround dal menu a destra. E’ possibile scegliere lo stesso profilo con il prefisso fast invece che HQ per velocizzare il processo riducendo però la qualità. Nelle schermate audio e subtitles è possibile scegliere le tracce audio che vogliamo includere o escludere così come i sottotitoli. Scegliamo ad esempio le tracce in italiano preferendo quelle in DTS (se presenti) per una maggiore qualità audio oppure AC3 per garantire una compatibilità con i televisori più datati. Nella schermata dei sottotitoli possiamo sceglierli tutti premendo il tasto “add all remaining tracks” come evidenziato in figura 8. Teniamo presente che ogni traccia audio aggiunta aumenterà le dimensioni finali del file risultante, mentre lo spazio per i sottotitoli è quasi ininfluente.
Figura 8. Scelta delle tracce audio e dei sottotitoli
Clicchiamo su start encode per iniziare il processo di conversione che durerà sicuramente molto di più della semplice estrazione dei cd audio. Il tempo necessario al termine dell’operazione dipenderà principalmente dalla potenza di calcolo del nostro computer, sebbene handbrake utilizzerà in automatico sia il processore che la scheda grafica in nostro possesso per velocizzare la codifica.
Figura 9. Il processo di codifica impiega al massimo tutte le risorse hardware
Potrebbe capitare che, aprendo il nostro dvd, handbrake ci avvisi che non sia una sorgente valida.
Figura 10. Il dvd è protetto
Per ovviare a questo inconveniente, è sufficiente copiare nella cartella di installazione del programma il file libdvdcss-2.dll, facilmente rintracciabile in rete, che consente di superare le protezioni anticopia, tenendo sempre presente che si sta effettuando l’archiviazione di un dvd originale, acquistato regolarmente, per fini esclusivamente di copia di backup personali e che le copie digitali ottenute non siano cedute a terzi o rivendute, perché solo per questi fini non si infrangono le leggi sul diritto d’autore.
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