Apple Classical, la tanto chiacchierata app di musica classica di Apple, potrebbe essere prossima al debutto e punta a conquistare gli amanti di Mozart e Beethoven
La tanto chiacchierata app di musica classica di Apple potrebbe essere prossima al debutto. Riferimenti ad Apple Classical, che secondo alcuni osservatori potrebbe essere la nuova versione del servizio di streaming Primephonic (che Apple ha acquisito lo scorso anno), sono stati infatti individuati in una versione beta di iOS 15.5, come riportato dai siti specializzati MacRumors e AppleInsider. Ciò suggerisce che un lancio di Apple Classical potrebbe essere imminente.
I riferimenti ad Apple Classical erano stati precedentemente individuati in una versione beta di Android dell’app Apple Music. Il codice sorgente individuato nella nuova beta di iOS 15.5 include un riferimento al comando “Apri in Apple Classical”. Ciò suggerisce che quando un utente seleziona un brano di musica classica in Apple Music, potrà aprirlo nella nuova app di Apple dedicata di musica classica.
Quando nel 2021 Apple ha acquistato il servizio di musica classica Primephonic, aveva in effetti dichiarato che avrebbe lanciato il proprio servizio di streaming di musica classica nel 2022 e che la nuova app avrebbe utilizzato l’interfaccia utente di Primephonic.
Primephonic è sempre stata considerata la più grande piattaforma di streaming specializzata nel mondo di musica classica. Il servizio ha aggiunto lo streaming ad alta risoluzione alla sua offerta nel 2017 e, fino all’acquisizione di Apple, vantava oltre 3,5 milioni di brani classici di 170.000 artisti su quasi 230.000 album e 2400 etichette. Apple si è insomma portata a casa una realtà affermata e importante per rafforzare la sua “componente” servizi sempre più importante a livello di bilanci e introiti.
Non che i numeri della musica classica siano quelli del pop o di altri generi più in voga, ma il fatto che Apple dedichi un’intera app a questo genere musicale la dice lunga sull’attenzione che Cupertino vuole riservare all’ecosistema di Apple Music. Il perché poi di un’app dedicata e non di una più semplice sezione integrata nell’app di Apple Music, si spiega anche con il fatto che Primephonic, a partire dal 2020, ha inserito nella sua applicazione decine di migliaia di booklet in formato PDF di altrettanti album. Una gradita aggiunta che evidentemente avrebbe richiesto troppo lavoro di modifica all’interfaccia utente di Apple Music.
Rimane però da scoprire se Apple Classical richiederà una spesa in più o se sarà invece integrata in Apple Music gratuitamente. Propenderemmo per la prima ipotesi considerando che, escludendo 14 giorni di prova gratuiti, Primephonic offriva fino all’anno scorso un abbonamento Premium a 9,99 euro mensili (o 99,99 euro all’anno) con streaming in MP3 a 320 Kbps e un abbonamento Platinum, che a fronte di 14,99 euro mensili (o 149,99 euro all’anno) offriva, là dove disponibile, uno stream in formato FLAC a 24-bit.
Difficile quindi che Apple, pur avendo acquisito Primephonic con il suo ampio catalogo, lo offrirà gratuitamente agli utenti di Apple Music, anche se per saperlo con certezza non resta che attendere l’ufficialità di Apple Classical.
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