Il Tv box è l’idea giusta per svecchiare il televisore che ancora funziona bene ma è privo di funzioni smart, vediamolo nel dettaglio
Col baricentro dell’intrattenimento domestico che vira sempre più verso lo streaming, quando il televisore ha qualche annetto sulle spalle lo si può collegare a un Tv Box, dispositivo separato tramite connessione HDMI aprendo una porta sull’ampio potenziale offerto da Internet. In tal senso anche un tv che smetterà di ricevere i segnali del digitale terrestre per il passaggio al DVB-T2 nel 2021 continuerebbe a offrire una moltitudine di programmi via rete.
Un tempo molto costosi, l’invasione di produzioni cinesi di cui alcune anche di ottima qualità, ha portato a importanti ribassi di prezzi, per cui i Tv Box oggi si possono acquistare a partire da poche decine di euro, a salire a seconda delle performance.
Il Tv Box funziona con Android e non va confuso coi mini computer dal sistema operativo Windows, che all’occorrenza danno comunque accesso ai più noti portali VOD come Amazon Prime Video e Netflix. Similmente a un piccolo computer anche i Tv Box con Android si misurano attraverso le proprietà hardware, in primis il processore che governa l’intero sistema e che al solito più potente significa rapida interazione quando si naviga così come nell’elaborazione del segnale audio video e l’esecuzione delle varie app.
L’uso non è affatto diverso da un qualsiasi smartphone o tablet, avendo a disposizione le applicazioni che danno accesso alla navigazione in rete, a eventuali altri dispositivi all’interno della propria rete, connessione di unità di memoria esterne per la registrazione/visione dei programmi.
Tra i processori più noti c’è Amlogic e Realtek ma anche AMD, più nota in ambito computer. Di pari passo la RAM che contiene il codice necessario al funzionamento del sistema, in genere già occupata per uno o due Gigabyte, lasciando dai 6 Gigabyte in su per archiviare e installare nuovi programmi e app. Se lo spazio non fosse mai abbastanza c’è pur sempre l’opzione di espansione tramite scheda esterna di memoria, anche qui maggiori i Gigabyte liberi e più elevato il costo.
Attenzione al telecomando, che diventa l’unico elemento per interagire col Tv Box, senza il quale può diventare impossibile persino l’accensione. Rispetto alla connettività, oltre a quella fisica con cavo di rete c’è il Wi-Fi, meglio se bi-banda 2,4 e 5 GHz, così come il Bluetooth per collegare per esempio una periferica esterna come una tastiera con mouspad integrato, fondamentale se si naviga spesso in rete.
Quanto ai terminali dovrebbero essere almeno HDMI 2.0 e il Tv Box offrire la gestione di segnali video fino a 4K / 60 Hz, meglio se disponibile una seconda HDMI out per il transito del segnale audio al vecchio sintoampli. E ancora uscita audio digitale ottico e/o coassiale, qualche dispositivo offre ancora l’uscita video composito così come l’audio stereo analogico sempre su RCA.
Soprattutto affidandosi a brand asiatici sconosciuti acquistati online è improbabile possa esserci una seria assistenza tecnica post-vendita, ma quel che è peggio è il rischio di scoprire anche dopo pochi anni che non sono più disponibili aggiornamenti, con obsolescenza programmata che presto o tardi forza il ricambio generazionale per restare al passo coi tempi tecnici. Link Amazon per Tv Box Zidoo Z10 da 299 euro, Tv Box Tanix Deluxe Edition da 46 euro.
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