Rhino High Fidelity continua la sua meritoria opera di ristampe e rimasterizzazioni di classici rock (e non solo) proponendo quattro album degli anni’70 su Blu-ray in formato quadrifonico e in alta risoluzione
Rhino High Fidelity continua la sua meritoria opera di ristampe e rimasterizzazioni di classici rock (e non solo) del passato con quattro nuove uscite quadrifoniche. Dopo il successo di The Doobie Brothers: Quadio (2020) e Chicago Quadio (2016), l’etichetta americana ha infatti pubblicato una serie di album importanti degli anni ’70 che anche all’epoca erano usciti in formato quadrifonico.
Si tratta di Billion Dollar Babies di Alice Cooper, Paranoid dei Black Sabbath, Nightmares… and Other Tales from the Vinyl Jungle della J. Geils Band e di Red Octopus dei Jefferson Starship, album non disponibili in questo particolare formato da quasi 50 anni che per l’occasione sono stati rimasterizzati partendo dai mix Quad analogici originali a quattro canali da mezzo pollice con una risoluzione di 24-bit/192 kHz.
“Considerando che i master originali sono rimasti in un caveau per 50 anni, i nastri erano in condizioni incontaminate e non avevano bisogno di particolari modifiche o correzioni. Il suono è fresco, ricco e potente come il giorno in cui sono stati creati. E, ovviamente, c’è anche la versione stereo 24-bit/192 kHz ricavata dal master a due tracce” ha precisato Steve Woolard, Director of A&R per la serie Quadio di Rhino High Fidelity.
Questi quattro nuovi titoli sono disponibili da alcuni giorni esclusivamente su Rhino.com in formato Blu-ray a 24,98 dollari ciascuno (circa 23 euro), mentre il bundle con tutti e quattro gli album costa 79,98 dollari (circa 73 euro). Purtroppo sul sito di Rhino non risultano più disponibili né il cofanetto Quadio dei Doobie Brothers contenente gli album Toulouse Street, The Captain & Me, What Were Once Vices Are Now Habits e Stampede, né quello dei Chicago con 9 Blu-ray, che tra l’altro su eBay ha raggiunto cifre pazzesche (si arriva anche a 800 dollari).
La quadrifonia è una tecnica di riproduzione sonora che si basa sulla distribuzione del suono in quattro canali separati. Questi canali sono generalmente denominati fronte sinistro, fronte destro, retro sinistro e retro destro. A differenza della stereofonia tradizionale, che utilizza solo due canali (sinistro e destro), la quadrifonia aggiunge quindi due canali posteriori per creare un effetto di immersione sonora più ampio.
La quadrifonia è stata sviluppata negli anni ’70 come un tentativo di migliorare l’esperienza di ascolto, consentendo al suono di circondare l’ascoltatore da tutte le direzioni anziché solo da sinistra e da destra. Era considerata una forma primordiale di audio surround e per questo, oltre che nelle case di appassionati di alta fedeltà, è stata spesso utilizzata anche in ambito cinematografico prima dell’avvento (una decina di anni dopo) del Dolby Surround.
Tuttavia, nonostante i suoi vantaggi potenziali, la quadrifonia ha avuto un successo limitato e non si è diffusa in modo ampio come la stereofonia. Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui l’elevato costo dell’attrezzatura necessaria per goderne (rispetto a un setup stereo ci volevano infatti due diffusori e un amplificatore stereo in più) e la necessità di ricorrere a supporti appositi come i CD-4 (o Quadradisc), QS e SQ su vinile e il Quad-8 su nastro.
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