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Alexa in ascolto anche quando il microfono è spento?

Alexa, Amazon Echo, rischio sicurezza e capacità di riuscire comunque ad ascoltare le conversazioni private…anche a microfono spento

In seguito alla pubblicazione dell’articolo Alexa e la privacy – Tra ingegneria inversa e dubbi sulla sicurezza ci è stato fatto notare che un sistema come l’Amazon Echo, praticamente in tutte le sue versioni, potrebbe ancora ascoltare (tutto) anche a microfono è spento.

Prima però ricordiamo a tutti i possessori di un Amazon Echo che è sempre possibile bloccare l’ascolto (da parte di dipendenti Amazon) delle comunicazioni con Alexa. Anche perché a metà 2019 la stessa azienda aveva dichiarato che conservava qualsiasi vocale dei clienti fino a quando questi ultimi non decidevano diversamente. Allo stesso modo l’azienda ha aggiunto una nuova rinuncia alle impostazioni sulla privacy, evitando di rivedere manualmente le registrazioni vocali di Alexa.

Alexa

Come detto in precedenza entrano in gioco le cosiddette “skill”, che consentono l’esecuzione di uno o più comandi in cascata in ambito domotico: da frasi riprodotte dall’assistente vocale all’interazione con terminali installati in casa.


Si tratta di linee di comando interpretabili dal sistema Echo, dove la maggior parte delle skill non sono prodotte dalla casa madre ma da sviluppatori di terze parti: benché ciascuna sia “targata” con riferimento del creatore potrebbero esserci problemi di protezione. Conseguenza più o meno diretta potrebbe essere quella di operazioni di phishing per recuperare dati sensibili a partire dalle password. Oltre alle impostazioni software è pur sempre possibile intervenire in casa disabilitando i microfoni e interrompere la cosiddetta funzione di “ascolto ambientale”.

Alexa
Interno Amazon Echo Dot

Come ribadito in passato per avere maggiore sicurezza occorre interagire tramite l’app Alexa: da “Impostazioni” si seleziona “Privacy Alexa” e poi “Gestisci i tuoi dati relativi ad Alexa”. In quella pagina si può impostare “Abilita l’eliminazione vocale” così che con un comando vocale si possa eliminare il pregresso; peraltro è sempre possibile decidere per quanto tempo salvare le registrazioni. Nella medesima pagina è presente “Eliminazione una tantum di tutta la cronologia”, l’altra opzione è “Aiuta a migliorare Alexa”, sull’uso delle registrazioni vocali. Quest’ultima disattivandola viene impedito l’apprendimento tramite registrazioni provenienti da qualsiasi apparato intelligente e quindi più nessuna analisi (ufficialmente volta al miglioramento dell’assistente vocale stesso). In fondo basta un po’ di buon senso per evitare di lasciare dati sensibili all’interno dei propri dispositivi di comunicazione, computer o mobile senza vivere con l’apprensione che qualcuno possa entrarne in possesso.

In aggiunta al nostro approfondimento un lettore ci ha fatto notare che “…tutti dovrebbero ricordare che se è vero che un altoparlante e’ un trasduttore di segnale da elettrico a pressione d’aria, è anche vero il contrario. Se io parlo davanti ad un altoparlante questo genera un segnale elettrico corrispondente alle mie parole. Quindi non solo il sistema Alexa può sempre ascoltare, come fa normalmente il mio microfono, ma può tranquillamente ascoltare i miei discorsi tramite il suo altoparlante. Questo fatto non preoccupa nessuno?”.

La risposta sincera è: non il sottoscritto. Perché non ci troviamo in un Paese a regime dittatoriale (in certi luoghi del pianeta tali apparati nemmeno sarebbero permessi o addirittura inutili perché assente l’accesso al Web), o in condizioni da Guerra Fredda in cui preoccuparsi al punto da immaginare che qualcuno potrebbe trovare il modo di entrare nella sfera del nostro privato. Se è vero che se parlo davanti a un altoparlante genero un segnale elettrico occorre poi che tale informazione venga acquisita da parte del fantomatico spione, già precedentemente capace di aver installato fraudolentemente apposite skill (ammesso queste siano sufficienti) per ricevere un’intellegibile traslazione di quel segnale elettrico in parole.

Ringrazio il lettore per la fantasia ma francamente questo è argomento da spie, lasciamo tali preoccupazioni a chi ha realmente qualcosa da nascondere, come per esempio gli attivisti politici in nazioni dove è bene ricordare che “Anche i muri hanno orecchie”, giusto per usare uno slogan da Seconda Guerra Mondiale. La lista in tal senso non è corta: oltre ai politici ci sono funzionari che lavorano in molteplici dipartimenti del Governo, direttori di banca o capitani d’azienda solo per citarne alcuni. Chissà se loro sarebbero preoccupati di fronte a tali ipotesi. Volendo volare con ulteriore fantasia allora non si potrebbe essere tranquilli nemmeno scollegando l’Echo dalla presa di corrente.

Qualcuno potrebbe averlo fisicamente sabotato installando al suo interno una batteria che lo fa tornare operativo nel momento in cui si genera un segnale audio nell’area utile di ascolto (batteria che peraltro potrebbe ricaricarsi sfruttando le medesime vibrazioni dell’altoparlante). Forse in un romanzo di John le Carré.

Personalmente il mio Echo lo scollego dalla presa di corrente quando so che non lo userò per diversi giorni, semplicemente perché non desidero consumi anche un’infinitesimale percentuale di energia, di certo non perché temo che Il Grande Fratello di orwelliana memoria ascolti i miei segreti. Che poi quali segreti? Nemmeno si passeggiasse su e giù per la camera da letto ripetendo come un mantra il numero del conto in banca o il pin del Bancomat…

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