Tra storia, dramma epico e propaganda anti-nazista, una delle pellicole tecnicamente più emblematiche del maestro del cinema russo Sergej M. Ėjzenštejn. Blu-ray dal video sorprendente
In Aleksandr Nevskij il racconto è ambientato verso metà 1200, la Russia divisa internamente, facile preda dei mongoli, minacciata a occidente dall’invasione dell’esercito teutonico che non perde occasione per mettere a ferro e fuoco paesi e città, soggiogando chiunque in nome della religione. A condurre la lotta al paganesimo fieri cavalieri, cattolici, nobili un tempo crociati che compiono barbarie di ogni genere sotto l’egida papale. Ben presto l’esercito germanico ingrossa ulteriormente le proprie file diventando lo schieramento bellico più imponente su territorio europeo, convinto di poter sbaragliare il nemico più agguerrito.
Temendo che l’orizzonte degli eventi muti in misura ancor più irreversibile alcuni nobili russi, seppellendo antichi dissapori, corrono a implorare l’aiuto del principe Aleksandr (Nikolay Cherkasov), osteggiato ma al tempo stesso considerato tra i più validi condottieri. Il leader carismatico e fine stratega chiama a raccolta uomini in armi ma anche e soprattutto contadini e con un esercito male armato e numericamente inferiore si prepara ad affrontare il nemico presso il lago ghiacciato dei Ciudi.
A dirigere la storica pellicola di fine anni ’30 assieme a Dmitriy Vasilev uno dei massimi maestri del cinema: Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, noto ai più per il celeberrimo La corazzata Potëmkin, con rimarchevoli lavori tra arte e sperimentazione tra cui Lampi sul Messico del ’33, Ottobre del ’28 e il più recente Ivan il terribile del ’44.
Alla ricerca di stimoli capaci di mantenere elevata l’attenzione dello spettatore il regista svolse numerosi studi legati al montaggio e alla composizione visiva dell’immagine, contribuendo a dimostrare la potenza comunicativa della settima arte. D’effetto quanto significativo l’istante in cui i contadini si uniscono ai soldati nel corso del capitolo 6, fuoriuscendo dal sottosuolo come se la stessa terra russa si levasse a combattere. Nello specifico Aleksandr Nevskij fu uno dei tanti lavori finanziati dal governo sovietico, epica opera di propaganda commissionata in risposta alle mire espansionistiche della Germania nazista.
Il film ha una seconda parte memorabile nello scontro tra i due schieramenti presso il lago ghiacciato dei Ciudi, scene di massa e battaglia entrate negli annali della storia del cinema. In linea con l’ideologia stalinista dell’epoca, narrando brutali malefatte della Chiesa cattolica, l’opera vanta una virtuosa colonna sonora composta per l’occasione dal maestro Sergej Prokof’ev e un altrettanto memorabile epilogo col discorso dello stesso Aleksandr, ancora così incredibilmente contemporaneo, di apertura verso altri popoli e altre genti, da accogliere a braccia aperte ma solo verso chi è conscio di giungere pacificamente in terra straniera.
Rimarchevole cast e interpretazioni tra cui spicca quella di Nikolay Cherkasov, volto riconoscibile in numerose pellicole dell’epoca e ruoli principali tra cui quello in “Ivan il terribile” del ’44 e “La congiura dei Boiardi” del ’58, diretti dallo stesso Ėjzenštejn.
Alquanto interessante il visto censorio retrocopertina del Blu-ray che riporta la data 26 luglio 1960.
VIDEO
Nonostante i quasi ottanta anni che gravano sulle spalle della pellicola di Aleksandr Nevskij, la visione riserva non poche sorprese sotto il profilo dell’immagine. Formato originale 1.33:1, codifica video AVC/MPEG-4 (1920 x 1080/24p).
Questa pietra miliare della cinematografia sovietica ha recentemente beneficiato di ampio restauro da parte di Mosfil’m Cinema Company, proiettata nel 2015 alla Mostra del Cinema di Venezia. Considerando l‘elevato livello qualitativo è pertanto facilmente immaginabile che il master impiegato per questo Blu-ray sia il medesimo, peraltro della stessa durata: 108 min. In seguito a falliti tentativi di ripristino dei fotogrammi consunti dal tempo venne deciso di intervenire su ciascuno al fine di eliminare i tanti danni fisici che inizialmente si temeva impossibili da eliminare. Un lavoro certosino che ha ridato lustro al film, come confermato dallo stesso direttore generale di Mosfil’m, Igor Bagdasarov.
Ampiezza nella scala dei grigi, nonostante l’impossibilità nell’ottenere maggiore profondità dei neri il risultato è notevole con elevato contrasto e luminosità. In presenza di schermi di grandi dimensioni affiora inevitabilmente grana di fondo, legata alla pellicola stessa e su cui (fortunatamente) non si è intervenuti con filtri di riduzione digitale, alcuni passaggi palesano ancora minime trame fisiche di relativa importanza. Per una produzione classe 1938 la visione di Aleksandr Nevskij resta superiore alle aspettative rendendo onore al lavoro dei due registi. Assenza di aliasing, Blu-ray singolo strato.
AUDIO
L’offerta per l’italiano è decisamente esasperata rispetto all’età della pellicola con due tracce Dolby Digital e DTS-HD Master Audio remixate a 5.1 canali. Totalmente inutile la distribuzione a canali discreti di un’opera nativa monofonica, l’ascolto dovrebbe essere ricondotto attraverso i due soli diffusori anteriori destro e sinistro (sarebbe bastato un PCM mono). L’italiano a tratti palesa lievi difetti di fuori sync con minimo anticipo del parlato rispetto al labiale, come al capitolo 2. Più coerenti le due tracce originali in russo, sempre Dolby Digital e DTS-HD Master Audio ma 2.0 canali, in questo caso non si rilevano difetti di sorta.
EXTRA
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