Il 2011 fu “L’alba del pianeta delle scimmie” col reboot dell’amata saga fantascientifica ispirata al romanzo di Pierre Boulle del 1963
Ne L’alba del pianeta delle scimmie Will Rodman (James Franco) è uno scienziato che presso la compagnia farmaceutica americana Gen-Sys da tempo persegue lo sviluppo di un farmaco capace di ripristinare e migliorare il recupero cognitivo ma soprattutto in grado di debellare per sempre il morbo dell’alzheimer, aiutando così anche il padre malato.
Proprio quando i risultati lasciano ben sperare si scatena la tragedia: nel corso della presentazione scientifica al consiglio direttivo la scimpanzé che aveva palesato il potenziamento intellettivo diventa pericolosamente violenta e abbattuta. Il progetto viene repentinamente dichiarato fallito, ordinata l’eliminazione di tutte le scimmie mentre Rodman scopre che nella cella dove era alloggiata la cavia uccisa c’è un cucciolo della sua specie, motivo scatenante di tanta aggressività.
Allevandolo di nascosto in casa, Rodman prosegue in proprio la sperimentazione nel tentativo di aiutare Charles (John Litgow), il genitore. Cesare (Andy Serkis) cresce nell’ambiente familiare sentendosi sempre più parte di esso arrivando a intervenire violentemente in difesa di Charles quando il sistema immunitario di quest’ultimo inizia a respingere la cura e la malattia a prendere drammaticamente il sopravvento. Rinchiuso in un centro per il controllo primati in attesa del suo destino, Cesare si rende conto della brutalità dell’uomo e decide di insorgere organizzando una fuga in massa verso i boschi. Il nuovo composto studiato da Rodman si dimostrerà ancor più potente e stabile del precedente, ignaro di quanto sia mortale per l’uomo e l’imminente pandemia che decimerà il genere umano lasciando spazio ai primati.
A oggi i film ispirati al romanzo SF di Pierre Boulle del 1963 sono 9, a partire dal capostipite Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Schaffner prodotto da 20th Century Fox nel 1968, che vedeva protagonista Charlton Heston, Roddy McDowall nel ruolo della scimmia Cesare e la collaborazione alla sceneggiatura niente meno che del padre della serie TV Twilight Zone – Ai confini della realtà, Rod Serling. Il successo all’epoca fu clamoroso, dando la stura a ulteriori 4 film non tutti artisticamente di livello, saga che si concluse nel 1973 col mediocre Anno 2670 – Ultimo atto e il confronto armato finale tra l’uomo e gli intelligenti primati.
Già negli anni ’80 si tentò di rimettere mano alla saga e numerosi furono i registi interessati tra cui Peter Jackson, James Cameron, Sam Raimi e Oliver Stone ma a spuntarla fu Tim Burton, che nel 2001 diresse il remake del primo film Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie con Mark Wahlberg interprete principale, forte negli effetti speciali ma altrettanto debole a causa di una sceneggiatura e un’avventura facilmente dimenticabili.
Nel 2011 la Fox produsse il reboot l’alba del pianeta delle scimmie, basato su un nuovo racconto liberamente ispirato alla storia originale, con l’idea di produrne dei sequel in caso di successo, come poi è accaduto. A fronte di un investimento di circa 90 milioni di dollari il film ne raccolse worldwide poco meno di 500 milioni, una storia ben strutturata e con notevole capacità di delineare la psicologia dei personaggi, in particolare dello scimpanzé Cesare, mirabilmente interpretato dal britannico Andy Serkis, veterano del motion capture e anima dell’iconico Gollum/Sméagol nella saga de “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson. Nel cast attori di spessore tra cui ricordiamo Brian Cox (“La 25ma ora”, “The Bourne Supremacy”, “Manhunter”), John Litgow (“Blow Out”, “Doppia personalità”) e la modella indiana Freida Pinto (“The Millionaire”).
VIDEO
Nel corso della proiezione in sala de L’alba del pianeta delle scimmie rimasi colpito dalla capacità di rendere così verosimili e reali le movenze delle scimmie elaborate in computer grafica ma la successiva visione su Blu-ray Full HD mi lasciò meno entusiasta e la nuova in UHD ancora meno. Rispetto alla produzione di ‘soli’ 6 anni or sono lo spettacolo davanti al Sony KD-55XE9305 edge LED ha ulteriormente palesato i limiti del CGI, che nel complesso ho trovato meno credibile, inficiando il coinvolgimento emotivo.
Il fatto è che l’alba del pianeta delle scimmie è stato girato interamente in pellicola, con emulsioni molto reattive alla luce a 250 e 500 ASA innescando grana. Che si tratti o meno di scelte stilistiche ciò non mi ha dato fastidio, al contrario del pensiero di quello che effettivamente stavo osservando in termini di risoluzione e resa delle immagini: riprese analogiche 35mm 250/500 ASA, Digital Intermediate 2K per l’elaborazione degli effetti speciali al computer con aggiunta di ulteriore grana per uniformare il contesto e master definitivo sempre 2K poi riscalato a risoluzione 3840 x 2160.
Da questo deriva un impatto visivo UHD che purtroppo non è dei migliori, la grana in alcune situazioni si fa davvero pesante influenzando il senso di tridimensionalità. Un esempio su tutti potrebbe essere al cap. 14, da min. 52:37, con l’inquadratura in cui Cesare, in primissimo piano, osserva le altre scimmie in gabbia dall’alto della cupola, una infelice messa a fuoco che rimane a metà strada e con una grana davvero evidente.
Durante la visione la memoria è tornata indietro a quanto realizzò Tim Burton nel 2001, con primati affatto posticci e digitali grazie all’immenso lavoro del maestro di make-up Rick Baker, a oggi 7 premi Oscar tra cui “Un lupo mannaro americano a Londra” e “Greystoke – La leggenda di Tarzan il signore delle scimmie”, giusto per rimanere in tema. Il lavoro della neozelandese Weta Digital per l’alba del pianeta delle scimmie fu di prim’ordine, ma di fronte alle immagini quasi 4K ho percepito un ridimensionato entusiasmo.
Formato immagine originale 2.40:1, codifica video HEVC (3840 x 2160/23.97p). Nel corso del film sono presenti numerose scene in cui la grana si fa parecchio sentire, passaggi meno contrastati e generale sensazione di non avere di fronte un netto salto di qualità video rispetto alla controparte Full HD, comunque inclusa e identica al passato. Neri molto buoni ma nulla di eclatante, ulteriore rifinitura quanto meno sui particolari in primo piano e wide color gamut che grazie all’HDR-10 rende lo spettacolo maggiormente gradevole.
AUDIO
Ritroviamo la stessa traccia DTS lossy 5.1 canali per l’italiano (754 kbps), di buona resa, in grado di offrire anche passaggi carichi di enfasi, dinamica e dignitosa presenza per i due canali posteriori e il subwoofer. Superiore ma non a livelli reference l’originale inglese DTS-HD Master Audio 5.1 canali, la stessa della versione Blu-ray con ulteriore sonicità e pressione sonora sentendo a tratti la mancanza di maggiore profondità per il subwoofer, in particolare nella seconda parte del racconto.
EXTRA
Gli stessi dell’edizione FHD, all’interno del disco UHD gli unici presenti sono due tracce audio: primo commento da parte degli sceneggiatori Rick Jaffa e Amanda Silver, secondo commento del regista Rupert Wyatt. Sul disco FHD troviamo 12 minuti di scene tagliate, “Mitologia delle scimmie” (7″), “Il genio di Andy Serkis” (8″), “Una nuova generazione di scimmie” (10″), “Decostruzione di una scena” (2″), “Arte concettuale: galleria fotografica dei personaggi”, “Oltre i limiti del motion capture” (9″), “Comporre la colonna sonora” (8″), “Le grandi scimmie” (23″), 3 trailer cinema. Ovunque sottotitoli in italiano eccetto i trailer.
TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500, UHD player Oppo UPD-203
Ultra HD Blu-ray disponibile su dvd-store.it
DTS lossless inglese su entrambi i dischi
Immagini con grana a tratti vistosa
DTS lossy italiano su entrambi i dischi
Distribuito da: Warner Home Video
Durata: 105'
Anno di produzione: 2011
Genere: Fantascienza
Regia: Rupert Wyatt
Interpreti: Andy Serkis, James Franco, Freida Pinto, John Lithgow, Brian Cox, Tom Felton, David Oyelowo
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: DTS-HD Master Audio 5.1: inglese, DTS 5.1: italiano, russo (754 kbps)
Dolby Digital 5.1 ceco, ungherese, ucraino (448 kbps)
Sottotitoli: Inglese, italiano, danese, finlandese, norvegese, russo, svedese, bulgaro, croato, ceco, estone, ungherese, islandese, lettone, lituano, portoghese, serbo, sloveno, ucraino
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