Abbiamo realizzato un setup compatto, potente e minimalista, in grado di offrire prestazioni di livello con un budget di circa 3.500 Euro. Questo il risultato.
Con l’RME ADI2 FS e i finali Rouge Audio Alauda MB-5 abbiamo composto un setup minimalista di tipo moderno rivolto a chi fa delle sorgenti digitali il focus del proprio impianto. Useremo l’RME ADI2 Fs non solo come convertitore D/A ma anche come preamplificatore che va, in bilanciato, direttamente ai due finali monofonici Alauda MB-5. Se siete scettici sul fatto di non avere un preamplificatore vero e proprio a monte della catena , possiamo dirvi che lo eravamo anche noi e che ci siamo dovuti ricredere.
L’ RME ADI2 FS
L’ RME ADI2 FS deriva direttamente dal fratello utilizzato in ambito professionale. In questa versione si è strizzato un occhio agli appassionati dell’alta fedeltà rendendolo più user friendly per chi nella vita non fa il tecnico del suono. A tal proposito iniziamo col dirvi che l’ADI2 non è un apparecchio difficile da utilizzare anzi, ne abbiamo visti alcuni molto più complicati. L’interfaccia utente ed il comodo display fanno si che si abbia tutto sotto controllo e i meno esperti possono convivere felici con le impostazioni di base, i più smanettoni potranno divertirsi con le tantissime funzioni a disposizione.
In dotazione avrete un telecomando personalizzabile ma non avrete ingressi analogici. Il chip utilizzato per la conversione è un AKM AK4493 ed è in grado di leggere file PCM da 44.1 a 768 Khz, DSD e Direct DSD. Sfrutta la tecnologia Steady Clock FS che minimizzerà ulteriormente il problema del Jitter. Per quanto riguarda le connessioni, sul pannello posteriore troviamo:
- uscite analogiche sbilanciate e bilanciate
- ingresso ottico
- ingresso coassiale
- usb 2.0
Sul pannello frontale troviamo l’ottimo display a colori una manopola per il controllo del volume, una connessione cuffie tradizionale (6,3mm), un ingresso IEM e udite udite due controlli per regolare (non sono quelli) i toni alti e bassi, manca la connessione XLR frontale per le cuffie. Utilizzando le impostazioni di base sarà sufficiente connettere il piccolo alimentatore switching che farà storcere il naso a qualche audiofilo incallito ed in un batter d’occhio potrete fruire della vostra musica preferita.
Per chi invece volesse smanettare non c’è che l’imbarazzo della scelta. Equalizzatore parametrico, loudness, filtri d/a, tasto per la polarità, regolazione dei guadagni e tanto altro. Noi ci abbiamo giocato e devo dire che l’utilizzo è veramente semplice ed i tutorial del canale youtube RME danno una grande mano. Definire l’RME ADI2 esclusivamente un dac sarebbe riduttivo: è un vero e proprio centro di comando per il vostro setup digitale. Abbiamo fatto una prova al volo della sezione cuffie e riteniamo che vada bene con cuffie ad alta impedenza come ad esempio le Sennheiser HD-600 non lo abbineremmo a cuffie difficili come delle Stax. L’attacco IEM a detta di RME garantisce una silenziosità da primato ma non abbiamo avuto modo di provarlo. Per chi volesse c’è la funzione autodark che spegne il display dopo qualche secondo di inattività. Concludiamo ricordandovi le dimensioni: 215 x 52 x 150 mm ed il peso di 1 Kg!
Specifiche tecniche:
DIGITAL INPUTS
General
- Lock Range: 28 kHz – 200 kHz
- Jitter suppression: > 50 dB (2.4 kHz)
- Jitter when synced to input signal: < 1 ns
- Accepts Consumer and Professional format
SPDIF coaxial
- 1 x RCA, according to IEC 60958
- High-sensitivity input stage (< 0.3 Vpp)
- AES/EBU compatible (AES3-1992)
SPDIF optical
- 1 x optical, according to IEC 60958
- ADAT compatible
ANALOG OUTPUTS
XLR
- Output level switchable +19 dBu, +13 dBu, +7 dBu, +1 dBu @ 0 dBFS
- Signal-to-noise ratio (SNR) @ +7/+13/+19 dBu: 120 dB RMS unweighted, 123 dBA
- Signal-to-noise ratio (SNR) @ +1 dBu: 117 dB RMS unweighted, 120 dBA
- Frequency response @ 44.1 kHz, -0.1 dB: 0 Hz – 20.2 kHz
- Frequency response @ 96 kHz, -0.5 dB: 0 Hz – 44.9 kHz
- Frequency response @ 192 kHz, -1 dB: 0 Hz – 88 kHz
- Frequency response @ 384 kHz, -1 dB: 0 Hz – 115 kHz
- Frequency response @ 768 kHz, -3 dB: 0 Hz – 109 kHz
- THD @ 0 dBFS: < -120 dB, 0.0001 %
- THD+N @ 0 dBFS: -116 dB, 0.00016 %
- Channel separation: > 120 dB
- Output impedance: 200 Ohm
RCA
As output XLR, but:
- Output: 6.3 mm TS jack, unbalanced
- Output level 6 dB lower than XLR (-5 dBu to +13 dBu @ 0 dBFS)
- Signal-to-noise ratio (SNR) @ +13 dBu: 120 dB RMS unweighted, 123 dBA
- Output impedance: 100 Ohm
Phones
As RCA, but:
- Output: 6.3 mm TRS jack, unbalanced, stereo
- Output impedance: 0.1 Ohm
- Signal-to-noise ratio (SNR) @ +22 dBu: 120 dB RMS unweighted, 123 dBA
- Signal-to-noise ratio (SNR) @ +7 dBu: 118 dB RMS unweighted, 121 dBA
- Output level at 0 dBFS, High Power, load 100 Ohm or up: +22 dBu (10 V)
- Output level at 0 dBFS, Low Power, load 8 Ohm or up: +7 dBu (1.73 V)
- THD @ +18 dBu, 32 ohm load, 1.2 watts: -120 dB, 0.0001 %
- THD+N @ + 18 dBu, 32 Ohm Load: -114 dB, 0.0002 %
- THD @ +14 dBu, 16 Ohm load, 0.94 Watt: -110 dB, 0.0003 %
- Max power @ 0.001% THD: 1.5 W per channel
IEM
As Phones, but:
- Output level at 0 dBFS: -3 dBu, 0.55 V
- Signal-to-noise ratio (SNR) @ -3 dBu: 118 dB RMS unweighted, 121 dBA
- Max power, 8 Ohm, 0.001% THD: 40 mW per channel
DIGITAL
- Clocks: Internal, SPDIF In
- Jitter suppression of external clocks: > 50 dB (2.4 kHz)
- Effective clock jitter influence on DA conversion: near zero
- PLL ensures zero dropout, even at more than 100 ns jitter
- Additional Digital Bitclock PLL for trouble-free varispeed ADAT operation
- Supported sample rates for external clocks: 28 kHz up to 200 kHz
- Internally supported sample rates: 44.1 kHz up to 768 kHz
GENERAL
- Included power supply: external switching PSU, 100 – 240 V AC, 2 A, 24 Watts
- Standby power consumption: 120 mW (10 mA)
- Idle power consumption: 7 Watts, Max. power consumption: 18 Watts
- Idle current at 12 V: 570 mA (6.8 Watts)
- Dimensions (WxHxD): 215 x 52 x 150 mm (8.5″ x 2.05″ x 5.9″)
- Weight: 1.0 kg ( 2.2 lbs)
Rouge Audio Design Alauda MB-5
Gli Alauda MB-5 sono due finali monofonici dell’italiana Rouge Audio Design equipaggiati con i moduli di amplificazione in classe D PURIFI 1ET400A alimentati dal modulo switching Hypex SMPS1200A400. Una menzione particolare va fatta alla board ROUGE NCX2 che consente la scelta tra operazionale IC (OPA1612) o a componenti discreti ed il montaggio di regolatori di tensione HxR. In default, la NCX2 utilizza sempre nello stadio di buffer gli OPA1612, la cui alimentazione è affidata ai regolatori di tensione TI TPS7 (LDO). Questa board è predisposta per aggiungere un operazionale a componenti discreti spostando gli jumpers su DIP ( vedete le foto)ed i regolatori di tensione Hypex HxR spostando gli jumpers JP3 e JP4 (vedi foto).
Tranquilli, non è una operazione difficile, ma ricordatevi sempre di farla ad amplificatore spento, magari scollegato, seguendo le istruzioni del costruttore. In sintesi queste le combinazioni possibili:
-
OPA1612 con regolatori di tensione TPS7,
-
OPA1612 con regolatori di tensione HxR,
-
operazionali a componenti discreti ( SIL o Sparkos )con regolatori di tensione TPS7,
-
operazionali a componenti discreti con regolatori di tensione HxR.
Tutto questo per dirvi che gli amplificatori Alauda MB-5 non sono opera di un auto costruttore improvvisato bensì dietro c’è un bel lavoro di ricerca che ci fa capire che non basta collegare due schede tra di loro per far suonare bene un amplificatore in classe D. Di buona fattura i cabinet in alluminio, anonimo il design che meriterebbe forme più personali. Ora viene il bello: con un peso di 5 kg e dimensioni di 230x330x88mm ciascuno, avrete a disposizione due mono da più di 200 watt per canale che consumano pochissimo.
SPECIFICHE TECHNICHE
– Ouput power: 450W(2Ω), 450W(4Ω), 227(8WΩ)
– Distorsion THD + N: <0.00017% (~116dB) @ 100W, 4Ω, 20-20kHz
– Dynamic Range: ~131dB(A)
– Voltage Gain: 26 db
– Input Impedance: 47KΩ
– Idle losses (outpt stage): ~1.7W
– Output noise 11.5μV(A)
– Maximum output current:~25A
– High Line Input Voltage: 190-250Vac
– Low Line Input Voltage: 95-130Vac
Gli Ascolti.
Abbiamo provato l’ADI2 FS e gli Alauda MB-5 per circa un mese in diversi setup e con differenti diffusori . Iniziando dalle Klipsch RF7 MKII, passando per le nostre Stonato e finendo con le Vintage B&W 802 prima serie. Abbiamo giocato con i vari setting sia del dac che dei finali e non possiamo definire un setting migliore dell’altro bensì possiamo dire che difficilmente abbiamo ascoltato qualcosa che non ci è piaciuto. Se ad esempio gli ottimi opa1612 andavano molto bene con le nostre Stonato non erano granché con le B&W 802 o con le Klipsch dove abbiamo ascoltato a lungo con gli opa SIL. La cosa stupefacente di questo setup è la grande versatilità e facilità di fine tuning anche per chi non è un esperto. Per quanto riguarda i regolatori di tensione invece abbiamo preferito praticamente sempre gli HxR. Il consiglio di base è quello di utilizzare gli Alauda MB-5 a ridosso dei diffusori con corti spezzoni per i cavi di potenza e sfruttare cavi di segnale bilanciati. Il suono che ne è uscito fuori è un suono dinamico trasparente, ricco di dettagli che offre una grande separazione dei canali e che fa della neutralità il punto focale. Il controllo della gamma bassa è impressionante per articolazione ed estensione e più si alza il volume e più i finali sembrano a loro agio, per assurdo a volte avremmo voluto addirittura più potenza a disposizione sarà forse per il basso tasso di distorsione ma non ci bastava mai. L’RME ADI2 FS è lì che fa solamente da tramite senza aggiungere o togliere nulla, chi aggiunge qualcosa in positivo sono i finali che aiutano non poco nella ricostruzione scenica punto debole dell’ ADI2. Il suono che ne esce fuori è per assurdo perfetto, tanto perfetto che a volte se vogliamo trovargli un difetto avremmo voluto meno perfezione e più anima.
Con Keith dont’go di Nils Lofgren la chitarra è trasparente, ricca di dettagli e con un’ottima ricostruzione scenica. Tutto è al suo posto, la timbrica è realistica e gli strumenti vengono riprodotti producendo un suono molto vicino alla realtà. Alziamo il volume e senza accorgercene siamo a livelli prossimi all’arresto ma l’assenza di distorsione fa si che il nostro cervello non percepisca fatica di ascolto.
Con Another Brick In The Wall o con il Molly on the Shore del link qui sotto
siamo saltati dalla poltrona per le grandi escursioni dinamiche riprodotte senza incertezze da questo setup. Quando si passa a programmi sonori complessi come una orchestra il nostro trittico riproduce distintamente tutti gli strumenti presenti sul palcoscenico senza fatica alcuna. Soprattutto a basso volume c’è tanto dettaglio che rende l’ascolto piacevole anche durante orari notturni. Dopo varie prove abbiamo settato il Ref Level dell’ RME ADI2 a +1 db con filtro d/a”SD SHARP”, mentre sui finali abbiamo selezionato i regolatori di tensione HxR e gli OPA 1612, questa la configurazione che ci ha convinto maggiormente con Stonato, mentre con le Klipsch abbiamo diminuito il Ref Level a -5db e variato tra OPA SIL e SPARKOS propendendo per i primi. Gli OPA1612 facevano diventare la gamma alta delle Klipsch troppo aggressiva. A proposito, a bassi volumi abbiamo apprezzato tanto anche il loudness e lo diciamo senza vergogna! Se sulla raffinatezza, la ricostruzione scenica, la timbrica e via dicendo si può discutere fino alla fine dei tempi su una cosa non c’è dubbio: questo setup è in grado di pilotare con disinvoltura anche diffusori dai carichi ostici, senza occupare metà del nostro salotto e senza far girare all’impazzata la rotella del contatore.
Il parere di Mauro Cittadini.
Mauro Cittadini è un vecchio “compagno di merende” con cui negli anni ho scritto diversi articoli e condiviso test e prove. Riprendiamo con questo test la nostra collaborazione, un secondo ma solo in ordine cronologico, punto di vista su un trittico impegnativo. Siamo certi apprezzerete.
I giudizi sul digitale e soprattutto su gli amplificatori in classe D, risentono un po’ di quella spocchia da “audiofilo” formatosi negli anni Settanta con sorgenti puramente e celestialmente analogiche e senza una vera esperienza di ascolto “dell’altro”. Prima che si offenda qualcuno sappiate che sto parlando di me stesso, quindi…
Ebbene si, è ora che lo sappiate, i moderni studi di registrazione hanno catene digitali più difficili da spezzare di una fatica del buon Ercole! Anche chi si ostina ai set-up di registrazione analogica difficilmente poi sfugge dalla masterizzazione in digitale. In questi luoghi, votati alla adorazione del sacro bit, ci sono oggetti molto simili a questo DAC RME ADI2. Il DNA si vede da subito: eccezionale flessibilità nella regolazione dei parametri elettrici e delle modalità di funzionamento, nessuna concessione alle vanità tecnico estetiche e suono che da subito appare assolutamente neutro, privo di abbellimenti posticci ed eufonie modaiole.
L’abbinamento in bilanciato con il REF LEVEL dell’RME a +7db e filtro d/a “Sharp” ai due finali Alauda MB-5 della Rouge Audio ha donato un momento di moderna euforia alla mie vecchissime B&W 802 prima serie. Di moduli amplificatori in classe D negli ultimi 10 anni ne ho ascoltati moltissimi, non mi era mai capitato di incrociare con dei Purifi, che mi dicono vengano utilizzati, niente popò di meno che da NAD. Soprattutto con la configurazione comprendente regolatori di tensione HxR e opamp Sparkos hanno fornito una prestazione di gran classe: perfetto controllo in basso, soprattutto nei transienti veloci, medie frequenze tra le migliori ascoltate in classe D ed alte frequenze al loro posto… nessuno piccolo trapano si è avvicinato al mio orecchio. Complessivamente una ottima esperienza, che mi ha regalato qualche ora di buona musica digitale… come si deve!
Conclusioni e considerazioni
Un setup che bada al sodo, che lascia poco spazio ad interpretazioni o caratterizzazioni, non verrete stupiti da effetti speciali ma semplicemente verrete messi davanti a ciò che è stato pensato in fase di registrazione. Chi storce il naso perché vorrebbe mettere un pre o magari aggiungere una valvola cosi tanto per sono prove che abbiamo fatto e alla fine siamo tornati alla configurazione qui proposta. Se cercate praticità, buon rapporto qualità prezzo ed ingombri ridotti provate questo setup composto da ADI2 FS e Alauda MB-5 se non altro le vostre consorti ringrazieranno per i tre oggetti che messi insieme pesano 11 kg e occupano meno spazio di un trasformatore di un Krell KSA-250. I prezzi degli Alauda MB-5 partono da 1.155 Euro+IVA per ciascun finale mentre il prezzo dell’ADI2 FS RME su Amazon è di circa 1.199 Euro in alternativa potete acquistarlo direttamente da Rouge Audio. Speriamo anche di provare qualcosa della concorrenza come ad esempio Apollon o Nordacoustics . Mentre scriviamo queste ultime righe intanto, stiamo già pensando ad una comparativa tra Ice Power e Hypex magari 1200AS2 vs NC1200 che cosa ne dite?
Abbiamo deciso di dare un giudzio complessivo degli apparecchi perché di prova complessiva si è trattata.
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