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Addio iPod: dopo 21 anni Apple manda in pensione il suo player audio

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Dopo averne venduti oltre 450 milioni in 21 anni di onorata carriera, Apple ha definitivamente interrotto la produzione di iPod, uno dei dispositivi portatili più iconici di sempre

Un po’ c’era da aspettarselo visto l’andazzo del mercato, ma solo nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità. Apple ha interrotto la produzione di iPod 21 anni dopo lo sbarco sul mercato del primo modello. L’attuale iPod Touch di 7a generazione, che è l’unico modello di iPod rimasto in vendita oggi da quando il Nano di settima generazione e lo Shuffle di quarta generazione sono andati in pensione nel 2017, sarà disponibile solo fino a esaurimento scorte.

Il brand iPod è il più “antico” ad essere stato pensionato da Apple e quindi è giusto dire che l’annuncio di Cupertino segna davvero la fine di un’era. E che era! “Oggi, lo spirito dell’iPod sopravvive”, ha affermato Greg Joswiak, vicepresidente senior del marketing globale di Apple. “L’iPod non solo ha avuto un impatto sull’industria musicale, ma ha anche ridefinito il modo in cui la musica viene scoperta, ascoltata e condivisa”.

Il primo iPod del 2001 funzionava solo con i Mac (Apple avrebbe snobbato i PC Windows per altri tre anni) e, ovviamente, utilizzava un connettore proprietario, oltre allo storage di soli 5 GB che già allora non era il massimo. Eppure, con il suo schermo retroilluminato ben leggibile e i comodo auricolari in dotazione di buona qualità, per non parlare di una qualità audio assolutamente competitiva, fu un dispositivo portatile che ebbe un successo clamoroso e segnò un’epoca.


Non è un caso che, da quel progenitore, siano poi stati generati tantissimi successori tra Classic, Mini, Nano, Shuffle e Touch (26 diversi modelli in 21 anni per oltre 450 milioni di pezzi venduti), che in un certo modo hanno fatto eco alla popolarità e al riconoscimento della cultura popolare di cui godeva il Walkman di Sony negli anni ’80. Se ci pensate bene, il concetto stesso alla base dell’iPod ha cambiato il modo di ascoltare musica negli ultimi due decenni tra mobilità, file al posto dei supporti fisici e intere collezioni di album in un dispositivo tascabile.

Certo, anche altri grandi produttori hanno seguito questa strada, ma vi sfidiamo a ricordarvi il nome o la sigla di un lettore audio portatile di Sony, Creative (forse solo lo Zen), Samsung o di qualsiasi altro brand. Nessuno di questi ha creato un player audio in grado di rivaleggiare per vendite, impatto sul mercato e riconoscibilità del brand come ha fatto Apple con l’iPod.

Ovviamente l’ascesa degli smartphone ha reso i player audio portatili sempre più superflui, tanto che ciò che resta oggi di questo mercato (soprattutto nella fascia bassa) è, per usare un eufemismo, modesto e trascurabile (a parte alcune eccezioni made in China), mentre nei prodotti di fascia più alta (con in testa i DAP hi-res di Astell&Kern) c’è ancora molto fermento. Dopotutto, nemmeno l’ultimo iPod Touch prodotto è andato incontro alle esigenze degli utenti più audiofili, anche se con prezzi a partire da circa 240 euro rimane un dispositivo “tuttofare” ancora attuale.

Un iPod di prima generazione venduto su eBay a 2500 dollari

In ogni caso, come si dice in questi casi, addio iPod… è stato un piacere averti conosciuto, comprato e soprattutto ascoltato.

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