Alla WWDC 2019 Apple ha presentato al pubblico il Mac Pro più potente di sempre, accompagnato da un display professionale con risoluzione 6K.
Durante la WWDC 2019 di ieri, evento in cui annualmente Apple mostra al pubblico i nuovi aggiornamenti software per i vari dispositivi, è stato svelato al mondo il nuovo desktop rivolto ai professionisti, il Mac Pro. Lo scorso modello era stato presentato nel 2013 e ha ricevuto nel corso degli anni innumerevoli critiche, soprattutto per quanto riguarda la scarsa dissipazione del calore e una quasi impossibile espandibilità. Con questo nuovo modello Apple sembra finalmente aver ascoltato le critiche.
Già dal primo sguardo è subito chiaro come il colosso di Cupertino abbia deciso di abbandonare il design dello scorso Mac Pro, ovvero un cilindro dalle piccole dimensioni, tornando invece ad adottare una forma più tradizionale, già vista peraltro con il primo Mac Pro nel 2006. È particolare invece la foratura presente nella parte frontale dello scheletro esterno in alluminio. Questa aiuterà la dissipazione del calore, permettendo alle ventole di catturare più aria dall’esterno.
Come detto in precedenza, la famiglia dei Mac Pro è sempre stata rivolta ad un pubblico di professionisti e il modello di quest’anno non è da meno. Il nuovo Mac Pro potrà essere configurabile con i processori Intel Xeon fino ad un massimo di 28 core fisici e vanta un sistema di raffreddamento molto robusto. La memoria RAM potrà raggiungere un totale di 1.5TB, sfruttando i dodici slot disponibili. Il computer sarà inoltre dotato di otto slot PCI Express, di cui quattro occuperanno il doppio dello spazio di uno slot singolo per fare spazio a delle schede di espansione più grandi. Sul retro del computer troveremo due porte USB-C/Thunderbolt 3 e due porte USB-A. Altre due porte USB-C saranno situate sulla parte superiore del computer.
Uno dei punti forti di questo Mac Pro sarà sicuramente la possibilità di personalizzazione per quanto riguarda le varie configurazioni. Apple per il momento offre un modulo di espansione personalizzato chiamato MPX Module. Questo occuperà la grandezza di quattro slot PCI Express e conterrà al suo interno due schede video separate (potremo scegliere fra la AMD Raedon Pro Vega 2 e la Raedon Pro Vega 2 Duo). All’interno dello stesso Mac Pro potremo utilizzare fino a due di questi moduli MPX per un totale di quattro schede video all’interno dello stesso computer.
Per raffreddare il tutto saranno presenti tre ventole nella parte anteriore del case, utilizzate per catturare l’aria dall’esterno. Per sputare l’aria all’esterno del case sarà invece presente una terza ventola in stile “blower” nella parte posteriore del computer. L’alimentatore incluso è da 1,4 kW. Il lancio del nuovo Mac Pro è atteso per l’autunno e il prezzo della versione base, per quanto riguarda il mercato americano, sarà di 5.999 dollari. Questo modello sarà dotato di un Intel Xeon da 8 core, 32GB di memoria RAM, una scheda video Raedon Pro 580X e un SSD da 256GB. Insomma, per le versioni veramente potenti ed equipaggiate non sarà difficile vedere prezzi ben più alti di questo.
Pro Display XDR: 6K e HDR all’ennesima potenza
Insieme al Mac Pro Apple ha presentato anche il suo nuovo monitor dedicato ai professionisti, denominato Pro Display XDR. Il monitor sarà dotato di un display da 32 pollici, con risoluzione 6016×3384 (apple la chiama Retine 6K), con dei bordi sottilissimi di appena 9 millimetri. Il monitor sarà calibrato direttamente in fabbrica e arriverà in due versioni. La prima costerà 4.999 dollari e sarà dotata di una superficie anti riflettente sul display. La seconda costerà 5.999 dollari e sarà caratterizzata da una finitura anti riflettente ancora più estremizzata, cha Apple chiama Nano-texture Glass. Questa permetterà di ridurre notevolmente i riflessi sullo schermo mantenendo comunque un’alta qualità d’immagine. Lo stand per il monitor è venduto separatamente dal monitor e costerà 999 dollari.
Il Pro Display XDR (che significa Extreme Dynamic Range) offre una profondità dei colori a 10-bit e la riproduzione della gamma cromatica P3. Inoltre sarà disponibile la tecnologia True Tone che regolerà automaticamente la temperatura dei colori in base alla luce che ci circonda. Il monitor sarà più grande del 40% rispetto all’iMac 5K e avrà sul retro lo stesso design del Mac Pro. In questo caso la foratura posteriore fungerà da vero e proprio radiatore per permettere un miglior raffreddamento. La dissipazione del calore risulta infatti fondamentale in questo caso. Apple dichiara infatti che il Pro Display XDR sarà in grado di mantenere una luminosità massima costante di 1.000 nit (candele su metro quadro), con picchi fino a 1.600 nit. Cifre assolutamente fondamentali quando si tratta di lavorare a contenuti che sfruttano la tecnologia HDR.
Lo stand è realizzato completamente in alluminio e si connetterà al display sfruttando delle calamite molto resistenti. Sarà dotato di un braccio “controbilanciato” che a detta di Apple renderà il monitor in sè “virtualmente privo di peso”. Grazie allo stand sarà possibile modificare l’angolatura o l’altezza del monitor, che potrà così essere utilizzato anche in posizione verticale. Il monitor sfrutta un cavo Thunderbolt 3 per collegarsi al computer; utilizzando un Mac Pro, saremo in grado di collegarci fino ad un massimo di sei Pro Display XDR contemporaneamente. Sia lo stand che il monitor saranno disponibili in autunno, proprio come il Mac Pro.
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