iQIYI sarà anche una sigla astrusa ma è proprio da qui che potrebbe partire il rilancio del cinema su grande schermo…
Sono anni che si parla di fine della grande sala, del grande schermo destinato a soccombere a favore di quello casalingo se non addirittura a favore del micro-schermo, che sia un tablet o peggio ancora uno smartphone, della pirateria e in ultima analisi dello streaming ammazza tutti.
Nel 2015 Woody Allen temeva la concorrenza dei piccoli schermi sempre più imponenti, della sempre più elevata definizione spingendo ad abbandonare l’esperienza fuori casa, intristito (e come dargli torto) scoprendo che i suoi studenti hanno vissuto classici senza tempo come Quarto Potere piuttosto che Casablanca (come non citare l’intramontabile che fu cavallo di battaglia di Woody) su uno smartphone.
Forse però non tutto è veramente perduto e per rincuorare il maestro newyorchese probabile non sia sufficiente sapere che iQIYI, il più grande servizio di streaming in Cina di proprietà dell’asiatica Baidu (quotata in borsa sul listino NASDAQ), ha annunciato poche ore fa il lancio di un servizio ‘offline’ di visione film on-demand presso una vera sala cinema.
Si chiama Teatro Yuke e ha aperto presso Zhongshan nel Guangdong. Yuke è il primo di una catena che iQIYI ha in previsione di aprire nelle principali città cinesi. Sale dotate di audio Dolby con certifica THX e proposte dalla vasta library di iQIYI.
Certo il bacino di utenti nel continente asiatico non ha paragoni ma comunque sorprende non poco scoprire che iQIYI conti al momento su una solida base pari a 421,3 milioni di utenti attivi, una cifra da capogiro rispetto a quella che vanta Netflix attestata a ‘soli’ 125 milioni.
In definitiva una mossa strategica non da poco se pensiamo che i servizi di streaming negli Stati Uniti rimangono appannaggio dell’online, sebbene in aprile siano circolati rumors secondo cui Netflix era in trattative per acquistare sale per lo streaming dei suoi film. Se da una parte l’industria del cinema in Nord America sta vivendo un pesante periodo di contrazione e uno dei punti più bassi degli ultimi 25 anni gli spettatori cinesi sono in crescita e popolano più che mai nelle sale.
Con la giusta infrastruttura dedicata a speciali sale cinema una simile iniziativa potrebbe prendere piede anche in Europa e addirittura in Italia? Quanto sareste disposti a spendere per uno streaming di alta qualità audio/video su grande schermo?
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