A fine 2024 ci sono ancora piattaforme di streaming video a pagamento che non vanno oltre il video Full HD e non offrono l’aggiunta dell’HDR
Seppur più costosi in quasi tutti i casi rispetto a quelli standard, i piani di abbonamento delle piattaforme di streaming che offrono una qualità video alla massima risoluzione (4K) e con l’aggiunto dell’HDR (HDR10, Dolby Vision e HDR10+) sono ormai considerati la norma. I quattro principali servizi (Netflix, Disney+, Amazon Prime Video e Apple TV+) offrono infatti moltissimi contenuti in 4K-HDR, con i primi due però che richiedono una cifra mensile maggiore per usufruire di questo upgrade visivo.
Dopotutto, con il mercato che da anni ha relegato i TV Full HD e addirittura HD Ready a sempre meno modelli, avere oggi in casa un TV 4K-HDR è una cosa comune anche grazie ai prezzi stracciati a cui sono offerti i modelli entry-level più economici di produttori come TCL e Hisense. Se quindi si svuole sfruttare appieno il proprio TV 4K-HDR con i contenuti in streaming la scelta non manca, ma a ben vedere ci sono ancora piattaforme di streaming video a pagamento che non vanno oltre il video Full HD e non offrono l’aggiunta dell’HDR.
Se queste assenze possono essere anche comprensibili per realtà gratuite come RaiPlay e Pluto TV, lo sono molto meno quando entrano in gioco i piani a pagamento, sostenendo i quali un utente si aspetterebbe la massima qualità possibile tralasciando tutto il discorso relativo ai danni della compressione video (comuni tra l’altro, chi più chi meno, anche ai giganti dello streaming).
NOW ha il 4K-HDR… in Gran Bretagna
Prendiamo ad esempio NOW. Il servizio di streaming che ripropone la libreria di contenuti di Sky tra film, spettacoli, serie TV e sport è ancora limitato a uno streaming HD e Full HD in SDR, pur arrivando a costare fino a 24,99 euro al mese (offerta odierna per avere i pacchetti Cinema, Entertainment e Sport). Ed è un vero peccato, visto che tra importanti eventi sportivi, film e serie TV (su tutte quelle di HBO), il passaggio al 4K-HDR farebbe piacere a tantissimi appassionati.
Tra l’altro, con l’opzione Ultra Boost lanciata ad agosto, in Gran Bretagna NOW ha guadagnato proprio l’opzione 4K-HDR (e audio in Dolby Atmos) per alcuni contenuti, seppur a fronte di un incremento di ben 9 sterline al mese (circa 11 euro). Visto che quando si parla di novità relative a Sky e Now, siamo ormai abituati a vedere l’Italia in netto ritardo rispetto alla Gran Bretagna, è impossibile prevedere quando e se Sky porterà il 4K-HDR e il Dolby Atmos anche dalle nostre parti. Basti pensare che il Dolby Digital 5.1 su NOW è arrivato in Italia nel settembre del 2023 dopo quattro anni dall’introduzione in UK.
La cosa certa (o quasi) è che se vedremo questa opzione anche in Italia, scordiamoci i prezzi attuali. Per avere di più in termini video, bisognerà pagare di più (come d’altronde si fa da anni per il 4K-HDR di Sky).
Il caso Paramount+
L’altra piattaforma di streaming video che ancora non ha fatto il grande passo verso il 4K-HDR è Paramount+. Sbarcata in Italia nel settembre del 2022, in oltre due anni Paramount+ non ha praticamente cambiato nulla nella sua offerta a livello video e ancora oggi offre agli utenti italiani un solo piano in abbonamento da 7,99 euro al mese (o gratis se si ha Sky Cinema) con video in 1080p e audio al massimo in Dolby Digital 5.1 per la traccia originale.
Anche in questo caso spiace constatare come in un altro Paese a noi molto vicino le cose siano diverse. Da marzo di quest’anni, infatti, in Francia Paramount+ ha introdotto un piano in abbonamento Premium da 10,99 euro al mese (o 97,99 euro con un unico pagamento annuale) che introduce nel catalogo del servizio anche contenuti con video in 4K-HDR/Dolby Vision e audio in Dolby Atmos, oltre alla possibilità di eseguire lo streaming su quattro dispositivi contemporaneamente rispetto ai due del piano standard.
Riportando la notizia, scrivevamo che questo nuovo piano sarebbe arrivato presto anche in Italia, ma in otto mesi non si è più saputo nulla. Ci auguriamo ovviamente che l’annuncio prima o poi arrivi (inizio 2025?), ma al momento tutto tace.
La situazione su PC
Ci teniamo infine a specificare che il 4K-HDR offerto dai “Big 4” non è sempre e comunque. Prendiamo ad esempio Netflix. Se volete vederne i contenuti su un PC collegato a un monitor 4K (e quindi non sull’app Netflix del TV, di un set-top-box o di una console), solo il browser Edge di Microsoft permette di farlo, mentre altri browser si fermano a 1080p (Chrome) o addirittura a 720p (Firefox e Opera) senza HDR.
Anche con Disney+, considerando che ora l’app per Windows è diventata una semplice web-app con tutti i limiti del caso, non si va oltre i 1080p e lo stesso dicasi per Prime Video sia tramite l’app per Windows/macOS, sia tramite browser. Insomma, anche se teoricamente il 4K-HDR di queste piattaforme è assicurato al 100%, sappiate che su un PC o Mac non lo è affatto.
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