A quasi nove anni dallo sbarco di Netflix in Italia (era il 22 ottobre del 2015), la piattaforma regina dello streaming video ha annunciato un aumento dei prezzi dei piani di abbonamento in Italia con effetto immediato che vale sia per i nuovi utenti, sia per i clienti già abbonati. Si tratta dell’ennesimo aumento della quota mensile (il terzo in poco più di un anno), che non farà di certo felici gli utenti di lungo corso.
Con queste nuove tariffe, il costo del piano Standard con pubblicità passa 5,49 a a 6,99 al mese (+30%), ma se non altro viene introdotta la possibilità di utilizzarlo con due dispositivi ed è possibile anche il download dei contenuti per la visione offline (ricordiamo però che questo piano non offre il catalogo Netflix nella sua interezza).
Il piano Standard passa invece da 12,99 a 13,99 euro al mese, mentre per quello Premium l’aumento è di ben 2 euro al mese (da 17,99 a 19,99 al mese), esattamente il doppio rispetto al prezzo del 2015 (quando tra l’altro non c’era il limite della condivisione introdotto da Netflix lo scorso anno).
Si è così arrivati alla soglia psicologica dei 20 euro mensili e, visto l’andazzo, il prossimo anno potrebbero esserci ulteriori aumenti a fronte di una qualità dei contenuti tutt’altro che migliorata o comunque (a detta di molti) tale da giustificare simili rincari. Va anche detto però che questi aumenti difficilmente scoraggeranno i nuovi utenti o faranno cancellare la sottoscrizione dei piani a chi è già abbonato (parliamo dopotutto di una forbice compresa tra i 12 e i 24 euro in più all’anno a seconda del piano sottoscritto).
Lo stesso è successo con la nuova politica di condivisione di Netflix, che nonostante le previsioni nefaste di alcuni ha in realtà portato a un consistente aumento degli abbonamenti, tanto che questa policy è stata adottata poco dopo anche da Disney+ (e non ci stupiremmo se anche Apple TV+ e Prime Video facessero a breve la stessa cosa).
© 2024, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
