Accade talvolta che i nostri articoli – il che ovviamente non può che farci piacere – sollecitino più di altri l’interesse e la reazione dei lettori, cosa buona e giusta poiché un intelligente interazione comporta potenzialmente un esame maggiormente accurato delle informazioni.
La ricerca di spunti di interesse in grado di stimolare il coinvolgimento dei lettori evitando la ciclica ripetizione di concetti letti e riletti ovunque – sebbene alla fine della giostra gli argomenti siano sempre quelli – non è affatto semplice come potrebbe sembrare, pur se in fin dei conti si tratta di un gioco, taluni attribuiscono a questo hobby connotati esistenziali fondamentali.
Il bacino degli utenti che si dilettano nella lettura dei nostri articoli è inevitabilmente tutto fuorché omogeneo: si va dal professionista del settore all’appassionato di lunga data, passando per il principiante, più o meno predisposto ad apprendere le informazioni che con impegno tentiamo di fornire al fine indirizzarne gli acquisti verso il meglio, per finire con il rabbioso “interventista”.
Non mancano poi numerosi “umarell”, occasionali passanti che osservando il cantiere Hi-Fi dicono la loro senza la minima cognizione di causa.
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La prima categoria di lettori, essendo quella che quotidianamente ci mette mano direttamente non ha bisogno di troppe spiegazioni, comprende al volo il discorso ed evita sterili polemiche buone come perfezionamento della “chiacchiera da bar”, attività di recente fin troppo frequentata.
Che a ben vedere è lo sport preferito di alcuni, che sentendosi liberi di esprimere il proprio dissenso in merito all’argomento, tentano di farlo in modo vagamente sottile senza riuscirci minimamente.
Nei nostri articoli, sul cui contenuto si può essere o meno d’accordo, ci mancherebbe, non ci siamo mai permessi di beffeggiare oltremodo determinati contesti – se non in modo ironico e comunque sempre costumato e possibilmente costruttivo – né tanto meno ci permetteremmo mai di farlo con i nostri lettori.
Vero è che talvolta gli articoli vanno letti (anche) tra le righe, dove è possibile rintracciare il senso reale dell’affermazione, questo a prescindere da eventuali asserzioni potenzialmente criptiche che per quanto possibile cerchiamo di evitare, anche per evitare sterili polemiche.
Occorre poi rammentare – altro aspetto molto importante – che è proprio il neofita la vittima più a rischio di certi contesti, colui che non avendo per ragioni che eviteremo di spiegare eccessiva conoscenza di determinati fenomeni, rischia seriamente di subire danni economici operando scelte inopportune dettate, appunto, dall’inesperienza.
D’altronde – essendo in primis rivista di settore – si impone l’obbligo di esporre aspetti concreti ed oggettivi legati alla passione per l’Alta Fedeltà, ovvero di evitare credenze e luoghi comuni che purtroppo accompagnano qualsiasi contesto, questo sempre al fine di favorire i lettori, per lo meno coloro che hanno orecchie per intendere e intendono farlo senza preconcetti.
Per fare un paragone, il mondo della Fotografia è sostanzialmente esente dalle tante fantasie che capita di leggere nel contesto dell’Alta Fedeltà, probabilmente perché il senso della vista è considerato maggiormente attendibile ed evidente.
Un’ultima considerazione: il positivo generale riscontro dei lettori – maggiormente di quelli meno addentrati -indica che andiamo nella giusta direzione, ciò malgrado abbiamo notato che molti commenti negativi provengono quasi sempre dagli stessi soggetti, che pur non essendo d’accordo con la nostra visione, continuano imperterriti a leggerci – il che è assai indicativo, per determinati versi congruo con la logica social – e lo fanno col solo fine di criticarci ovviamente.
Va benissimo, pur non essendo il nostro mestiere (non siamo psicologi), chiunque sia preda di quell’irresistibile impulso che impone un commento a tutti i costi è comunque il benvenuto – a prescindere dal clickbaiting ovviamente – pratica che al contrario di quanto sostenuto da qualcuno non ci appartiene.
Supponiamo che coloro i quali si sentono arrivati al capolinea della conoscenza – beati loro – troveranno il suddetto editoriale noioso ed inutile, prerogative che si spera suggeriscano di rivolgere altrove la loro attenzione.
Come al solito, ottimi ascolti!!!
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