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Sony snobba CES e QD-OLED: il TV top di gamma del 2024 sarà un LCD?

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Al CES 2024 Sony non ha annunciato alcun nuovo TV, preferendo organizzare un evento a Tokyo in cui è stato mostrato un nuovo prototipo di un TV LCD MiniLED top di gamma

Era già successo lo scorso anno e anche al CES 2024 Sony non ha annunciato alcun nuovo TV, preferendo organizzare un evento a Tokyo in cui è stato mostrato un nuovo prototipo di TV top di gamma basato non sulla tecnologia OLED o QD-OLED, ma su quella LCD con retroilluminazione MiniLED.

Si tratta di un cambiamento tanto importante quanto inatteso per Sony, che da diversi anni ha scelto quella OLED (e lo scorso anno QD-OLED con l’ammiraglia A95L) come principale tecnologia di punta per i suoi TV. Perché questo cambiamento?

Innanzitutto, per molto tempo c’è stato un solo fornitore di pannelli OLED di grandi dimensioni: LG Display. Negli ultimi due anni si è aggiunta Samsung Display con i suoi pannelli QD-OLED. La sfida per Sony in questa struttura della supply chain è che, mentre Samsung e LG hanno un’integrazione verticale nella fornitura di pannelli, da quando Sony ha venduto la sua metà della joint venture S-LCD con Samsung, non ha accesso a pannelli prodotti in proprio. I pannelli per i suoi televisori OLED e QD-OLED devono essere quindi acquistati dalle due aziende coreane o da altri fornitori più piccoli (principalmente cinesi).


Questa mancanza di integrazione verticale significa che il grado di “valore aggiunto” di Sony ai pannelli è limitato. L’azienda giapponese dispone di un ottimo know-how per quanto riguarda l’elaborazione video, nonché di un’eccellente conoscenza dell’audio, ma la differenza di qualità dell’immagine tra un televisore Sony e un televisore Samsung o di altro tipo con lo stesso pannello QD-OLED non è quella che c’è tra giorno e notte, come ha dimostrato anche il costosissimo QD-OLED A95L (solo leggermente superiore al Samsung S95C).

Tuttavia, concentrandosi su LCD basati con retroilluminazione MiniLED, Sony può acquisire una parte maggiore del valore, poiché può acquistare solo il “sandwich” di cristalli liquidi e vetro aggiungendo la propria retroilluminazione. Inoltre, dato che i suoi nuovi televisori sfruttano i nuovi chip driver LED della propria azienda di semiconduttori, Sony può ottenere ancora più valore dai suoi futuri LCD top di gamma e, sviluppando un miglior sistema di retroilluminazione, può differenziare maggiormente i suoi TV da quelli di altri produttori.

L’immagine scattata da Rasmus Larsen di FlatpaneslHD all’evento di Tokyo mostra la minor incidenza del blooming attorno alle scritte nel prototipo Sony di sinistra rispetto al TV LCD X95K di destra 

Con questo non vogliamo dire che i TV OLED e QD-OLED Sony del 2024 saranno deludenti o sotto tono (ancora non si sa nulla), ma molto probabilmente non saranno spinti dall’azienda come i nuovi LCD-MiniLED top di gamma, le cui novità annunciate all’evento di Tokyo di alcuni giorni fa sembrano in effetti molto promettenti. Le novità sono tutte relative proprio alla gestione dei MiniLED. Sony è infatti riuscita a miniaturizzare i circuiti integrati che pilotano i diodi rendendoli i più piccoli in assoluto sul mercato, con il risultato che il numero di zone di controllo indipendenti per il local dimming (fronte su cui Sony non ha mai eccelso fino a oggi) può essere aumentato senza rinunciare ad un controllo accurato dei diodi.

Il pilotaggio della retroilluminazione può inoltre contare su un numero di bit superiore rispetto al passato. Si parla sempre di 10-bit per i pannelli LCD, ma ad aumentare in questo caso è la precisione nel controllo della retroilluminazione, per la quale Sony dichiara un controllo a 22-bit.

Il nuovo LCD top di gamma Sony del 2024 riuscirà a fare molto meglio dell’X95L dello scorso anno?

Il risultato è un quadro capace di rappresentare molte più sfumature nelle zone più brillanti e/o più scure e tutte queste novità hanno portato anche a una riduzione significativa dei costi di produzione e a un aumento dell’efficienza, reso possibile dalla riduzione della corrente e dell’aumento del tempo in cui i LED vengono lasciati accesi (si parla di consumi inferiori fino al 15% rispetto agli LCD top di gamma del 2023). Infine, il picco di luminanza è stimato in 1,5 volte quello dei TV MiniLED dello scorso anno e Sony promette anche un deciso miglioramento per quanto riguarda il blooming, ovvero l’effetto che si presenta sotto forma di aloni attorno a soggetti luminosi circondati dal nero.

Insomma, sembra proprio che il TV Sony top di gamma per il 2024 sarà un LCD MiniLED e non un QD-OLED…

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