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Natale, tempo di gratifiche, soprattutto per sé stessi!

Premiare sé stessi fa bene, anzi, talvolta è assolutamente opportuno, per cui nulla vieta di attribuirsi una bella pacca sulle spalle in onore di tutto ciò che abbiamo sopportato durante l’anno, che guarda caso si è rivelato piuttosto impegnativo. D’altronde lo afferma anche il noto detto: a Natale puoi!

Con la scusa dell’imminente arrivo di Babbo Natale quindi, ecco che si crea spazio per un nuovo acquisto o per una revisione del proprio sistema ad alta fedeltà, piccola o grande che sia.

Insomma, potremmo decidere di indulgere in quella spesa che da tempo ponderiamo: ma cosa potremmo acquistare evitando di disturbare oltremisura le nostre finanze?

Difficilmente l’appassionato medio è a corto di idee e laddove interrogato sul “cosa” avrebbe certamente pronta la risposta, probabilmente pescando nei propri audio sogni – magari non eccessivamente proibiti – un corredo immancabile di ogni entusiasta dell’audio di qualità.


Logico quindi pensare a consigli d’acquisto che possano guidare la scelta nel modo più remunerativo possibile, d’altronde non vogliamo che i nostri sudati guadagni vadano dispersi nel nulla creando frustrazione.

Solitamente, a fare la parte del leone sono le cuffie, oggetto che in determinati casi consente di usufruire di una qualità sonora molto elevata senza arrecare disturbo alcuno.

Altrettanto opzionabili sono eventuali accessori, oggetti cui l’attenzione dovrebbe sempre essere rivolta in maniera accorta, anche al fine di evitare l’effetto placebo, fin troppo in agguato in relazione a tale categoria.

Nel periodo festivo poi, non mancano edizioni speciali di dischi famosi, rimessi a nuovo tramite l’ennesima rimasterizzazione – anche qui da prendere con le molle ché non sempre compie il miracolo che ci si aspetta – o arricchiti da tracce live, provini, alternate takes (un classico per quanto riguarda il jazz) o altro.

Operazioni (commerciali) che molto spesso – e non solo a Natale – sottendono al facile guadagno da parte di chi le realizza ma che poco o niente apportano dal punto di vista dell’opera; soldi letteralmente buttati in qualche caso.

Un modo eccellente per sfruttare un’opera storica suggerendone l’ennesima imperdibile e definitiva versione, anche per ingannare il tempo in attesa della successiva.

Volendo e potendo scegliere qualcosa di maggiormente costoso è anche possibile dotarsi di uno specifico amplificatore – magari a valvole? – con il quale concedere alla cuffia la possibilità di elevare le proprie prestazioni.

Giova poi rammentare che la scelta di dotarsi in via esclusiva di un sistema cuffia non appare così sconveniente ma anzi, in più di un caso, può rappresentare in concreto la soluzione di situazioni apparentemente irrisolvibili a causa di spazi ingestibili e/o altre criticità.

Ricordo a questo proposito l’idea dell’allora distributore italiano di due ottimi marchi – REVOX e BEYERDYNAMIC – che proponeva un sistema minimale formato da lettore CD e cuffia quale inizio del percorso verso la vetta dell’Alta Fedeltà.

Era un’eccellente suggerimento, in questo modo era possibile allestire un ottimo sistema d’ascolto abituando fin da subito le orecchie ad un certo tipo di prestazione.

In questo modo – aspetto assai importante – le future scelte in merito all’ampliamento del citato sistema base, inevitabilmente, sarebbero andate nella giusta direzione stante le “orecchie viziate” da un suono di qualità elevata.

Ne avrebbero beneficiato soprattutto i neofiti – ma anche qualche appassionato avveduto in teoria – cui sarebbe toccato in sorte di partire immediatamente col piede giusto evitando di gettare soldi alle ortiche.

Bei tempi, un periodo durante il quale si operava spesso con il cuore e si era lontani da becere logiche commerciali tese al mero guadagno, a tacere circa lotte all’ultimo sangue in merito alla distribuzione.

Un altro potenziale passo in avanti potrebbe essere fatto tramite la conosciuta pratica del tube rolling, vale a dire la sostituzione delle valvole fornite di serie con dispositivi di superiore qualità.

Ne abbiamo già parlato più volte, complice il massiccio ritorno delle amplificazioni a valvole – oppure della presenza di stadi di uscita termoionici all’interno dei lettori CD dei DAC o altro – diviene possibile sperimentare alternative a quanto fornito di serie dal costruttore.

La scelta è assai ampia – qui potete leggere qualcosa in merito – ed in teoria adatta a qualunque tasca.

L’unica raccomandazione è sempre quella di stare bene attenti a quello che si va ad acquistare perché fin troppo spesso si tratta di “passeggiare in un campo minato”, qualcosa che in questo ambito rappresenta sovente la regola, complice sia la generosità di taluni – sempre ben disposti ad investire denaro al fine di raggiungere il Nirvana dell’audio – che quella forma di golosità indotta da furbi operatori la cui narrazione si mostra fin troppo efficace nello stimolare la golosità degli appassionati.

Ed è noto che la gola a Natale è usualmente sottoposta ad un super lavoro!

Come al solito, ottimi ascolti!!!

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