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Giradischi IKEA: musica in scatola di montaggio?

Ebbene sì, anche l’azienda svedese, nota per avere a catalogo qualsiasi cosa possa riguardare la casa, ha inserito in catalogo un giradischi. Dopo la collaborazione con SONOS, a seguito della quale la multinazionale svedese ha realizzato lampade e diffusori Bluetooth con i quali sonorizzare gli ambienti, non è sfuggito il richiamo del vinile, il cui ritorno sul mercato è quanto mai più che consolidato. Vediamolo in anteprima.

La linea è di quelle che non si dimenticano: strana direbbe qualcuno, molto di design affermerebbe qualcun altro, assolutamente IKEA aggiungiamo noi.

Ed infatti, basta osservare questa cinematica per rendersi conto del suo particolare design, con il piatto che si mostra in aggetto rispetto alla base, solida ed alquanto ingombrante – bulky direbbero gli americani – tale comunque da trasmettere un’idea di solidità notevole, almeno a vederla.

La lampada ed il diffusore della serie SYMFONISK, due prodotti nati dalla collaborazione con SONOS

 

La joint-venture con la statunitense SONOS – azienda specializzata nella realizzazione di prodotti alquanto avveniristici ed immancabilmente votati alla riproduzione di musica wireless – aveva già dato luogo ad una serie denominata SYMFONISK composta da diffusori di diverse dimensioni e da alcuni modelli di lampade in grado di riprodurre musica con modalità Bluetooth.


Già nominata in un altro articolo, la riproduzione offerta da questa simpatica fonte di luce non è affatto male, anzi, per determinati aspetti quasi sorprendente per pienezza e correttezza timbrica.

Chiaramente, come già a suo tempo evidenziato, in questi dispositivi non è possibile rintracciare nessuna delle caratteristiche tanto amate dall’appassionato di alta fedeltà – profondità, larghezza ed altezza del palcoscenico virtuale, corretta dislocazione dei piani sonori, etc. – ma in tutta onestà la timbrica e la piacevolezza sonora esibita non possono in concreto definirsi scarse.

Tornando al nuovo prodotto a marchio IKEA – il cui arrivo è previsto in autunno – questo sarà parte di una linea espressamente dedicata alla musica e chiamata Obegransad – lo so, nomi complicati ed impronunciabili sono un classico per questo costruttore ma tant’è – di cui faranno parte anche dei mobili pensati per alloggiare elettroniche e diffusori.

Il giradischi è comunque stato realizzato in collaborazione con gli Swedish House Mafia – un gruppo musicale svedese dedito all’ambito house – che si è occupato della progettazione, soprattutto del sistema di isolamento dalle vibrazioni disposto all’interno della base, motivo per il quale questa appare così massiccia.

Ed eccolo qui il giradischi IKEA: sarà venduto in scatola di montaggio?

In ogni caso, a parte l’originalità della linea, è certamente la semplicità ad essere evidente osservando questo giradischi: sulla parte frontale sono presenti due interruttori a bilanciere dedicati all’accensione ed alla selezione della velocità di rotazione tra 33 e 45 giri/minuto. Sulla parte destra – guardando dal davanti il dispositivo – si rintracciano invece le uscite, attestate su connettori RCA assolutamente semplici, ovvero privi della consueta corrusca lucentezza dell’oro.

Il fonorivelatore fornito a corredo – scelto dalla produzione dalla storica azienda giapponese AUDIO TECHNICA – risulta essere uno dei maggiormente diffusi al mondo, ovvero la AT3600, una testina dalle prestazioni definibili adeguate alla categoria di costo (reperibile mediamente intorno ai 20/25 euro), in ogni caso un buon prodotto, economico ma dal funzionamento impeccabile.

Dettaglio dell’articolazione del braccio

 

Tra l’altro, questa scelta dimostra una certa cura e sensibilità nel mettere insieme un prodotto che per quanto accessibile – i prodotti IKEA non sono di certo troppo costosi – non fa dell’economia la base della sua esistenza, il che in un certo senso funge da garanzia di prestazioni accettabili, quanto meno in linea con l’utenza media del colosso scandinavo.

Il dispositivo – il cui funzionamento è totalmente manuale – è poi già dotato di stadio fono, ulteriore conferma del suo status di esponente del plug & play, qualcosa assolutamente in linea con il pragmatismo nordico di cui la stessa IKEA è altamente rappresentativa, ragione per cui sarà semplicissimo collegarlo ad un qualsiasi ingresso linea di un amplificatore oppure addirittura ad una coppia di diffusori attivi – come quelli presi in considerazione in questo articolo, ad esempio – realizzando un sistema minimale ma di buone prestazioni.

Molti appassionati storceranno la bocca, alcuni addirittura si strapperanno compulsivamente le vesti complice l’ardita interpretazione del sacro analogico da parte del massimo costruttore di mobili in kit, vero deus ex machina della praticità dell’arredo.

In realtà queste operazioni dovrebbero invece essere considerate più dal lato positivo che da quello negativo, perché se appare indubbio che prodotti del genere non possono (ed in fin dei conti non vogliono) rappresentare il top di una determinata tecnologia, è pur vero che contribuiscono ad avvicinare i giovani – notoriamente grandi clienti di IKEA proprio a causa dell’economicità di fondo dei prezzi mediamente praticati – alla musica riprodotta da uno dei mezzi che ancora oggi, malgrado il tempo trascorso dalla sua invenzione, non sembra affatto perdere di vitalità, un po’ come le valvole, prepotentemente tornate in auge da parecchi anni.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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