Tra le soundbar Dolby Atmos la Philips Fidelio SkyQuake non è quella che ci ha colpiti di più, ma il prezzo e il coinvolgimento non sono affatto male.
Abbiamo appena recensito la Sony HT-ST5000 definendola come la miglior soundbar Dolby Atmos fin qui testata. Forse siamo stati un po’ precipitosi considerando che tra i modelli sul mercato, oltre alla [amazon_textlink asin=’B01N1I463C’ text=’Samsung HW-K850 ‘ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’80232098-3be3-11e7-8fef-210f31cbffd8′]e alla più costosa [amazon_textlink asin=’B01DFIUAW6′ text=’Yamaha YSP-5600′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’861c0e1b-3be3-11e7-989f-01acdc6ebe39′], c’è anche questa Philips Fidelio SkyQuake, ma come vedremo tra un po’ il nostro verdetto rimane lo stesso; se volete una soundbar Dolby Atmos e non vi spaventa spendere 1700 euro, la Sony HT-ST5000 è semplicemente il meglio che potete trovare oggi sul mercato.
Non per questo però bisogna sottovalutare la [amazon_textlink asin=’B01LCFT278′ text=’Philips Fidelio SkyQuake’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b05ed7a9-3be3-11e7-8562-59f38b151411′] (conosciuta anche con la sigla B8/12), grazie sia al prezzo interessante (in Italia si trova online attorno ai 900 euro), sia alle buone prestazioni del subwoofer wireless compreso nella confezione.
Questa soundbar Dolby Atmos in configurazione 5.1.2 integra dieci speaker che “sparano” il suono verso l’alto per creare un sound tridimensionale. Non bisogna aspettarsi un vero e proprio surround (mancano infatti dei diffusori posteriori), ma contando la qualità media di questi prodotti il passo avanti rispetto a un semplice stereo a livello di coinvolgimento è quantomeno assicurato. Prima di iniziare, vi ricordiamo anche la [amazon_textlink asin=’B00PHDVG80′ text=’Dali Kubik One’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’cb886cad-3be3-11e7-8d3d-c1b8a04fb28d’], un’eccellente soundbar dall’ottimo rapporto qualità prezzo priva però del Dolby Atmos.
Qualità audio
Se comunque siete interessati a un prodotto come la Philips Fidelio SkyQuake è perché volete provare l’ebbrezza del Dolby Atmos. Detto fatto, abbiamo scelto il Blu-ray inglese di John Wick (uno dei circa 70 dischi con una traccia audio in questo formato) e l’abbiamo inserito nel nostro fido Oppo UDP-203, collegando poi questo alla soundbar via HDMI.
Abbiamo impostato il parametro Altezza della soundbar su Alto (le altre opzioni sono Medio, Basso e Off) proprio per sfruttare al massimo i dieci driver rivolti verso l’alto, ai quali si aggiungono gli otto driver frontali. Il sound che ne scaturisce è nel complesso piacevole.
La scena in cui John Wick entra nel club dance e inizia a far fuori i criminali russi è un bel banco di prova per la traccia originale del film in Dolby Atmos e in effetti tutto, dagli spari alla musica martellante, è restituito con un’estensione verso l’alto che ci avvolge con buoni risultati. A dire il vero la sensazione è di un suono che non arriva tanto dall’alto della stanza come se avessimo degli speaker fissati al muro, quanto più da sopra il TV, anche se alla fine il coinvolgimento non manca.
Quando Wick inizia a eliminare i nemici, i suoni dei vetri in frantumi e dei proiettili sono posizionati in modo impeccabile nello spazio d’ascolto e il panning da destra a sinistra di un auto in movimento è la classica ciliegina sulla torta che aggiunge realismo e veridicità al tutto.
I bassi molto aggressivi e profondi della musica di sottofondo aggiungono spessore e peso alla scena e questo andamento qualitativo rimane identico anche con la traccia inglese in Dolby Atmos della Diamond Luxe Edition di Gravity. La colonna sonora del film è infatti ricca di basse frequenze e il subwoofer, forte del suo driver da 20 cm, fornisce il giusto punch alle tante sequenze spettacolari nello spazio.
È vero che non si scende mai a livelli esasperanti con le frequenze, ma il subwoofer è l’elemento della Philips Fidelio SkyQuake che ci ha più convinti. Anche perché i restanti elementi sonori di questa soundbar non sono risultati altrettanto incisivi. Non stiamo parlando di sound di basso livello, ma nemmeno di uno eccellente.
La gamma media è ascoltabile e priva di asprezze, ma la ricchezza del sound, la brillantezza dei dialoghi e il dettaglio in questo spettro di frequenze faticano a restituire le emozioni delle scene migliori. Anche in Fargo, quanto Steve Buscemi si arrabbia con Peter Stormare nella sequenza in auto, ci siamo accorti di come la soundbar di Philips non riesca a offrire tutte le sfumature vocali dei due attori come invece riesce a fare la Dali Kubik One.
Anche nell’ascolto musicale ci sarebbe da migliorare, soprattutto a livello di dinamica. Abbiamo sfruttato la connettività Bluetooth aptX della Skyquake per ascoltare Old Friends dalla colonna sonora de Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato. Il rapido crescendo delle armonie nel climax del brano avrebbe necessitato di maggior vigore e la forza dietro ai tamburelli è restituita in modo fin troppo fiacco.
Funzioni
Se comunque siete disposti a dare una chance a questa soundbar, non avrete problemi a installarla nel vostro salotto grazie alla lunghezza di 105 cm, che la rende un componente audio piuttosto compatto rispetto ai modelli concorrenti. Anche il processo di set-up non vi darà noie di sorta. Il subwoofer si connette alla soundbar premendo semplicemente il tasto Connect sul retro del sub e anche la connessione via Bluetooth, che richiede solo di tenere premuto il pulsante corrispondente sul telecomando, è semplice e immediata.
Il telecomando è pratico e ben fatto, con un pulsante per ogni ingresso della soundbar, due per gestire i bassi e gli alti e uno per il Night Mode, che comprime le dinamiche nella tracce audio in Dolby Digital. Il pulsante Smart serve invece per far decidere direttamente alla soundbar quale impostazione Ambisound tenere tra Movie (massima immersione), Music e Voice (enfasi sui dialoghi), anche se queste possono essere impostate manualmente.
Come connessioni fisiche troviamo ingressi ottico e coassiale, una porta USB, un jack da 3,5mm e due ingressi e un’uscita HDMI (quest’ultima ARC e 1.4) con passthrough per segnali video 4K a 30 fps ma senza il supporto al HDR. Non che sia essenziale averlo, ma già che si spendono oltre 900 euro per una soundbar è logico pensare a un suo utilizzo con un TV 4K/HDR e non si tratta quindi di un’assenza da prendere alla leggera se amate la resa video de HDR.
Verdetto
Per il prezzo richiesto la Philips Fidelio Skyquake è una soundbar Dolby Atmos di discreto livello, ma siamo sicuri che per molti di voi questo aggettivo non basti. E infatti i modelli concorrenti rimangono preferibili. Se ad esempio non vi interessa il Dolby Atmos, puntate dritti sulla Dali Kubik One, mentre se proprio non riuscite a fare a meno dei driver che sparano verso l’alto vi conviene spendere qualcosa di più e passare direttamente alla Sony HT-ST5000.
© 2017, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Riassunto
Tra le soundbar Dolby Atmos la Philips Fidelio SkyQuake non è quella che ci ha colpiti di più, ma il prezzo e il coinvolgimento non sono affatto male.
Pro
Bassi profondi
Sound coinvolgente
Soundstage ampio
Facile da utilizzare
Passthrough 4K
Contro
Gamma media poco espressiva
Pecca un po’ in dinamica
Manca il passthrough del HDR
Scheda tecnica
Potenza totale: 400 W (180 W soundbar+220 W subwoofer)
Canali: 5.1.2
Connessioni: HDMI out, 2xHDMI in, ingresso ottico e coassiale, USB, jack 3,5mm
Connettività: Bluetooth (aptX), NFC
Dimensioni (LxAxP): 105 x 5,2 x 12 cm
Peso: 12 Kg
Prezzo: 949,99 euro
Sito del produttore: www.philips.it