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Amplificatori all-in-one: quando bastano due diffusori per divertirsi

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Perché prendere tutto separato quando con un solo componente all-in-one si possono avere un amplificatore integrato, uno streamer e un lettore CD?

Se è vero che l’audiofilo integralista finirà quasi sempre con il preferire soluzioni separate per soddisfare la sua passione musicale, affidarsi a un amplificatore stereo all-in-one è tutto tranne che una cattiva idea. Anzi, avere in un solo componente un amplificatore integrato, uno streamer, connettività wireless e persino un lettore CD senza per questo avere a che fare con un “pastrocchio” (parliamo infatti di all-in-one anche sopra i 4000 euro), può tornare estremamente utile e pratico, visto che basta collegare un paio di diffusori e iniziare ad ascoltare tutta la musica che si vuole.

Da 700 a 4500 euro vi proponiamo tre amplificatori all-in-one che, nelle rispettive fasce di prezzo, rappresentano il meglio oggi sul mercato.

Marantz NR1200 

Disponibile online a partire da circa 700 euro, questo ricevitore di rete stereo dalle dimensioni ridotte (soprattutto in altezza e spessore) è rivolto a coloro che, grazie agli ingressi e all’uscita HDMI, desiderano aggiornare e rendere migliore anche l’audio del TV rispetto alla soundbar tradizionale, ma che non vogliono spendere troppo per l’acquisto di ricevitore AV multicanale. Il Marantz NR1200 è stato costruito da zero come un ricevitore a due canali ad alte prestazioni, offrendo il suono distintivo di Marantz insieme a una potenza pari a 75Wper canale.


Al suo interno troviamo una sezione di amplificazione di nuova concezione, con amplificatori di potenza sinistro e destro simmetrici separati. Questi condividono un alimentatore centralizzato con alimentazione indipendente per ogni componente. Ciò significa che il trasformatore è cablato indipendentemente dai circuiti dell’amplificatore, del preamplificatore, del modulo wireless e del display anteriore, il che dovrebbe migliorare la separazione canali, ridurre la diafonia e aiutare a preservare la chiarezza del suono.

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Inoltre, i due convertitori DAC separati per canale aumentano la gamma dinamica e migliorano il rapporto segnale rumore. Per quanto riguarda le connessioni, il Marantz NR1200 mette sul piatto cinque ingressi HDMI più uno HDMI con ARC, che supportano il video 4K a 60Hz, sub-campionamento Pure Colour 4: 4: 4 e HDR10/HLG. Nonostante sia un ricevitore stereo, l’NR1200 esegue automaticamente il mixaggio di tutti i formati surround, quindi non dovrebbe esserci alcun problema di compatibilità.

Naturalmente l’NR1200 viene fornito con tutte le moderne funzionalità di connettività che ci si potrebbe aspettare. Non mancano quindi Bluetooth in ricezione e trasmissione, connettività Apple AirPlay 2, riproduzione radio DAB+ abbinata alla classica FM e ovviamente l’accesso alla piattaforma HEOS per ascoltare musica Spotify, Amazon Music, Tidal, TuneIn Radio e altre fonti audio presenti nella rete locale.

L’NR1200 può funzionare anche come parte di un sistema multi-room HEOS se si possiedono altri prodotti HEOS compatibili. C’è poi un ingresso phono per la riproduzione di dischi in vinile e non manca il controllo vocale integrato tramite Amazon Alexa, Google Assistant e Apple Siri.

Cambridge Audio EVO 150 

Fratello maggiore del meno potente e meno costoso Evo 75 (circa 500 euro di differenza), il Cambridge Audio Evo 150 è un amplificatore integrato da circa 2600 euro che offre però anche una ricca selezione di feature legate allo streaming. Al suo interno troviamo un amplificatore Hypex in classe D e più precisamente il modello della serie Ncore. Gli Hypex sono moduli di amplificazione molto apprezzati per chiarezza, risoluzione e musicalità, tanto da aver trovato posto anche all’interno di alcuni prestigiosi amplificatori targati Primare e Mola Mola. La potenza erogata, come è facile capire dal nome stesso, è di 150 watt per canale su un carico di 8 Ohm.

Tutta la parte dello streaming è affidata a StreamMagic, la piattaforma di Cambridge Audio nata ormai dieci anni fa che oggi offre ampie possibilità di compatibilità passando da Roon all’MQA di TIDAL Masters, o ancora da Spotify Connect ad Apple AirPlay2, Chromecast e Qobuz. Il supporto per l’audio in alta risoluzione è assicurato dal DAC ESS Sabre ES9018K2M (file PCM fino a 32-bit 384kHz e file DSD 256), mentre l’aptX HD in ricezione e trasmissione assicura un’elevata qualità di streaming wireless anche tramite Bluetooth (e non mancano ovviamente Wi-Fi e porta Ethernet).

Come connessioni l’Evo 150 offre un’uscita cuffia con jack da 3,5mm, tre ingressi digitali e tre analogici (tra cui uno bilanciato in formato XLR), e uno stadio phono per il collegamento di un giradischi. Anche con le sorgenti video non avrete problemi di sorta, visto che potete collegare l’uscita HDMI ARC del TV all’ingresso ARC dell’amplificatore, mentre per controllare l’intero sistema è possibile utilizzare utilizzare l’apposita app mobile oppure il telecomando in dotazione. Da segnalare infine anche l’ampio e luminoso display da ben 6,8’’ e la risposta in frequenza pari a 20Hz – 20kHz +0/-3dB.

Naim Uniti Star 

Non è un modello recentissimo, ma la qualità è rimasta comunque eccelsa e i quattro anni alle spalle permettono di trovarlo a prezzo sempre alti ma più vantaggiosi rispetto al 2018 (online si parte da circa 4500 euro). Il Naim Uniti Star è un sistema di streaming all-in-one, visto che tutto ciò che deve aggiungere l’utente sono due diffusori. Si differenzia da altri streamer per la presenza di un lettore CD integrato e ciò lo rende ideale per chiunque abbia ancora una collezione di CD Audio, ma desidera al tempo stesso la possibilità di riprodurre musica in streaming in qualsiasi maniera possibile.

Le opzioni di streaming di Star sono infatti tantissime. I punti di forza includono il Bluetooth aptX HD per lo streaming wireless di file audio hi-res, AirPlay 2 e UPnP (streaming di rete), oltre al supporto integrato per Spotify, Tidal e Chromecast. È inoltre predisposto per Roon e in grado di funzionare come parte di un sistema multi-room Naim insieme agli altri streamer e diffusori wireless del produttore britannico.

Per quanto riguarda le connessioni fisiche, vi è una generosa offerta di ingressi analogici e digitali per adattarsi a fonti esterne, tra cui HDMI ARC per rendere facile il collegamento dello Uniti Star a un televisore. Potrete anche aggiungere un modulo DAB/FM come opzione a pagamento (circa 200 euro). Nel complesso, considerando anche Ethernet e Wi-Fi dual-band, Uniti Star è un’unità ben equipaggiato e pensiamo che Naim abbia soddisfatto ogni richiesta possibile e immaginabile.

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Naim non ha risparmiato nemmeno sull’ingegneria. L’amplificatore interno si basa sul circuito di classe A/B utilizzato nell’eccellente amplificatore integrato Nait 5si ed eroga 70W per canale. Ce n’è abbastanza insomma per pilotare come si deve la maggior parte dei diffusori compatibili con uno streamer in questa fascia di prezzo. Dopotutto non abbiamo avuto alcun problema nemmeno con i nostri splendidi (ma impegnativi) ATC SCM 50 o con partner più facilmente addomesticabili come gli Spendor A7 o i Neat Iota Alpha.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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