Dopo otto episodi ambientati nei conflitti dei nostri giorni e in quelli futuri, il mitico sparatutto Call of Duty torna alle sue radici.
Dopo l’annuncio della scorsa settimana, Activision ha presentato ufficialmente uno dei giochi più attesi per il 2017: Call of Duty: WWII. Già dal titolo è chiaro che il nuovo sparatutto in soggettiva torni ad essere ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale che inizialmente ha definito la serie, pur mantenendo tutti i crismi moderni che abbiamo visto negli ultimi capitoli della serie, tra cui le modalità “Zombies” e “Cooperativa”.
Call of Duty ha perso un po’ di verve negli ultimi anni, e il ritorno all’ambientazione che l’ha reso tanto famoso sembra arrivare al momento giusto. Ma potrà tutto questo riaccendere la serie sparatutto che ha coinvolto milioni di appassionati, o semplicemente sarò un tiepido flashback che non riuscirà a competere con i classici episodi che l’hanno reso tanto famoso?? Lo scopriremo alla fine di quest’anno, ma ecco tutto quello che sappiamo in questo momento.
1) Si torna in Europa a combattere i nazisti
Call of Duty, Medal of Honor e diversi altri sparatutto, hanno trovato nella Seconda Guerra Mondiale una miniera d’oro per sviluppare tutti i vari capitoli fino a dieci anni fa, Ma ora, dopo tutti questi anni passati tra nuovi e futuristici conflitti, e con una tecnologia decisamente migliorata rispetto a una decade fa, è il momento per Activision di ritornare alle origini, nella speranza che il filone che ha dato tante soddisfazioni, torni ad essere di nuovo accattivante per i nuovi gamers che non hanno potuto appassionarsi alla serie originale perché troppo giovani.
Sulla base di ciò che è stato mostrato in diretta streaming da Activision, ci sarà sicuramente un assalto a Omaha Beach in Normandia, per quella che sarà sicuramente la più coinvolgente e inquietante ricreazione del D-Day fatta fino ad oggi. Si potranno anche aiutare gli Alleati a liberare Parigi e partecipare alla cruenta battaglia delle Ardenne.
Qualsiasi famoso e iconico evento della Seconda Guerra Mondiale, si potrà probabilmente giocare con il nuovo Call Of Duty. Anche se la trama principale si svolge nel teatro europeo tra il 1944 e il 1945, la campagna comprenderà anche momenti chiave tra il 1940 e il 1944 per contribuire a preparare il terreno. Una nota interessante: la salute non si rigenera più, e si dovrà ottenere un aiuto da un medico per tornare in forma per combattere. Questa è una svolta sorprendente per la serie.
2) Più spazio “all’umanità”
Come nella famosa serie HBO “Band of Brothers” o nel film Salvate il soldato Ryan, avrete un gruppo di commilitoni al vostro fianco che si potranno conoscere e ci aiuteranno nei combattimenti. Uno di loro, il sergente Pearson, è interpretato dall’attore Josh Duhamel ( Transformers ). Il nostro personaggio sarà il giovane Ronald “Red” Daniels, che sta partecipando alla guerra all’età di 19 anni.
La trama di Call of Duty è sicuramente diventata più grintosa e più intensa nel corso degli anni, ma gli sviluppatori promettono anche un rispettoso omaggio ai soldati della vita reale che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale. Saranno mostrati anche gli orrori della guerra, compreso l’Olocausto insieme con il razzismo e il sessismo. La narrazione non è necessariamente la componente migliore della serie, ma un po’ di emotività si potrà cogliere quando la voce parlerà di eventi terribili, come appunto l’Olocausto.
3) A caccia di nazi-zombie
È ovvio: i nazisti sono il principale nemico durante la campagna europea nella Seconda Guerra Mondiale, e c’è un sacco di incentivo a volerne farne fuori il maggior numero possibile in tutti i modi possibili. Questo forse stride un po’ con l’idea di accuratezza nella ricreazione storica che vuole essere rispettosa di tutti i protagonisti reali che hanno combattuto veramente determinate battaglie.
Tuttavia, e non c’è dubbio, il nuovo capitolo sarà molto divertente. Al momento, non è stato possibile visionare la modalità “Nazi Zombies”. A quanto pare Activision mostrerà alla fine di quest’anno una modalità standalone co-op, e visto quanto questa sia diventata importante nel corso degli ultimi giochi, dovremmo aspettarci qualcosa di sorprendente.
4) Nessun Jetpack
In Call of Duty la modalità multiplayer è rimasta molto divertente nel corso degli ultimi anni, ma l’allontanamento dalle tradizionali sparatorie “run-and-gun” verso potenziamenti delle armi e del personaggio in base alle uccisioni (i famosi jatpack) hanno allontanato l’idea principale del multyplayer basato solo sugli skill di chi gioca. In Call Of Duty: WWII si tornerà al “vecchio” multiplayer tanto apprezzato dai giocatori dei primi capitoli della serie.
Come per la modalità “Zombie”, Activision non è stata in grado di mostrare il multiplayer online (lo vedremo all’E3 di giugno), ma la promessa è quella di immergerci nell’azione più frenetica per non farsi sopraffare dai “non morti” con l’elmetto tedesco. Forse si potranno trovare alcune caratteristiche già viste in Call of Duty: World at War con una rivisitazione di killstreaks e simili.
Sappiamo però di alcune nuove modalità e caratteristiche, . La storia sarà in modalità narrativa in linea (con eventi uno dopo l’altro che si raggiungono solo se si è terminato il primo) che si concentra sulla battaglia degli Alleati contro le armate dell’Asse. C’è anche un nuovo approccio per la personalizzazione del personaggio che si ha quando si avanza di grado nella nostra divisione fino ad arrivare al quartier generale. Infine, è presente una nuova modalità “social” che consente di interagire con gli altri giocatori.
5) Sledgehammer rediviva
Sledgehammer Games è stata formata da ex sviluppatori della Visceral Games (Dead Space) e hanno già contribuito a Call of Duty: Modern Warfare 3 prima di affrontare l’episodio Advanced Warfare per conto proprio.
Ora sono la squadra che porta Call of Duty alla sua impostazione originale, pur mantenendo tutta la tecnologia moderna intatta. La rotazione a tre team di Activision per la serie significa che Sledgehammer ha lavorato su WWII per almeno un paio di anni, quindi la speranza è che il titolo possa ricalcare i fasti (e la giocabilità) dei primi capitoli ambientanti durante l’ultimo conflitto mondiale.
6) C’è anche una “private beta”
Abbiamo visto un sacco beta test per i giochi multiplayer nel corso degli ultimi due anni. Gli editori e gli sviluppatori hanno fatto questo per essere sicuri che i loro titoli non venissero schiacciati da problemi di server al momento del lancio. Ma Call of Duty: WWII è stato proposto in beta solo a un ristretto pool di giocatori.
WWII avrà però un “Private Beta” multiplayer, disponibile per chiunque pre-ordini il gioco, e forse in un secondo tempo anche attraverso omaggi e altre promozioni,. La “Closed beta” sarà disponibile prima su PlayStation 4, ma si prevede che in seguito sarà offerta anche per Xbox One e PC. Forse vedremo anche una beta pubblica dopo quella privata, ma Activision non ha svelato nulla a riguardo. Non ci resta che aspettare e vedere.
7) Pronto a novembre
Call Of Duty: WWII sarà sugli scaffali dei negozi dal mese di novembre, per essere precisi il 3 novembre. Activision da molti anni utilizza la prima settimana di novembre per il lancio dei nuovi capitoli di Call of Duty è anche il nuovo episodio non si discosta da questa prassi. Come detto, il nuovo Call Of Duty sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One al prezzo di 69,99€, e a 59,99€ per la versione PC Windows. Su Amazon è già possibile il pre-ordine con accesso alla “Private Beta”
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