Il thriller di Dario Argento gode di un buon restauro per questa edizione Blu-ray, anche se l’audio non è all’altezza del video.
4 mosche di velluto grigio è il terzo film della cosiddetta “trilogia degli animali” dopo l’uccello dalle piume di cristallo (1970) e il gatto a nove code (1971). Il giovane batterista Roberto Tobias, braccato da uno sconosciuto armato in piena notte, finisce per ucciderlo accidentalmente durante una colluttazione. Un individuo mascherato ha assistito e fotografato la scena e nei giorni successivi Roberto inizia a ricevere telefonate intimidatorie e visite notturne con effrazione in casa sua. Non potendo rivolgersi alla polizia, decide di assumere un investigatore privato, ma la minaccia si fa sempre più incombente…
4 mosche di velluto grigio fa indubbiamente parte degli episodi migliori della filmografia di Dario Argento e anche se nel ritmo della narrazione risente parzialmente del peso degli anni, alcune trovate decisamente brillanti e l’estro con cui vengono girate le scene ancora oggi trasmettono la carica innovativa dell’Argento dell’epoca. Degne di menzione anche l’energica colonna sonora rock, la scena dell’incidente al rallentatore (ripresa con un’allora avveniristica cinepresa ad altissimo frame rate) e il piccolo ma significativo ruolo del compianto Bud Spencer, qui al servizio di un thriller anziché della commedia che lo ha reso celebre.
VIDEO
AUDIO
Purtroppo il comparto audio di 4 mosche di velluto grigio non sembra aver goduto della medesima cura a cui è stato sottoposto il video, anche se segnaliamo con piacere la presenza in versione lossless (DTS-HD Master Audio dual mono) tanto della traccia italiana quanto di quella inglese. Per una volta però gli svantaggi propendono tutti per la versione originale, che suona sì più corposa e piena sulle medio/basse, ma soffre anche di un fastidioso e costante fruscio di fondo e di dialoghi a tratti rovinati, spesso quasi al limite della distorsione.
La versione italiana è più squillante sulle alte frequenze risultando in generale più esile oltre ad esser impostata a un volume più basso, tuttavia è decisamente più pulita e non presenta distorsioni o difetti macroscopici che rendano sgradevole l’ascolto. Nessun remix multicanale, ma per la nostra traccia la sufficienza è assicurata. Per l’ascolto in lingua originale si attivano forzatamente i sottotitoli in italiano e segnaliamo la presenza anche delle versioni Dolby Digital mono per entrambi gli idiomi.
EXTRA
© 2017 – 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.