Nel 2020 il mercato USA dei DVD, Blu-ray e Ultra HD Blu-ray ha fatto segnare introiti per soli 2,54 miliardi di dollari, con un calo del 25,6% rispetto al 2019
È stato un anno a doppia faccia quello conclusosi da poco per quanto riguarda l’intrattenimento domestico. A fotografarlo è il nuovo report di Digital Entertainment Group (DEG), che ha analizzato il mercato USA dell’home entertainment delineando innanzitutto un crollo vistoso delle vendite di supporti fisici (DVD, Blu-ray, Ultra HD Blu-ray). Nel 2020, infatti, su questo versante il mercato statunitense ha fatto segnare introiti per soli 2,54 miliardi di dollari, con un calo del 25,6% rispetto al 2019.
Non che i supporti fisici se la passassero molto meglio negli scorsi anni, ma un calo così cospicuo tra un anno e l’altro non si era mai visto e, come prova, ecco l’andamento degli introiti negli USA dal 2011 al 2020.
- 2020: -25.6%
- 2019: -18%
- 2018: -14.6%
- 2017: -14.1%
- 2016: -9.6%
- 2015: -12%
- 2014: -10%
- 2013: -8%
- 2012: -5%
- 2011: -12.3%
Una vera e propria debacle che da un lato si spiega sia con la scarsità di film usciti nelle sale (e quindi successivamente in Home Video) a causa della pandemia, sia con il fatto che diverse novità sono approdate prima in streaming che non su supporto fisico (si pensi a Onward, Soul, Trolls World Tour, Mulan ecc…). Ma si spiega anche con il fatto che, negli ultimi 12 mesi, il mercato USA del Digital Home Entertainment ha fatto segnare introiti per 26.53 miliardi di dollari, ovvero il 32% in più rispetto al 2019.
Questo vuole dire che i film e le serie TV dei vari Netflix, Amazon Prime Video, Hulu, Disney+ e Apple TV+ (ma anche gli acquisti e i noleggi su piattaforme VOD come iTunes) hanno continuato a togliere tantissimo mercato ai supporti fisici e, se da un lato ciò è comprensibile considerando i lockdown e una fruizione casalinga di contenuti digitali inevitabilmente schizzata alle stelle, dall’altro la situazione pandemica avrebbe teoricamente dovuto spingere in alto anche le vendite di DVD e Blu-ray, cosa che invece non si è avverata (anzi, è successo proprio il contrario).
Tra l’altro DEG fa notare che le vendite di riedizioni in DVD di vecchi film di catalogo ha evitato che il mercato del supporto fisico sprofondasse ancora più in basso e questo, pur senza dati precisi, ci fa supporre che le vendite di Blu-ray e soprattutto di Ultra HD Blu-ray siano andate davvero malissimo oltreoceano. È inevitabile che, con la chiusura scaglionata (o meno) di tanti negozi e centri commerciali, il supporto fisico ne abbia risentito, ma non dimentichiamo che gli store online come Amazon non hanno mai chiuso un solo minuto negli ultimi 10 mesi.
Insomma, la disaffezione verso i supporti fisici, complice una promozione dei publisher che ultimamente ci è parsa sempre più “stanca” ed evanescente anche in caso di titoli di primissimo piano, continua inesorabile e anche se questi dati si riferiscono al solo mercato USA, non ci vuole un genio per capire anche in Europa e nel resto del mondo la situazione non sia molto diversa. Se poi pensiamo che quest’anno arriveranno ulteriori servizi di streaming dedicati anche ai super appassionati attentissimi alla qualità audiovideo (si pensi a Bravia Core di Sony), non possiamo che aspettarci un 2021 sempre più in rosso per DVD e compagni.
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