Giradischi Notizie

Fonorivelatore MM Sumiko “PEARL”

Molti neo appassionati di analogico, è assai probabile, non si preoccuperanno di sostituire il fonorivelatore già in dotazione al giradischi fino a quando non sia necessario a causa dell’usura, ma altri dopo qualche periodo potrebbero invece avvertire tale esigenza.

Molti giradischi odierni sono già dotati di fonorivelatore preinstallato – solitamente la Ortofon 2M Red oppure la AT-95VM – entrambe ottime sebbene caratterizzate da una timbrica diversa, laddove la seconda vanta una sonorità leggermente più morbida rispetto alla danese.

Si tratta di una dotazione di base che consente di usare fin da subito il giradischi, anche considerato che le prestazioni sono mediamente molto buone, ma ciò non toglie che si possano migliorare.

A tal punto esistono alcune alternative interessanti, tra cui il fonorivelatore di cui vi parliamo in questo articolo, il modello Pearl prodotto da Sumiko, azienda nippo-americana da molti anni presente sul nostro mercato, così come lo è la suddetta testina, da lungo tempo in catalogo ma ancora perfettamente attuale.


Molto sobria la confezione: in dotazione spazzolino di pulizia, cacciavite e set di viteria

 

Si tratta di un esemplare MM dotato di stilo ellittico, tipologia alquanto diffusa definibile trasversale, ovvero in grado di fornire ottime prestazioni pur non essendo caratterizzata da un costo troppo elevato; in questo caso il listino riporta 149€, cifra che davvero non spaventa nessuno, soprattutto in virtù della scontistica che ne riduce ulteriormente il costo (vedi questo link).

Le caratteristiche tecniche dichiarate dal costruttore sono ottime, in particolare la risposta in frequenza, compresa tra 12 Hz e 30 KHz con un separazione tra i canali di 30 dB ed un livello di uscita di 4 mV.

La cedevolezza è pari a 15 Cu (Compliance Units)  il che la rende adatta alla maggior parte dei bracci di massa media – ovvero quelli che normalmente equipaggiano le cinematiche su cui usualmente sono montate le citate testine – mentre il peso è di 6 grammi; peso di lettura compreso tra 1.8 e 2.2 grammi: consigliato di 2.

 

Installazione ed allineamento non presentano alcun problema: il corpo testina è praticamente un parallelepipedo regolare ed i pin di connessione (placcati oro) identificati con il consueto codice colori.

Lo stilo è sostituibile dall’utente e la capacità di tracciamento ottima; come al solito resta fuori solo la traccia a +18dB del disco test HiFi News and Record Reviews, davvero impossibile da riprodurre, anche per esemplari di costo parecchio più elevato.

A tale proposito comunque, occorre considerare che si tratta di tracce estreme appositamente previste per mettere in difficoltà il fonorivelatore, livelli simili sono praticamente assenti nella normalità, ragione per cui non c’è da preoccuparsi.

E veniamo finalmente all’ascolto di questo interessante fonorivelatore dall’elevato rapporto q/p, un aspetto che recentemente sembra aver assunto connotati sempre più spinti, il che non può che farci piacere.

In sostituzione di una Grado Prestige Black – a suo tempo sostituita all’originale fornita di serie ma ormai datata e divenuta un po’ troppo sensibile al campo magnetico generato dal motore del giradischi – ha mostrato un’ottima timbrica laddove la parte alta dello spettro appare meno soffusa e meglio risolta.

Sensibile la riduzione del lieve disturbo (praticamente scomparso) e notevole la gamma bassa, potente, estesa, corposa ma senza essere ridondante con un decadimento delle note giustamente lungo.

Aspetto questo che connota le percussioni in maniera assai gradevole, evitando quella inopportuna asciuttezza spesso presente in alcune testine, caratteristica che altera la timbrica  snaturando il suono.

Il mitico Dave Holland

 

Soprattutto il contenuto armonico, elemento importantissimo poiché strettamente correlato alla timbrica strumentale, si presenta molto ben rifinito e coerente, tanto che alcuni strumenti suonano molto più verosimili di prima con un aumentato effetto presenza.

Questa caratteristica si nota maggiormente con gli strumenti acustici, soprattutto quelli a corda, dove le risonanze della cassa armonica godono di un trattamento privilegiato.

Non si tratta di sovraesposizione, solo di una migliore integrazione nel contesto generale.

Palcoscenico ampio, giustamente largo e profondo con un’ottima differenziazione dei piani sonori, aspetto che favorisce l’illusione tridimensionale.

L’ascolto del bellissimo disco di Franco Mussida “Il Pianeta della Musica e il viaggio di Iòtu – relativamente al quale qui trovate la recensione da noi fatta qualche tempo fa – ha ulteriormente confermato le notevoli doti di questo fonorivelatore, che non ha tardato ad evidenziare l’elevatissima qualità della registrazione.

Davvero un ottima alternativa ai soliti nomi – a prezzo assolutamente abbordabile tra l’altro – circostanza che consente di fare un reale salto di qualità senza alcun trauma per il portafoglio mantenendo ben salda la neonata passione per l’analogico.

Come al solito, ottimi ascolti!!! 

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest