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Bang & Olufsen Beosystem 9000c: il super sistema audio da 50.000 euro che viene dal passato

Il Beosystem 9000c limitato a 200 esemplari è composto dal lettore multiCD Beosound 9000 del 1996 e dal sistema di speaker wireless Beolab 28, in un mix di vecchio e nuovo destinato a pochi fortunati

Dubitiamo che qualcuno dei nostri lettori sia talmente “matto” da acquistarne uno staccando un assegno da 50.000 euro, ma il nuovo sistema Beosystem 9000c limitato a 200 esemplari rimane comunque un piacere anche solo da guardare (e immaginiamo anche da ascoltare).

Bang & Olufsen, forte del successo di una simile operazione di restauro ottenuto dal giradischi Beogram 4000c nel 2020, ha voluto fare lo stesso con l’originale lettore multiCD Beosound 9000 del 1996 (che integrava anche una radio AM/FM), abbinandolo ai moderni diffusori da pavimento wireless Beolab 28 da 16.000 euro la coppia e a un telecomando Beoremote One, sebbene il sistema possa essere controllato anche tramite i Beolab 28 e uno smartphone.

Beosystem 9000c

Per realizzare il Beosystem 9000c, che entra a far parte della gamma Recreated Classics del produttore danese, sono state recuperate 200 unità del Beosound 9000 originale. A questo punto i tecnici di Bang & Olufsen le hanno smontate, analizzate e “restaurate” nello stesso stabilimento di Struer (in Danimarca) dove 28 anni fa fu realizzato il modello originale, rispetto al quale il team di Bang & Olufsen ha soltanto invertito le finiture in nero e alluminio, lasciando il resto (sistema di lettura dei CD, tutto il comparto ottico) com’era e intervenendo ovviamente con riparazioni o sostituzione di componenti là dove era necessario.


Passando ai Beolab 28, parliamo di speaker wireless con un’ampia connettività. Si tratta di un modello del 2021 che ha diverse frecce al proprio arco come l’Active Room Compensation per adattare la risposta dei bassi del woofer da 6,5 pollici alla stanza, mentre il Beam Width Control mira a personalizzare il suono dei tre driver full range da 3 pollici e del tweeter da 1 pollice sempre in base al posizionamento nella stanza (la potenza complessiva del sistema è di 625W in Classe D e B&O consiglia un ambiente di ascolto compreso tra 15 e 50 m²).

Il modello originale del 1996

La modalità “narrow” mira a ridurre al minimo l’interferenza delle riflessioni delle pareti laterali e a fornire un palcoscenico più focalizzato e diretto, mentre la modalità “wide” apre il campo, diffondendo più suono intorno al diffusore e mantenendo un equilibrio tonale naturale. A tal proposito delle tendine decisamente “scenografiche” si aprono all’accensione del diffusore e si muovono quando il fascio sonoro viene regolato per cambiare modalità.

A renderli diffusori wireless non è solo la connettività Bluetooth, ma anche una suite completa di funzioni di streaming, tra cui AirPlay 2 e Google Chromecast. In sostanza, Beolab 28 è un sistema di speaker all-in-one: basta collegarlo e si parte. Interessante anche il fatto che il modulo di connettività sia sostituibile per adattarsi alle tecnologie di streaming che arriveranno in futuro.

Il Beolab 28 non sarebbe un diffusore B&O di fascia alta senza un design d’effetto. Il pannello superiore presenta un’interfaccia a sfioramento che si illumina quando ci si avvicina e comprende i controlli di riproduzione e di preselezione, ma spiccano anche un’ampia gamma di finiture premium tra cui scegliere e la base a forma conica (dove si trova il woofer), che non solo conferisce al diffusore un aspetto quasi “fluttuante”, ma che in caso agisce anche da supporto per l’installazione a parete.

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